100 euro in più in busta paga: a chi spettano?

di Antonella Salzarulo
100 euro in più in busta paga

Il Decreto Cura Italia premia, con un bonus di 100 euro in busta paga, i lavoratori dipendenti che lavorano in sede durante l’emergenza Coronavirus!

Il nuovo Decreto “Cura Italia”, pubblicato in Gazzetta il 18 marzo 2020, all’Art. 63 prevede un premio di 100 euro in più in busta paga “ai titolari di redditi di lavoro dipendente di cui all’articolo 49, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, che possiedono un reddito complessivo da lavoro dipendente dell’anno precedente di importo non superiore a 40.000“.

Tale bonus è rivolto dunque a tutti i lavoratori dipendenti, pubblici e privati che:

  • durante il periodo di emergenza sanitaria continuino a prestare servizio nella sede di lavoro;
  • nell’anno 2019 hanno conseguito un reddito complessivo di lavoro dipendente non superiore a 40 mila euro.

Il Governo ha infatti fin ora cercato di promuovere quello che viene definito “smart working“, ovvero una modalità di lavoro flessibile nei tempi e nei luoghi al fine di limitare al massimo spostamenti e assembramenti anche sul posto di lavoro. E’ chiaro però che non tutte le attività possono attuare tale iniziativa. Va da sé che un grandissimo numero di dipendenti è comunque costretto a recarsi ogni giorno nella sede di lavoro, con tutti i rischi che ne conseguono. Si pensi, ad esempio, a coloro che lavorano nel settore dei trasporti pubblici, alle forze dell’ordine o a tutti gli operatori del settore sanitario.

Premio 100 euro in busta paga

Ad aprile il lavoratore dipendente riceverà quindi 100 euro in più in busta paga che vanno a sommarsi alla retribuzione di marzo. Ma attenzione! Tale indennità viene ragguagliata ai giorni effettivi di presenza al lavoro nella sede aziendale nel mese di marzo. Inoltre, il premio non concorre alla formazione della base imponibile, ai fini delle imposte dirette.

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Chi eroga il premio di 100 euro ai lavoratori dipendenti?

Il datore di lavoro eroga il premio nella busta paga riferita al mese di marzo. In alternativa dovrà essere corrisposto entro il termine di effettuazione delle operazioni di conguaglio di fine anno.
Il sostituto d’imposta, e quindi il datore di lavoro, successivamente potrà recuperare il premio erogato attraverso l’istituto della compensazione.

Attualmente ci si aspetta una probabile circolare da parte dell’INPS per ulteriori istruzioni operative e ci si domanda se seguiranno ulteriori interventi che prorogheranno il bonus anche per il mese di aprile o addirittura durante l’intero periodo di emergenza.

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