Bonus 200 euro: ecco a chi spetta e come ottenerlo

di Michele Aquilino
bonus 200 euro

Bonus 200 euro: la misura è ufficiale. Il beneficio a favore di dipendenti, pensionati e altre categorie. Ecco condizioni, limiti, tassazione e il quadro completo dei beneficiari.

Il tanto chiacchierato bonus di 200 euro in busta paga è ufficialmente realtà. Con la pubblicazione del Decreto Aiuti in Gazzetta Ufficiale, infatti, agli articoli 31 e 32 è stato ufficialmente istituito questo sostegno destinato a lavoratori dipendenti, pensionati e non solo.

Il bonus è tassato? Quando sarà erogato? Quali sono tutte le categorie che ne hanno diritto? Ci sono delle condizioni per ottenerlo? Bisogna presentare un’apposita domanda? A tutti questi dubbi daremo una risposta in questo articolo, sulla base di quanto previsto nel testo del Decreto Aiuti. Per consultare direttamente il testo della norma apri l’articolo linkato di seguito per scaricare il pdf del Decreto Aiuti e consultare l’indice completo, articolo per articolo.

Per approfondire: Decreto Aiuti Gazzetta Ufficiale: pdf e indice degli articoli

200 euro una tantum: indennità per i lavoratori dipendenti

Il Bonus 200 euro erogato una tantum ai lavoratori dipendenti è stato istituito dall’art. 31 del Decreto Aiuti. Proprio l’art. 31 pone dei limiti ben precisi alla platea dei beneficiari. Hanno infatti diritto al bonus i lavoratori dipendenti che:

  • per almeno una mensilità nel primo quadrimestre dell’anno 2022, hanno beneficiato dell’esonero di cui all’art. 1, c. 121 della legge 30 dicembre 2021, n. 234;
  • non sono già beneficiari del trattamento di cui all’art. 32 del Decreto Aiuti.

Per quanto riguarda il primo punto, in altre parole, bisogna aver beneficiato per almeno un mese fra gennaio e marzo 2022 dell’esonero dello 0,8% sui contributi previdenziali. Si tratta di un aspetto su cui confrontarsi con il proprio datore di lavoro o con il proprio professionista di fiducia (Commercialista o Consulente del lavoro), per valutare la sussistenza del requisito.

In merito al secondo punto, si tratta del bonus 200 euro riservato a pensionati e altre categorie, che è illustrato nella parte finale dell’articolo. Naturalmente, si può essere beneficiari di un solo bonus e non di entrambi.

Altre particolarità del bonus per i dipendenti

Sempre l’articolo 31 prevede inoltre quanto segue:

  • il bonus 200 euro spetta comunque una sola volta per chi ha in essere più rapporti di lavoro dipendente;
  • esso non è pignorabile, sequestrabile, cedibile e non costituisce reddito né ai fini fiscali (dunque non è tassato) né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali;
  • il bonus 200 euro sarà erogato nella busta paga relativa al mese di luglio 2022;
  • l’erogazione del bonus è automatica: il lavoratore non dovrà presentare un’istanza specifica per ottenerlo, ma esclusivamente dichiarare di non essere beneficiario del bonus di cui all’art. 32 (di cui parliamo nel prossimo paragrafo).

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Bonus 200 euro: indennità una tantum per pensionati e altre categorie

L’art. 32 del Decreto Aiuti disciplina il bonus 200 euro destinato ai pensionati (e non solo). La misura si pone a favore dei residenti in Italia con un reddito assoggettabile a IRPEF (al netto dei contributi previdenziali e assistenziali) fino a 35.000 euro per il 2021 e che, contestualmente, con decorrenza entro il 30 giugno 2022, siano titolari di:

  • uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria;
  • pensione o assegno sociale;
  • pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti;
  • trattamenti di accompagnamento alla pensione.

Il bonus di 200 euro sarà erogato nel mese di luglio dall’INPS o dall’altra Cassa di previdenza da cui il beneficiario riceve l’assegno mensile.

Con particolare riferimento alla soglia di 35.000 euro di reddito assoggettabile a IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, sono esclusi:

  • i trattamenti di fine rapporto comunque denominati;
  • il reddito della casa di abitazione;
  • le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.

Anche per i pensionati, il bonus 200 euro non è pignorabile, sequestrabile, cedibile e non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali.

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Quali sono le altre categorie a cui spetta il bonus 200 euro?

L’indennità spetta anche ai lavoratori domestici che hanno in corso uno o più rapporti di lavoro. Come negli altri casi, si tratta di un importo di 200 euro una tantum, erogato dall’INPS. In tal caso, sarà necessario presentare apposita domanda presso un Patronato.

Sono beneficiari del bonus 200 euro una tantum anche i soggetti percettori di NASpI e DIS-COLL nel mese di giugno 2022. Idem per coloro che nel corso del 2022 percepiscono l’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021.

Altri aventi diritto – a fronte di apposita domanda – sono i soggetti che hanno in essere rapporti di agenzia, di rappresentanza commerciale ed altri rapporti di collaborazione che si concretino in una prestazione di opera continuativa e coordinata, prevalentemente personale, anche se non a carattere subordinato.

Il bonus 200 euro è destinato anche a lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti che abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giorni nel corso del 2021. Anche in questo è necessario presentare domanda all’INPS.

Sempre previa presentazione di domanda all’INPS, il bonus 200 euro è erogato anche a favore dei lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che nel 2021 abbiano almeno 50 contributi giornalieri versati.

Altri beneficiari sono i lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che nel 2021 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile, a patto che per tali contratti risulti per il 2021 l’accredito di almeno un contributo mensile, e i lavoratori devono essere già iscritti alla data di entrata in vigore del presente decreto alla Gestione separata INPS.

L’indennità spetta anche agli incaricati alle vendite a domicilio con reddito nell’anno 2021 derivante dalle medesime attività superiore a 5.000 euro e titolari di partita IVA attiva, iscritti alla data di entrata in vigore del presente decreto alla Gestione separata INPS.

Infine, anche ai nuclei familiari beneficiari di reddito di cittadinanza è corrisposta d’ufficio nel mese di luglio 2022, unitamente alla rata mensile di competenza, un’indennità una tantum pari a 200 euro.

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