Scopri come usufruire del bonus condizionatori per acquisti effettuati nel 2023. Tutto ciò che devi sapere per accedere alla detrazione del 50%, 65% o 90%. In quali casi si ha diritto all’incentivo più alto? Ecco una semplice guida.
Il forte caldo di questa estate sta spingendo molti ad acquistare un nuovo climatizzatore. Che sia tramite una nuova installazione o una semplice sostituzione, infatti, avere un efficiente sistema di raffrescamento è un’esigenza comune a tanti. Non tutti gli acquisti, però, danno diritto allo stesso tipo di agevolazione. Inoltre, ci sono diversi requisiti da rispettare e adempimenti da porre in essere. Per essere sicuro di non sbagliare, ecco dunque una semplice guida al Bonus condizionatori per acquisti effettuati nel 2023.
Leggi di più: Rimborso 730 2023: quando viene accreditato?
Bonus condizionatori 2023: le diverse aliquote previste
Sono diversi gli incentivi a cui si può accedere a fronte dell’acquisto di un condizionatore. Ad ogni incentivo, però, corrispondono diverse aliquote. La misura della detrazione, infatti, può variare a seconda di alcuni fattori. Proviamo dunque a fare ordine in tal senso, elencando i diversi incentivi fiscali previsti in ordine di intensità di aiuto.
Danno diritto ad una detrazione del:
- 50%, l’acquisto di un condizionatore effettuato nell’ambito di una ristrutturazione edilizia, inquadrando lo stesso nell’alveo del bonus ristrutturazione o del bonus mobili;
- 65%, l’acquisto di un condizionatore effettuato nell’ambito di un intervento di efficientamento energetico;
- 90%, l’acquisto di un condizionatore effettuato come intervento trainato ammesso al Superbonus.
Prima di procedere con una dettagliata analisi di questi incentivi, occorre sottolineare che non è casuale il riferimento esclusivo alla detrazione. Infatti, il decreto legge n. 11 del 16 febbraio 2023 ha sancito lo stop alle cessioni del credito e allo sconto in fattura. Resta salvo l’esercizio di queste opzioni solo per interventi già iniziati al 17 febbraio 2023 (a seconda dei casi occorre valutare la presenza di delibera assembleare, Cila o inizio lavori).
Bonus condizionatori 2023 al 50%: il bonus ristrutturazioni
Una prima opportunità consiste nell’acquisto e installazione del condizionatore nell’ambito di opere edili. Nello specifico, deve trattarsi di lavori manutenzione straordinaria o di ristrutturazione edilizia. In questo caso, la spesa sostenuta dà diritto ad una detrazione del 50%, entro un limite di spesa totale dell’intervento pari ad euro 96.000. Il limite di spesa è riferito ad ogni unità immobiliare oggetto dei lavori. La detrazione è fruita in dieci quote annuali di pari importo
L’agevolazione spetta:
- al proprietario o nudo proprietario;
- ai titolari di diritti reali/personali che sostengono le relative spese (usufruttuario, locatario, comodatario, ecc.).
Inoltre hanno diritto al beneficio, a patto che sostengano direttamente le spese e siano quindi intestatari di bonifici e fatture:
- il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado);
- il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
- il componente dell’unione civile;
- il convivente more uxorio.
Condizione per l’accesso alla detrazione è che il condizionatore garantisca un risparmio energetico certificato. Per tale motivo, entro 90 giorni dal termine dei lavori bisogna inviare la c.d. comunicazione ENEA. Tuttavia, qualora non venga rispettato il termine di 90 giorni e ci sia un ritardo nell’invio di tale comunicazione, il contribuente non perde il diritto al bonus. A differenza di altri incentivi, non è richiesto che l’impianto serva anche al riscaldamento invernale.
Per usufruire del bonus è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale parlante, da cui risultino:
- causale del versamento: Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986;
- codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- codice fiscale o Partita Iva del beneficiario del pagamento.
Per maggiori dettagli si rimanda all’articolo dedicato consultabile al seguente link.
Leggi di più: Bonus ristrutturazione 2023: la guida completa
Detrazione al 50% anche con il bonus mobili
Un’alternativa per godere della detrazione del 50% è il bonus mobili o elettrodomestici. In questo caso la detrazione spetta a fronte dell’acquisto di apparecchi per il condizionamento destinati ad immobili oggetto di lavori di ristrutturazione edilizia e per cui si fruisce della relativa detrazione del 50%. il limite massimo della spesa agevolabile per il 2023 è pari ad euro 8.000. La detrazione è fruita in dieci quote annuali di pari importo.
I lavori di ristrutturazione devono avere inizio prima dell’acquisto del condizionatore. L’intervento, inoltre, deve essere iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto. La data di inizio lavori si può evincere dalle abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, quando richieste, o da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, negli altri casi.
I pagamenti devono essere effettuati esclusivamente con uno dei seguenti mezzi:
- bonifico (non necessariamente quello per ristrutturazioni edilizie);
- carta di debito;
- carta di credito.
Non sono ammessi i pagamenti per mezzo di assegni, contanti e altri mezzi di pagamento.
I documenti da conservare per non perdere il diritto al Bonus mobili ed elettrodomestici sono:
- ricevuta di pagamento (bonifico, ricevuta di avvenuta transazione per i pagamenti con carta di credito o di debito);
- fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.
Gli acquisti vanno comunicati all’Enea. Anche in questo caso, però, la mancata o tardiva trasmissione non implica la perdita del diritto alle detrazioni.
Per maggiori dettagli si rimanda all’articolo dedicato consultabile al seguente link.
Leggi di più: Bonus Mobili 2023: la guida in breve
Bonus condizionatori 2023 al 65%: in quali casi
Si ha diritto ad una detrazione più alta, pari al 65%, quando l’acquisto è effettuato nell’ambito di lavori di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. Si tratta dunque del solo caso di sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione ad aria o ad acqua. Per fruire dell’agevolazione è necessario, quindi, sostituire l’impianto preesistente e installare quello nuovo. Non è agevolabile al 65%, invece, l’installazione di sistemi di climatizzazione invernale in edifici che ne erano sprovvisti.
Sono ammessi all’agevolazione:
- le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni;
- i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali)
- le associazioni tra professionisti;
- gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
Tra le persone fisiche possono fruire dell’agevolazione anche:
- i titolari di un diritto reale sull’immobile;
- i condòmini, per gli interventi sulle parti comuni condominiali;
- gli inquilini;
- coloro che hanno l’immobile in comodato;
- il familiare convivente o il convivente more uxorio che sostengano le spese.
La detrazione massima è pari ad euro 30.000, corrispondenti ad una spesa massima pari euro 46.154. La detrazione è fruita in dieci quote annuali di pari importo.
Le modalità per effettuare i pagamenti variano a seconda che il soggetto sia titolare o meno di reddito d’impresa. In particolare è previsto che:
- i contribuenti non titolari di reddito di impresa devono effettuare il pagamento delle spese sostenute mediante bonifico bancario o postale parlante;
- i contribuenti titolari di reddito di impresa sono invece esonerati dall’obbligo di pagamento mediante bonifico bancario o postale. In tal caso, la prova delle spese può essere costituita da altra idonea documentazione.
Entro 90 giorni dalla fine dei lavori occorre trasmettere all’Enea:
- le informazioni contenute nell’attestato di prestazione energetica (APE);
- la scheda informativa relativa agli interventi realizzati.
Superbonus 90% e acquisto del condizionatore
L’installazione di un condizionatore inquadrata come lavoro di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (vedasi il precedente paragrafo) può essere ammessa al Superbonus 90% se realizzata come lavoro trainato, abbinato ad un intervento di:
- isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali;
- sostituzione della caldaia con impianti centralizzati.
Tuttavia, quest’ultima resta ormai un’ipotesi residuale e concretamente difficile da realizzare a causa degli stringenti limiti imposti dal Governo per l’accesso all’incentivo, oltre all’eliminazione delle opzioni per cessione del credito e sconto in fattura sui lavori iniziati a partire dal 17 febbraio 2023.