Sogni di aprire il tuo Studio Fotografico? Le competenze tecniche e professionali sono importanti, ma non bastano. Se vuoi avviare e far crescere la tua attività in totale autonomia e risparmiare su imposte e tasse, devi conoscere poche e semplici regole. Leggi questo articolo e impara i primi passi per diventare un esperto sulla Partita Iva da Fotografo!
Se vuoi procedere all’apertura della Partita Iva per avviare il tuo nuovo Studio Fotografico, questo è l’articolo che fa per te! Cerimonie, eventi, moda, pubblicità, social, servizi per imprese e privati. Sono tanti gli ambiti in cui può essere necessario il ricorso ad un vero artista della fotografia. Per poter affrontare questo lavoro nel migliore dei modi, offrendo un servizio completo ed altamente professionale, l’impostazione più opportuna da dare alla propria attività è quella dello Studio Fotografico. Essa si caratterizza per una complessa articolazione del lavoro, con il ricorso ad un’ampia ed avanzata strumentazione, ad un locale in cui realizzare i lavori o a personale dipendente. Si tratta quindi di una vera e propria impresa.
Un’alternativa all’apertura dello Studio Fotografico è rappresentata dallo svolgimento della professione di Fotografo da freelance. In questo caso è prevista una organizzazione del lavoro più snella, che tuttavia può comportare delle limitazioni.
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Se decidi di aprire uno Studio Fotografico e sfruttare al massimo le potenzialità del tuo mestiere, dovrai anche conoscere concetti come tasse e contributi. Se non sai proprio da dove partire, niente paura! Scopriamo insieme come aprire e gestire la tua Partita Iva.
Leggi di più: Codice Ateco per Fotografo: scegli quello giusto
Come faccio ad aprire una Partita Iva per Studio Fotografico?
Se vuoi gestire uno Studio Fotografico dovrai necessariamente aprire la Partita IVA. Per avviare il tuo Studio Fotografico devi fare un adempimento fondamentale: inviare telematicamente la ComUnica alla Camera di Commercio. Con questo unico adempimento comunicherai l’inizio della tua attività a questi enti:
- Registro Imprese;
- Albo Artigiani;
- INPS (con iscrizione alla Gestione Artigiani e Commercianti);
- Agenzia delle Entrate (che ti assegnerà il numero di Partita Iva)
- INAIL.
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Quanto costa l’apertura del mio Studio Fotografico?
L’apertura della Partita Iva per gestire uno Studio Fotografico non è gratuita e veloce come per i professionisti (per i quali infatti non è prevista l’iscrizione al Registro Imprese). Per avviare la tua attività attraverso l’invio della ComUnica, infatti, dovrai sostenere i seguenti costi:
- diritti di segreteria: 18,00 euro;
- imposta di bollo: 17,50 euro;
- diritti camerali annuali (da pagare anche negli anni successivi): 53,00 euro.
Per questo passaggio, farsi aiutare da un consulente è molto importante. Oltre all’invio telematico, riservato agli intermediari che hanno accesso al portale Telemaco, dovrai infatti prendere decisioni molto importanti, come la scelta del Codice Ateco e del regime fiscale, e presentare la SCIA: eventuali sviste o errori potrebbero costarti sanzioni pesanti, oltre a rallentare o compromettere l’apertura della tua attività.
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