Fonti governative stanno via via delineando il calendario della cosiddetta Fase 2. La ripresa si annuncia lenta e graduale, all’insegna della prudenza. La riapertura delle attività commerciali sarà annunciata in questi giorni. Attesa per la conferma ufficiale con un decreto.
La ripresa – pur lenta e graduale – della vita normale è oggetto di grandi dibattiti. Si scontrano infatti due posizioni molto chiare e legittime. Da un lato, chi mette il rischio sanitario davanti a tutto. Sarebbe infatti un errore imperdonabile favorire una nuova esplosione del contagio proprio mentre la diffusione del Coronavirus sta rallentando. Dall’altro lato, coloro che ritengono cruciale la riapertura delle attività commerciali. Risulta infatti molto nutrito il partito di chi sostiene che, per via del lockdown, se non si muore di virus si morirà di fame. Mai come in questo caso è difficile confutare una delle due tesi. Decisiva in questo contesto è l’azione del Governo, più delicata e complicata che mai, che deve dettare i tempi della cosiddetta Fase 2.
Riapertura attività commerciali dal 4 maggio: possibili anticipazioni?
Le indiscrezioni che circolano da parte del Governo ruotano intorno ad una data fondamentale: lunedì 4 maggio. Proprio dopo il ponte del 1° maggio, che quest’anno non vedrà milioni di italiani alla presa con scampagnate e giornate al mare, avremo il primo punto di svolta. La priorità sarà data ovviamente alle attività ritenute a minor rischio di contagio. Fra i primi ad essere sbloccati ci saranno quindi il commercio all’ingrosso, i cantieri e le fabbriche.
Si vocifera anche di possibili anticipazioni al 27 aprile in particolare per i settori della moda, automotive e componentistica. Al momento sembra più una pazza idea che un progetto concreto. Pare infatti che il Governo stia andando verso un orientamento opposto. In tal caso anche questi settori slittano al 4 maggio insieme a quelli visti sopra.
Quali settori ripartiranno più tardi?
Altra data da cerchiare in rosso sul calendario sarà quella di lunedì 11 maggio. Con una settimana di ritardo, infatti, confidando nell’ulteriore riduzione del contagio, sarà la volta di altri settori che coinvolgono milioni di lavoratori. Secondo i piani attuali del Governo, infatti, e in attesa di conferme ufficiali, l’11 maggio sarà la volta del commercio al dettaglio. Sempre questo potrebbe essere il momento di parrucchieri ed estetiste. Al via anche i centri scommesse.
Altri 7 giorni poi per tirare su le saracinesche di bar e ristoranti. Per chi appartiene a questi settori, infatti, l’ora X potrebbe scattare il 18 maggio. Si tratta di attività ritenute ad alto rischio poiché aperte al pubblico, a differenza del comparto industriale, e legate alla condivisione di stoviglie e simili, a differenza degli altri esercizi al dettaglio (ad esempio abbigliamento, che dovrebbe ripartire l’11 maggio). Rinviati invece a data da destinarsi cinema, teatro, discoteche, concerti e stadi. Si tratta infatti di situazioni dove l’assembramento più che un rischio è una certezza.
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Riapertura attività commerciali: le regole da rispettare
Al di là del calendario delle riaperture, per il quale attendiamo provvedimenti ufficiali, è chiaro che le cose non torneranno come prima. Per ogni attività, infatti, sarà indispensabile riorganizzare gli spazi. Necessaria anche la mascherina chirurgica negli spazi condivisi fra più lavoratori oppure fra lavoratori e clienti. Le fabbriche dovrebbero anche scaglionare entrate e uscite a inizio e fine turno. Possibile inoltre l’obbligo di misurare la temperatura ai dipendenti.
Negozi di abbigliamento e calzature dovranno sanificare tutti i prodotti. Parrucchieri ed estetiste sono tenuti alla continua sterilizzazione dei ferri del mestiere, ma anche al rispetto del rapporto uno a uno (entra nel locale un solo cliente per ogni operatore). Bar e ristoranti dovranno aumentare le distanze fra i tavoli, sacrificando la capienza. Anche nella Fase 2, dunque, il cibo a domicilio manterrà la sua rilevanza.
Oltre alle nuove regole sui luoghi di lavoro e al ricorso allo smartworking, obblighi specifici anche per i clienti e in generale per i privati cittadini. Vediamo in particolare cosa cambierà dal 4 maggio:
- spostamenti liberi nel proprio Comune, senza autocertificazione;
- possibile andare negli altri Comuni della propria Regione, solo per determinati motivi;
- vietati gli spostamenti da una Regione all’altra;
- sui mezzi pubblici sarà obbligatoria la mascherina chirurgica.
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Il calendario delle riaperture: il programma del Governo
Riepiloghiamo di seguito il calendario delle riaperture che dovrebbe essere confermato dal Governo nelle prossime ore:
- 4 maggio: fabbriche, cantieri, commercio all’ingrosso;
- 11 maggio: commercio al dettaglio, parrucchieri, estetiste, centri scommesse;
- 18 maggio: bar e ristoranti.
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