Finalmente ti sei abilitato e vuoi aprire la tua Partita Iva da Ingegnere? Non farti prendere dalla fretta e scopri il Codice Ateco giusto per la tua professione. Esegui correttamente i primi passi per poter procedere a tutto gas! Vediamo insieme come impostare la tua attività e quante tasse pagherai con il Regime Forfettario
Quella dell’Ingegnere è una figura professionale di grande tradizione ma sempre molto attuale. Si tratta infatti di un profilo sempre molto richiesto sul mercato e che garantisce svariate opportunità di lavoro. Per svolgere in modo corretto questa attività devi utilizzare il giusto Codice Ateco per la professione di Ingegnere, ma andiamo per gradi. Terminato il percorso universitario, e dopo aver superato l’esame di abilitazione, puoi iscriverti in una delle due sezioni dell’Ordine degli Ingegneri. La sezione A per gli Ingegneri in possesso di laurea magistrale; la sezione B per gli ingegneri con laurea triennale. Non è semplice dare indicazioni precise sui costi per l’iscrizione all’Albo perché variano in base all’area professionale di iscrizione e alla provincia. La cosa migliore da fare è dunque quella di rivolgerti direttamente al tuo Ordine territoriale per avere un’idea precisa.
L’abilitazione conseguita con l’esame di Stato è di per sé un titolo sufficiente per avviare la tua attività. Non hai bisogno di licenze o autorizzazioni ulteriori, né di registrarti alla Camera di Commercio, per poter esercitare regolarmente la professione. Gli unici aspetti di cui devi occuparti sono:
- apertura della Partita Iva;
- iscrizione ad Inarcassa;
- assicurazione professionale.
Leggi di più: Aprire Partita Iva da Ingegnere: costi e modalità
Qual è il Codice Ateco giusto se voglio fare l’Ingegnere?
A differenza di altre figure professionali come l’Avvocato o il Medico specialista, per l’Ingegnere esistono due Codici Ateco diversi:
- 71.12.10 – Attività degli studi di ingegneria
- 71.12.20 – Servizi di progettazione di ingegneria integrata
Il primo Codice Ateco è evidentemente quello più generico. Coinvolge l’elaborazione e la realizzazione di progetti che riguardano macchinari, impianti industriali e idrici, sistemi di sicurezza, elettronica e non solo (per ulteriori precisazioni puoi rifarti alla descrizione fornita dall’Istat).
Il secondo Codice Ateco riguarda tutte le attività, di vario genere, che l’Ingegnere effettua in forma integrata con il campo dell’architettura. Questo Codice quindi può riferirsi ad attività di progettazione, consulenza tecnica, direzione dei lavori e quant’altro richieda l’integrazione con le competenze di un Architetto.
Come hai già capito, in qualità di Ingegnere non potrai usare un Codice Ateco diverso da questi due. Tuttavia, non devi necessariamente sceglierne uno solo. Questo infatti potrebbe comportare una limitazione all’esercizio della tua professione. Al contrario, la normativa fiscale ti permette di aprire la tua Partita Iva da Ingegnere usando entrambi i Codici Ateco. In questo modo potrai regolarmente fatturare entrambe le tipologie di attività, ma fai attenzione: se vuoi beneficiare del Regime Forfettario dovrai rispettare il limite annuo dei 65.000 euro non per ognuno dei due codici, ma con la somma di entrambi. Vediamo qualche esempio.
ESEMPIO 1
Codice 71.12.10 – Fatturato annuo 40.000 euro
Codice 71.12.20 – Fatturato annuo 15.000 euro
Totale fatturato annuo = 40.000 + 15.000 = 55.000
Puoi restare nel Regime Forfettario anche l’anno successivo
ESEMPIO 2
Codice 71.12.10 – Fatturato annuo 40.000 euro
Codice 71.12.20 – Fatturato annuo 35.000 euro
Totale fatturato annuo = 40.000 + 35.000 = 75.000
Non puoi restare nel Regime Forfettario l’anno successivo
ESEMPIO 3
Codice 71.12.10 – Fatturato annuo 70.000 euro
Codice 71.12.20 – Fatturato annuo 0 euro
Totale fatturato annuo = 70.000 + 0 = 70.000
Non puoi restare nel Regime Forfettario l’anno successivo
Coefficiente di redditività per Ingegnere in Regime Forfettario
Se, insieme al tuo Commercialista, hai deciso di godere dei vantaggi del Regime Forfettario per la tua Partita Iva, devi sapere che i Codici Ateco per ingegnere hanno un coefficiente di redditività del 78%. Questo è un dato fondamentale per il calcolo delle tasse e dei contributi da pagare. Per avere una idea più precisa di come stimare le tasse e i contributi derivanti dal tuo fatturato, ti consiglio di leggere l’articolo del blog Regime Forfettario e Coefficienti di Redditività. Puoi trovare invece un foglio di calcolo semplicissimo e rapido da utilizzare al link in basso. Questo ti aiuterà a capire meglio cosa succede ai tuoi compensi. Noterai come il carico fiscale è molto ridotto con il Regime Forfettario!
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