Pubblicato il decreto che proroga al 20 luglio i termini per il versamento, tra le altre, di imposte sui redditi e Iva da adeguamento agli ISA. Il rinvio, chiesto a gran voce dai sindacati dei commercialisti, era già stato annunciato dal Ministero. Possibile un ulteriore spostamento a settembre.
Come annunciato con un comunicato stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze ormai da una settimana, è arrivato l’atteso rinvio per i versamenti in scadenza al 30 giugno 2020. Un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 giugno 2020, proroga infatti al 20 luglio il termine di versamento per le imposte sui redditi e per l’Iva. Ma attenzione ai soggetti esclusi dalla proroga.
Il provvedimento rappresenta una boccata d’ossigeno per milioni di contribuenti messi in difficoltà dalla recente emergenza Covid-19. Ma non solo. La scadenza del 30 giugno rischiava di fatto di mandare in tilt la categoria dei Dottori Commercialisti, a loro volta ingolfati dal lavoro extra generato dalle misure straordinarie di sostegno a imprese a lavoratori. Una ingente mole di lavoro (a cui in molti casi non è corrisposto nemmeno il giusto riconoscimento) che ha inevitabilmente costretto a tralasciare il lavoro ordinario all’interno degli studi.
Anche grazie alle pressanti richieste delle sigle sindacali di categoria si è giunti quindi a questa prima proroga al 20 luglio. Probabilmente questo Dpcm rappresenta solo un provvedimento ponte, a cui seguirà un provvedimento di più ampia portata che rinvierà tutto al 30 settembre. Scopriamo adesso nel dettaglio quali sono i versamenti differiti e i soggetti interessati dalla proroga.
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Quali sono i versamenti prorogati al 20 luglio?
Il decreto non ha portata generale, ma proroga soltanto alcune delle scadenze inizialmente fissate al 30 giugno. Sarà infatti possibile differire i versamenti:
- risultanti dalle dichiarazioni dei redditi (saldo 2019 e primo acconto 2020 relativi a Irpef, Ires, imposte sostitutive e contributi previdenziali);
- dell’Iva correlata agli ulteriori componenti positivi dichiarati per migliorare il profilo di affidabilità (adeguamento ISA);
- risultanti dalle dichiarazioni IRAP, per i soggetti non interessati dalla cancellazione del saldo 2019 e del primo acconto 2020.
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I suddetti versamenti possono quindi essere effettuati:
- entro il 20 luglio, senza maggiorazione;
- dal 21 luglio al 20 agosto 2020, maggiorando le somme da versare dello 0,40 per cento a titolo di interesse.
I soggetti interessati dalla proroga dei versamenti
Anche sotto il profilo soggettivo il decreto non ha portata generale. Sono interessate dalla proroga delle categorie di contribuenti specificamente individuate, ossia:
- tutti i soggetti obbligati alla compilazione degli ISA, a prescindere dal fatto che si tratti di società, associazioni, imprese individuali o professionisti;
- contribuenti che adottano il regime dei minimi di cui all’art. 27, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98;
- contribuenti che applicano il regime forfetario di cui all’art. 1, commi da 54 a 89 della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
La proroga interessa inoltre i soggetti che partecipano a società, associazioni e imprese obbligati a compilare gli ISA. Resta invece il termine di versamento del 30 giugno tutti gli altri soggetti che presentano il Modello Redditi.
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