Riduzione dei contributi INPS nel Regime Forfettario

di Michele Aquilino
riduzione dei contributi inps nel regime forfettario

Sei nel Regime Forfettario e paghi i contributi alla Gestione Artigiani e Commercianti? Ci sono buone notizie per te! L’INPS infatti ha previsto una riduzione dei contributi per chi ne fa domanda. Scopriamo insieme quanto vale questo vantaggio e come ottenerlo.

Molte piccole imprese vivono ogni giorno alla ricerca di un risparmio fiscale. Ecco perché desta grande interesse la riduzione dei contributi INPS per le Partite Iva in Regime Forfettario. Tasse, contributi e scadenze sono spesso un incubo per le piccole Partite Iva. Le norme degli ultimi anni, tuttavia, hanno cercato di garantire condizioni più agevoli. Basti pensare ad esempio all’introduzione del Regime Forfettario, con un’aliquota al 15% o in molti casi addirittura al 5%.

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Non mancano importanti novità anche in tema di contributi INPS. Gli Artigiani e i Commercianti iscritti nell’apposita Gestione INPS sono tenuti a pagare onerosi minimali. Si tratta di quasi 1000 euro ogni 3 mesi. Queste cifre devono essere versate in maniera obbligatoria, a prescindere dai guadagni effettivi. In altre parole, potrebbe succedere di essere costretti a pagare addirittura più di quanto hai incassato! Anche su questo fronte, a partire dal 2016 sono state introdotte importanti novità.

Riduzione dei Contributi INPS nel Regime Forfettario: a quanto ammonta?

La Legge 208/2015 ha riformulato le norme sul Regime Forfettario, enunciando quanto segue:

“Il reddito forfettario determinato ai sensi dei precedenti commi costituisce base imponibile ai sensi dell’articolo 1 della legge 2 agosto 1990, n. 233. Su tale reddito si applica la contribuzione dovuta ai fini previdenziali, ridotta del 35 per cento.

(art. 1, c. 77, L. 190/2014)

In sostanza, i contributi obbligatori a carico di Artigiani e Commercianti possono subire una riduzione del 35%. Si tratta di un risparmio notevole, per oltre un terzo del totale! Ad ogni modo, è importante sapere che questa è una scelta facoltativa del contribuente. Non vi è infatti un obbligo oppure un diritto acquisito che opera in automatico. Devi considerare però che tale scelta, che ti consente un risparmio importante, porta con sé anche una conseguenza negativa.

Il mancato raggiungimento dei minimali previsti ogni anno dall’INPS fa sì che non sia raggiunta l’anzianità contributiva relativa all’intero anno. In tal senso devi considerare che contano solo le mensilità interamente coperte. Esse, ridotte del 35%, scendono da 12 a 7. Ciò vuol dire che a fronte di un risparmio contributivo, sarai penalizzato in termini di anzianità, che rappresenta un parametro fondamentale per maturare il diritto alla pensione.

Riduzione dei Contributi INPS nel Regime Forfettario: domanda e scadenza

Come ottenere la riduzione dei contributi? In modo davvero semplice. Non dovrai fare altro che accedere al tuo Cassetto Previdenziale, ossia la tua area personale sul sito dell’INPS, per poi compilare e inviare il modulo specificamente previsto.

Ma chi può accedere? Il diritto alla riduzione è riservato a tutti coloro che ne hanno già beneficiato nell’anno precedente. Ciò significa che non è necessario presentare la domanda ogni anno. In tal caso, infatti, la riduzione verrà confermata ogni anno fino ad un’eventuale comunicazione di interruzione presentata dall’impresa.

Se invece ti trovi nel primo anno di attività o comunque nel primo anno di Regime Forfettario, e dunque non potevi beneficiare della riduzione già nell’anno precedente, devi presentare apposita domanda. Il termine per presentare la domanda è fissato al 28 febbraio della prima annualità in cui intendi ottenere il beneficio. Se invece hai costituito la tua impresa oltre questo termine e vuoi ottenere la riduzione fin dal primo trimestre utile, devi inoltrare la domanda il prima possibile.

Per fare un esempio, se la tua ditta è nata il 7 maggio, devi considerare che il trimestre di riferimento si chiude il 30 giugno e i relativi contributi si versano il 20 agosto. Assicurati di presentare la domanda tempestivamente, prima che l’INPS liquidi i contributi per l’importo pieno.

Quali scadenze devo ricordare?

Le 4 scadenze da tenere a mente ogni anno per il pagamento dei minimali sono:

  • 16 maggio (per il trimestre gennaio-marzo);
  • 20 agosto (aprile-giugno);
  • 16 novembre (luglio-settembre);
  • 16 febbraio (ottobre-dicembre).

Naturalmente, se apri la tua Partita Iva nel corso di un trimestre, non dovrai pagare per l’intero periodo ma solo in proporzione.

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