È una delle novità contenute nel Decreto Semplificazioni. Da febbraio 2021 l’identità digitale sarà obbligatoria per accedere a qualsiasi portale della Pubblica Amministrazione.
Il Decreto Semplificazioni è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 luglio 2020. Un testo in cui sono riposte tante speranze. Dovrebbe infatti partire da qui l’arduo compito di semplificare la macchina Italia. Non di rado proprio la lentezza e la pesantezza della burocrazia vengono dipinte come veri e propri cancri, al pari di corruzione, criminalità, evasione fiscale. Tante infatti sono le misure messe in campo dal decreto. Fra queste, ne troviamo una che suscita un interesse trasversale. Sia i privati sia le imprese dovranno fare i conti con un nuovo (ma non per tutti) modo di accedere ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione: l’identità digitale diventa obbligatoria da febbraio 2021.
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Identità digitale e servizi online: le principali novità
Non mancano polemiche circa il ricorso all’identità digitale, resa obbligatoria per accedere ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione dal 28 febbraio 2021. Si tratta tuttavia di una difficoltà legata principalmente all’abitudinarietà della modalità con cui sono stati effettuati gli accessi fino ad oggi. In realtà, infatti, un simile passaggio consente di uniformare le modalità di accesso a qualsiasi portale della Pubblica Amministrazione. Non ci sarà più da impazzire fra decine di password e username diversi. Accedere ai servizi della P.A. sarà molto più semplice e veloce.
Quali sono gli enti coinvolti?
Gli enti interessati dalla rivoluzione digitale sono tutti quelli appartenenti alle PP.AA. di cui all’art. 1, c. 2 del d.lgs. n. 165 del 30 marzo 2001. Vale a dire tutte le amministrazioni dello Stato, comprese:
- istituti e scuole di ogni ordine e grado;
- istituzioni educative, aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo;
- Regioni, Province, Comuni, Comunita’ montane e loro consorzi e associazioni;
- istituzioni universitarie;
- Istituti autonomi case popolari;
- Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;
- tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali;
- le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale.
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Domicilio digitale e punto di accesso telematico
Un concetto centrale negli intenti del legislatore è quello del domicilio digitale. In questo modo, infatti, si cerca di rendere più semplice e immediato il rapporto con le PP.AA. anche in tema di ricezione e notificazione di atti giudiziari, fiscali o amministrativi, emessi da un organo della P.A.
Con specifico riferimento alla notificazione degli atti, è prevista la creazione della piattaforma digitale unica per le notifiche di atti e provvedimenti della P.A. a cittadini e imprese. In un’unica interfaccia digitale, dunque, sarà possibile raccogliere tutti gli atti di interesse personale emessi dalla P.A.. I cittadini sprovvisti di un domicilio digitale continueranno ad usufruire dei servizi tradizionali a mezzo posta.
Al fine di realizzare in modo definitivo questo passaggio, tutti gli enti individuati al paragrafo precedente dovranno dotarsi di un punto di accesso telematico. Il Decreto Semplificazioni infatti che ogni ente rilasci un’applicazione per smartphone – una per ogni ente – che possa garantire anche la ricezione di determinati atti da parte del soggetto interessato, la cui identità sarà certificata digitalmente.
Gli enti della P.A. dovranno avviare “i relativi progetti di trasformazione digitale” – ossia anche quelli finalizzati al rilascio delle app mobile – entro il 28 febbraio 2021.
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SPID e Carta d’Identità Elettronica
L’accesso sicuro tramite l’identità digitale certificata potrà avvenire con due modalità, ossia tramite:
- SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
- CIE (Carta d’Identità Elettronica).
Il termine ultimo per dotarsi di uno di questi strumenti, garantendosi il canale unico di accesso alle PP.AA. con identità certificata è il 30 settembre 2021. È vero infatti che il Decreto Semplificazioni prevede la dismissione dei vecchi sistemi di accreditamento online (es. sistemi autonomi e differenziati di accesso con username e password). Tuttavia, per agevolare il transito verso le nuove modalità di accesso, è previsto che i relativi portali web e le app mobile consentano l’utilizzo delle vecchie credenziali fino al 30 settembre 2021.
Puoi consultare il testo del Decreto Semplificazioni cliccando qui.
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