Pagamento contributi ENPAM 2020: novità e agevolazioni

di Michele Aquilino
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ENPAM ancora molto attiva con le agevolazioni ai propri iscritti. Le ultime novità riguardano facilitazioni sul pagamento dei contributi 2020. Ecco tutti i dettagli su Quota A e Quota B.

Continua il notevole impegno dell’ENPAM – la Cassa di Previdenza di Medici ed Odontoiatri – nel supporto ai propri iscritti in questo anno davvero eccezionale per l’emergenza Coronavirus. Basti pensare, infatti, tornando indietro solo di qualche mese, all’istituzione del Bonus da 1000 euro al mese per sostenere gli iscritti che esercitano la libera professione, evidentemente danneggiati nei mesi di lockdown. Le ultime agevolazioni previste riguardano il pagamento dei contributi ENPAM per il 2020.

Si tratta di novità che riguardano sia i contributi di Quota A sia quelli in Quota B. Di fatto, quindi, è interessata trasversalmente tutta la platea degli iscritti alla Cassa. Fra dilazioni, rinvii e nuove scadenze, facciamo il punto sul nuovo quadro relativo ai contributi ENPAM 2020.

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Pagamento contributi ENPAM 2020: le novità sulla Quota A

La Quota A è la quota di contributi annuali fissi, dovuti per il solo fatto di essere iscritti alla Cassa di previdenza. L’importo, tuttavia, varia in base all’età dell’iscritto. Per il 2020, in particolare, gli importi previsti sono i seguenti:

  • 230,65 euro annui fino a 30 anni di età;
  • 447,70 euro annui dai 30 ai 35 anni di età;
  • 840,14 euro annui dai 35 ai 40 anni di età e per gli over 40 ammessi a contribuzione ridotta;
  • 1551,59 euro annui dai 40 anni in poi.

Oltre ai contributi ordinari in Quota A, tutti gli iscritti sono tenuti a versare il contributo di maternità, adozione e aborto, attualmente pari a 45,00 euro.

Il pagamento può avvenire:

  • tramite Mav, disponibile nell’area riservata;
  • con domiciliazione bancaria (qualora si sia espressa la relativa opzione entro i termini previsti, normalmente entro il 15 marzo di ogni anno).

La scadenza ordinaria della Quota A è al 30 aprile, per chi paga in un’unica soluzione, oppure al 30 aprile, 30 giugno, 30 settembre, 30 novembre per chi sceglie di spalmare in 4 rate.

Data la particolare situazione di emergenza per l’anno in corso, tuttavia, l’ENPAM ha reso pubblici i nuovi termini – posticipati – per il pagamento della Quota A 2020. Più specificamente, si potrà pagare con una delle seguenti modalità:

  • in unica soluzione il 30 novembre (solo per chi ha scelto di pagare con addebito diretto in unica soluzione);
  • in due rate il 30 novembre e il  31 dicembre;
  • con Opzione Lunga (ne parliamo in fondo all’articolo).

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Carta Fondazione ENPAM e nuove scadenze: cosa cambia per la Quota B

Un’agevolazione molto importante riguarda anche il pagamento dei contributi in Quota B, ossia quelli dovuti sui redditi derivanti dallo svolgimento dell’attività libero-professionale. Ricordiamo che l’obbligo di versare i contributi di Quota B scatta al superamento di determinate soglie di reddito prodotto con la libera professione, in particolare:

  • 4.457,73 euro se hai meno di 40 anni di età;
  • 8.232,59 euro se hai compiuto i 40 anni di età.

Questi minimali sono anche quelli oltre i quali scatta l’obbligo di presentare il Modello D, che quest’anno ha visto il termine di scadenza per la presentazione slittare dal 31 luglio al 30 settembre.

Le scadenze ordinarie per il pagamento della Quota B – tramite Mav o, per opzione, domiciliazione bancaria – sono le seguenti:

  • in unica soluzione (entro il 31 ottobre, per i contributi dell’anno precedente);
  • con 2 rate (31 ottobre e 31 dicembre, ma solo con domiciliazione bancaria);
  • con 5 rate (31 ottobre, 31 dicembre, 28 febbraio, 30 aprile e 30 giugno, solo con domiciliazione bancaria).

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Arriva la Carta Fondazione ENPAM

Proprio per andare incontro agli iscritti che versano la Quota B, l’ENPAM, grazie ad un’intesa con Banca Popolare di Sondrio (BPS), ha introdotto la Carta Fondazione ENPAM. Utilizzando questo strumento, sarà possibile pagare i contributi di Quota B – sempre a partire dal 31 ottobre 2020 – in un numero di rate anche molto più elevato. Le soluzioni rateali fra cui si può scegliere sono le seguenti:

  • 3 mesi;
  • 6 mesi;
  • 10 mesi;
  • 12 mesi;
  • 18 mesi;
  • 24 mesi;
  • 30 mesi.

Si potrà accedere a questa nuova rateazione solo se si versano i contributi tramite bollettini Mav. Chi ha optato in precedenza per la domiciliazione bancaria, dovrà rinunciare all’opzione. Una volta ottenuta la Carta Fondazione ENPAM, si potrà disporre nella propria area riservata il pagamento dei contributi con una delle modalità di dilazione viste sopra. Così facendo, la banca pagherà all’ENPAM l’intero importo in un’unica soluzione, mentre l’iscritto verserà le rate del piano definito direttamente alla banca invece che all’ENPAM.

L’effetto positivo di questa operazione è duplice: finanziario e fiscale. Oltre ad un alleggerimento dell’impatto che la contribuzione alla Cassa ha sulle tasche dell’iscritto, il fatto che l’ENPAM riceva la totalità della somma nel 2020 da parte della banca (ma pur sempre a nome dell’iscritto) fa sì che il Medico o l’Odontoiatra possa dedurre l’intera Quota B già nell’anno 2020 (o meglio nella relativa dichiarazione dei redditi da presentare nel 2021).

L’ENPAM precisa che la Carta è gratuita e potrà essere utilizzata anche per altri pagamenti. La rateazione dei contributi, invece, ha un interesse (TAN) del 6,125% su base annua. Chi invece dovesse richiedere la Carta e pagare in un’unica soluzione, non deve alcun interesse e non è tenuto ad aprire un conto presso la BPS.

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L’Opzione Lunga: ulteriore possibilità di dilazione per gli iscritti ENPAM

Ma non finisce qui. La Cassa introduce la cosiddetta Opzione Lunga per consentire di spalmare ulteriormente il pagamento dei contributi ENPAM dovuti nel 2020. Si tratta infatti di un’opzione che interessa:

  • la Quota A 2020;
  • la quarta e la quinta rata della Quota B 2019 (ossia quella dovuta sui redditi 2018).

I requisiti per poter richiedere l’Opzione Lunga sono:

  • iscrizione all’ENPAM entro e non oltre il 31 marzo 2019;
  • diminuzione del fatturato di almeno il 33% a marzo 2020 rispetto a marzo 2019.

Gli iscritti che hanno i requisiti e optano per questa dilazione pagherebbero la Quota A con queste modalità:

  • 25% entro il 30 novembre 2020;
  • 25% entro il 31 dicembre 2020;
  • 25% nel 2021, con l’importo che verrà spalmato sulla contribuzione di Quota A del 2021;
  • 25% nel 2022 insieme alla Quota A del 2022.

Ciò comporta che sul reddito 2020 sarebbe deducibile solo il 50% della Quota A 2020, mentre un ulteriore 25% sarà deducibile sul reddito 2021 e il restante 25% sul reddito 2022. Per quanto riguarda invece le rate della Quota B, lo schema previsto dall’Opzione Lunga è il seguente:

  • 25% entro il 30 novembre 2020;
  • 25% entro il 31 dicembre 2020;
  • 25% entro il 30 giugno 2021;
  • 25% entro il 30 giugno 2022.

Anche per la Quota B restano valide le considerazioni sulla deducibilità dei contributi pagati.

ATTENZIONE! La domanda andrà fatta entro il 15 ottobre dall’area riservata cliccando su “Rateizzazione contributi sospesi per Covid-19”. L’ENPAM precisa inoltre che l’Opzione Lunga è in attesa del via libera dei ministeri e potrebbe dunque essere soggetta a una bocciatura.

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