200 milioni per le Startup: il decreto in Gazzetta Ufficiale

di Michele Aquilino
200 milioni per le startup

Il recente decreto attuativo sblocca l’utilizzo di 200 milioni a sostegno delle Startup innovative. Potenziato il Fondo di sostegno al Venture Capital. Resi noti i criteri di accesso. Scarica il PDF del decreto.

Tempi durissimi per le imprese, a tutti i livelli. Fra bonus, ristori, contributi a fondo perduto – che dividono la platea tra commenti favorevoli e altri molto critici – non mancano novità interessati anche per le Startup innovative. La mossa del Governo potrebbe essere letta come una scommessa atta a puntare sulle nuove tecnologie per favorire il rilancio di un’economia massacrata dall’emergenza Coronavirus. Sono stati sbloccati, infatti, 200 milioni per supportare le Startup.

Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 1° ottobre 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 novembre 2020, fa seguito al Decreto Rilancio. Già a maggio, infatti il Governo aveva messo sul piatto nuove misure e fondi destinati specificamente alle imprese innovative.

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Le misure per le Startup nel Decreto Rilancio: in arrivo 200 milioni

Ecco un riepilogo sintetico delle varie misure previste a favore di Startup e PMI Innovative dal DL n. 34 del 19 maggio 2020:

  • potenziamento del programma Smart&Start del Ministero dello Sviluppo Economico;
  • contributi a fondo perduto per acquisto di servizi qualificati;
  • potenziamento del Fondo di sostegno al venture capital;
  • proroga della permanenza nella sezione speciale del Registro Imprese;
  • potenziamento del Fondo di garanzia per l’accesso al credito;
  • maggiori incentivi agli investimenti privati in Startup e PMI Innovative;
  • facilitazioni ad investitori stranieri;
  • sostegno all’industria dell’intrattenimento digitale (videogames);
  • istituzione del Fondo per il trasferimento tecnologico.

Leggi di più: Decreto Rilancio e Startup Innovative: tutte le misure

200 milioni per le startup

Sbloccati 200 milioni per il Fondo di sostegno al Venture Capital

Il recente decreto del MISE, firmato dal Ministro Stefano Patuanelli, spiega in dettaglio come e a favore di chi andranno utilizzati i 200 milioni stanziati per le Startup e le PMI innovative. In particolare, il testo chiarisce i seguenti aspetti:

  • modalità di intervento del Fondo;
  • caratteristiche delle imprese target.

Modalità di intervento del Fondo

Le tipologie di intervento a favore delle Startup e PMI innovative potranno avere una delle seguenti forme:

  • sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi;
  • sottoscrizione di obbligazioni convertibili;
  • erogazione di finanziamenti agevolati;
  • altri strumenti finanziari di debito.

Le risorse erogate dal Fondo, con una delle modalità appena viste, possono avere un valore massimo pari a 4 volte quello degli investimenti privati già ottenuti dalla Startup. Tuttavia non si potrà eccedere in alcun caso il limite massimo di 1 milione di euro per la singola impresa innovativa.

È richiesto inoltre che le imprese target (delle due l’una):

  • siano gia’ state oggetto di investimento da parte di investitori regolamentati e/o investitori qualificati, in data non antecedente a sei mesi prima dell’entrata in vigore del Decreto Rilancio;
  • siano attualmente oggetto di investimento da parte di investitori regolamentati e/o investitori qualificati che stiano effettuando un round di investimento unitamente al Fondo.

Caratteristiche delle imprese target

Le imprese oggetto di investimento da parte del Fondo sono selezionate tra le Startup innovative e le PMI innovative che, al momento dell’effettuazione dell’investimento da parte del Fondo, soddisfano tutte le seguenti caratteristiche:

  • sono imprese che hanno la sede legale in Italia e che svolgono effettivamente la loro attività o programmi di sviluppo in Italia;
  • hanno concrete potenzialità di sviluppo, misurabili sulla base di indicatori quantitativi e/o qualitativi, dimostrabile attraverso il rispetto di almeno uno dei seguenti criteri:
    • una crescita dei ricavi, dei clienti o degli utilizzatori dei servizi nei dodici mesi antecedenti l’effettuazione dell’investimento da parte del Fondo;
    • un sostenibile piano industriale triennale approvato dal competente organo amministrativo;
    • contratti o partnership strategiche;
    • brevetti depositati con potenzialità di sfruttamento industriale, nonché in una eventuale fase di ricerca e sviluppo, sulla base della validazione della tecnologia proposta;
  • non presentano procedimenti di accertamento in corso non ancora rimediati;
  • superano le verifiche di gestione del rischio, conformità alle norme o prevenzione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo eventualmente condotte.

È previsto inoltre che, nei primi 6 mesi, il Fondo dia precedenza alle imprese con le seguenti caratteristiche:

  • per le sole Startup innovative, essere già beneficiarie nel programma Smart&Start;
  • sia per le Startup sia per le PMI innovative, aver subito una riduzione dei ricavi realizzati nel corso del primo semestre dell’anno 2020 di almeno il 30% rispetto ai ricavi ottenuti nel primo semestre o nel secondo semestre dell’anno 2019 (da dimostrare con una situazione contabile gestionale approvata dall’organo amministrativo).

Scarica il PDF del decreto attuativo

Scarica il testo del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale:

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