Apertura Partita Iva Subagente Assicurativo: i costi

di Francesco Aquilino
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Sogni di lavorare come Subagente Assicurativo? Per avviare la tua attività in totale autonomia e risparmiare su imposte e tasse, devi conoscere poche e semplici regole. Leggi questo articolo e impara i primi passi per diventare un esperto sulla Partita Iva da Subagente Assicurativo!

Se stai leggendo questo articolo significa che vuoi procedere all’apertura della tua Partita IVA da Subagente Assicurativo. Per farlo devi possedere i requisiti professionali previsti. La figura del Subagente Assicurativo è molto richiesta. In ogni ambito ormai sono richieste polizze assicurative. Sempre più attuali sono temi come fondi pensione integrativi, piani di accumulo, polizze vita. Tutto questo oltre alle più diffuse polizze professionali, R.C. Auto e assicurazioni sugli immobili. Stando ai dati più recenti pubblicati dall’IVASS, in Italia i Subagenti Assicurativi sono quasi 200.000!

Se decidi di intraprendere questa strada e sfruttare al massimo le potenzialità della tua professione, dovrai conoscere concetti come tasse e contributi. Se non sai proprio da dove partire, niente paura! Scopriamo insieme come aprire e gestire una Partita Iva da Subagente Assicurativo.

Come faccio ad aprire una Partita Iva da Subagente Assicurativo?

Se vuoi intraprendere la professione di Subagente Assicurativo lavorando in proprio, dovrai necessariamente aprire la Partita IVA e regolarizzare la tua posizione.

Per avviare l’attività da Subagente Assicurativo devi fare un adempimento fondamentale:

  • invio telematico della ComUnica alla Camera di Commercio.

Questo dipende dal fatto che si tratta di un’attività d’impresa, ai sensi dell’art. 2195 del Codice Civile. Di conseguenza, anche se svolgi la tua attività con un taglio più tipicamente professionale, tecnicamente non puoi inquadrarti come professionista. Con la ComUnica puoi comunicare l’inizio della tua attività a questi enti:

  • Registro Imprese;
  • INPS (con iscrizione alla Gestione Artigiani e Commercianti);
  • Agenzia delle Entrate (che ti assegnerà il numero di Partita Iva)
  • INAIL.

Leggi di più: Contributi INPS Commercianti 2020: tutti i costi

Quanto costa l’apertura della Partita Iva da Subagente Assicurativo?

L’apertura della Partita Iva da Subagente Assicurativo non è gratuita e veloce come per i professionisti (per i quali infatti non è prevista l’iscrizione al Registro Imprese). Per aprire una Partita Iva da Subagente Assicurativo, infatti, dovrai sostenere i seguenti costi:

  • diritti di segreteria: 18,00 euro;
  • imposta di bollo: 17,50 euro;
  • diritti camerali annuali (da pagare anche negli anni successivi): 53,00 euro.

Per questo passaggio, farsi aiutare da un consulente è molto importante. Oltre all’invio telematico, riservato agli intermediari che hanno accesso al portale Telemaco, dovrai infatti prendere decisioni molto importanti, come la scelta del Codice Ateco e del regime fiscale: eventuali sviste o errori potrebbero costarti sanzioni pesanti, oltre a rallentare o compromettere l’apertura della tua attività.

Leggi di più: Codice Ateco per Subagente Assicurativo

Quali sono i requisiti professionali del Subagente Assicurativo?

Come per tutte le attività, prima di cominciare, devi sapere se sono necessari dei requisiti professionali per avviarla. Spesso infatti, molti ignorano la necessità di una qualifica professionale per intraprendere un’attività d’impresa. Tra le altre, anche per l’attività del Subagente Assicurativo sono necessari dei particolari requisiti, oltre ai normali requisiti di onorabilità dell’imprenditore.

In particolare:

  • godimento dei diritti civili;
  • possesso dei requisiti di onorabilità;
  • conseguimento di una formazione professionale adeguata ai contratti intermediati ed all’attività svolta;
  • non essere iscritto nel ruolo dei periti assicurativi;
  • non essere pubblico dipendente con rapporto di lavoro a tempo pieno ovvero a tempo parziale quando superi la metà dell’orario lavorativo a tempo pieno.

La formazione professionale, nello specifico, deve essere conforme a questi criteri:

  • partecipazione, nei dodici mesi precedenti la domanda di iscrizione, a corsi in aula e/o a distanza di durata non inferiore a 60 ore annuali, di cui almeno 30 in aula;
  • conoscenza di nozioni normative, tecniche, fiscali ed economiche sulla materia assicurativa, sui contratti di assicurazione e sulla tutela del consumatore;
  • la formazione deve essere impartita da docenti specializzati con un’esperienza qualificata nel settore assicurativo;
  • a conclusione del percorso formativo, deve essere svolto un test di verifica delle conoscenze acquisite, all’esito positivo del quale è rilasciato un attestato.

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