L’utilizzo del Business Model Canvas consente di strutturare e sviluppare al meglio il proprio modello di business. Scopri in cosa consiste e sfruttalo al meglio.
L’art. 2555 del Codice Civile definisce l’azienda come “il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa”. C’è da chiedersi se nelle nostre aziende, soprattutto nelle PMI familiari, sussista quest’organizzazione. Organizzare vuol dire ideare un modello di business ben preciso e dettagliato, non basato semplicemente sulle esperienze passate o sugli usi e costumi esistenti tra le imprese operanti nello stesso settore di appartenenza.
Il Codice Civile riprende il concetto di organizzazione quando definisce le responsabilità dell’imprenditore all’art. 2086. L’imprenditore ha infatti il dovere di istituire un assetto organizzativo adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi.
Andando a collegare le due norme, si può affermare che un assetto organizzativo adeguato può sussistere se l’imprenditore ha chiaro qual è il suo modello di business. Questo tema è determinante non solo ai fini normativi, ma soprattutto per la capacità dell’azienda di generare reddito.
Leggi di più: Startup Innovative, agevolazioni e incentivi fiscali
Come razionalizzare il proprio modello di business
Non c’è da stupirsi per il fatto che spesso gli imprenditori non abbiano chiaro il proprio modello di business. La loro azienda è un complesso di beni e persone molto complesso da razionalizzare. Guardarla nel suo insieme risulta spesso inconcludente.
Per effettuare un’Analisi Swot dell’azienda, e quindi per scovare le debolezze e le minacce e per esaltare i punti di forza e le opportunità, occorre suddividerne le varie componenti e analizzarle una ad una.
Immaginiamo un’azienda come una torta. La torta è appetitosa se tutti gli strati sono stati preparati con cura. Se in uno strato viene messo il sale al posto dello zucchero, tutta la torta non è più stuzzichevole.
Con questo esempio voglio dire che se certe aziende raggiungono risultati economici non soddisfacenti, per scovare il problema non si può restare sulla superficie, ma occorre razionalizzare i vari strati dell’azienda, e comprendere quali funzionano e quali no. Ancora, se l’azienda funziona ma ha un potenziale inespresso, l’emersione di questo potenziale non può essere cercato a intuito, poiché il risultato può essere raggiunto solamente cogliendo le opportunità celate all’interno di determinate componenti dell’azienda. Il Business Model Canvas si pone proprio l’obiettivo di suddividere l’azienda in nove elementi costituitivi di base che mostrano la logica con cui un’azienda intende fare soldi.
I nove elementi di base dell’azienda di cui al Business Model Canvas
I nove fattori da analizzare singolarmente per poter razionalizzare il proprio modello di business sono i seguenti:
- Segmenti di clientela: cioè i diversi gruppi di persone o organizzazioni che un’azienda desidera raggiungere e servire, distintamente in base ai differenti fabbisogni, ai diversi canali distributivi, ai tipi diversi di relazioni necessarie, alle differenti redditività raggiungibili;
- Valore offerto: cioè l’insieme di prodotti e servizi che creano valore e benefici per uno specifico segmento di clientela rispetto a prodotti e servizi similari (ad esempio il marchio, il prezzo, l’accessibilità del prodotto, la garanzia, ecc. …);
- Canali: cioè il modo in cui un’azienda comunica con i propri segmenti di clientela (i canali sono di tre tipi: di comunicazione, di distribuzione e di vendita);
- Relazioni con i clienti: cioè il modo con cui l’azienda intende interfacciarsi con il cliente (ad esempio in modo personale o automatizzato);
- Flussi di ricavi: cioè i guadagni che l’azienda ricava da ciascun segmento di clientela, sia economicamente che finanziariamente;
- Risorse chiave: cioè i fattori chiave necessari per consentire lo svolgimento dell’attività imprenditoriale prefissata (ad esempio personale altamente specializzato, automezzi a basso consumo energetico, tecnologie, ecc. …);
- Attività chiave: cioè le azioni più importanti che un’azienda deve compiere per operare con successo;
- Partnership chiave: cioè le alleanze necessarie per il raggiungimento del proprio modello di business;
- La struttura dei costi: cioè i principali costi fissi e variabili da affrontare in determinato modello di business.
Il Business Model Canvas: base fondamentale per effettuare un’Analisi Swot
In conclusione, razionalizzato il proprio modello di business, sarà possibile capire quali strati della torta siano gravati da debolezze e minacce e quali invece abbiano punti di forza o possano beneficiare di opportunità.
L’Analisi Swot necessaria per definire la propria strategia aziendale, se eseguita a seguito della rappresentazione del proprio modello di business attraverso il Business Model Canvas, si basa su ipotesi razionali comprese dell’imprenditore stesso e dai suoi consulenti. Quindi, la propria strategia aziendale risulterà sicuramente più realistica e coerente.
Tornando agli art. 2086 e 2555 del Codice Civile, il Business Model Canvas consente all’imprenditore di costituire un assetto organizzativo adeguato, proprio perché funzionale al raggiungimento di una propria strategia aziendale realistica e coerente.
Leggi di più: 200 milioni per le Startup: il decreto in Gazzetta Ufficiale