Sei uno Psicologo e lavori con Partita IVA? Allora devi fare i conti con i contributi previdenziali, quelli che ti garantiranno la pensione. Non sai ancora quali sono gli adempimenti e le scadenze della Cassa Psicologi per il 2021? Tranquillo, leggi questa breve guida sull’ENPAP per non sbagliare.
Che tu sia un neoabilitato pronto a procedere all’apertura della Partita IVA da Psicologo o un professionista già navigato, è importante conoscere con precisione il funzionamento della Cassa di previdenza degli Psicologi. Ecco quindi per te una semplice guida ai contributi da versare all’ENPAP per il 2021, ovvero quanto, quando e come pagarli.
Iscrizione all’ENPAP
L’iscrizione all’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Psicologi (ENPAP) è obbligatoria per tutti gli iscritti all’Ordine degli Psicologi che esercitino in modo autonomo la professione. Nello specifico, sei obbligato all’iscrizione se, congiuntamente:
- sei iscritto all’Albo;
- hai incassato un compenso per l’attività libero professionale da psicologo (N.B.: la sola apertura della partita Iva non integra questo requisito).
L’iscrizione è richiesta entro 90 giorni dalla data di incasso del primo compenso. Essa decorre in ogni caso dal 1° gennaio dell’anno in cui è incassato il primo compenso. Chi non rispetta il termine indicato è tenuto al versamento di una delle seguenti sanzioni:
- 20,00 euro, in caso di iscrizione oltre i 90 giorni ma entro il 30 marzo dell’anno successivo alla data di incasso del primo compenso;
- 100,00 euro, in caso di iscrizione oltre il 30 marzo dell’anno successivo alla data di incasso del primo compenso.
Puoi iscriverti all’ENPAP attraverso la tua area riservata sul sito della Cassa Psicologi. Per iscriverti hai bisogno dei seguenti documenti in formato elettronico (PDF, JPG, PNG, GIF, BMP):
- tessera sanitaria (per il codice fiscale);
- un valido documento di identità;
- certificato di attribuzione del numero di partita IVA rilasciato dall’Agenzia delle Entrate (solo se sei in possesso di partita IVA).
Casi particolari
Vediamo alcuni casi particolari e in quali di questi è obbligatorio iscriversi all’ENPAP. Sei obbligato a iscriverti se:
- non hai la Partita IVA ma hai un co.co.co. come Psicologo;
- sei uno Psicologo convenzionato ai sensi dell’Accordo Collettivo Nazionale del 27/05/2009;
- sei un dipendente pubblico e svolgi attività intra moenia;
- oltre alla libera professione svolgi un’attività di amministratore presso una società di professionisti oppure ricopri una carica all’interno dell’Ordine o di un Consiglio.
Leggi di più: Liberi professionisti con co.co.co.: il corretto trattamento fiscale
Obblighi dichiarativi per gli iscritti ENPAP
Ogni anno è necessario comunicare i propri dati reddituali. Grazie a questa comunicazione, sarà possibile calcolare il saldo dovuto rispetto all’acconto (normalmente) versato a marzo.
Nella comunicazione reddituale, in particolare, bisogna indicare:
- il proprio reddito netto per l’anno precedente;
- i corrispettivi lordi (fatturato).
La comunicazione, che può essere effettuata sempre tramite l’area riservata nella sezione “COMUNICAZIONI REDDITUALI E SALDO”, ha scadenza il 1° ottobre di ogni anno. Ad esempio, entro il 1° ottobre 2021 bisognerà comunicare i dati reddituali relativi al 2020.
Quanto costano i contributi ENPAP 2021? Aliquote 2021 della Cassa Psicologi
I contributi dovuti all’ENPAP nel 2021 si dividono in tre categorie principali:
- soggettivo;
- integrativo;
- di maternità.
Contributo soggettivo
Il contributo soggettivo è pari al 10% del reddito netto, con un minimo di 780,00 euro. Questo contributo può essere aumentato di due punti all’anno (12%, 14%, 16%…) fino ad un massimo del 30%, al fine di aumentare la tua pensione. L’aumento dell’aliquota va indicato nella comunicazione annuale.
Il contributo soggettivo è interamente deducibile.
Sono previsti casi di riduzione del contributo soggettivo. In particolare, può versare il 50% del contributo minimo (390,00 euro) chi:
- nel corso dell’anno ha svolto attività di lavoro dipendente (anche part-time) contemporaneamente all’attività libero professionale;
- ha più di 57 anni ed è pensionato di altro ente di previdenza obbligatoria;
- è titolare di pensione erogata dall’ENPAP;
- si è trovato per almeno sei mesi nel corso dell’anno in condizione d’inattività professionale per inabilità dovuta a malattia (nel caso di maternità vi rientra solo quella considerata “a rischio”).
Può versare invece un terzo del contributo soggettivo minimo (260,00 euro) chi:
- è iscritto all’ENPAP complessivamente da non oltre 3 anni.
Può versare solamente un quinto del contributo soggettivo minimo, infine, chi:
- nel corso dell’anno ha conseguito un reddito professionale inferiore a 1.560,00 euro.
Contributo integrativo
Il contributo integrativo è pari al 2% dei tuoi corrispettivi lordi (volume d’affari). Si addebita in fattura al cliente e serve a finanziare alcuni servizi ENPAP, come:
- assistenza sanitaria integrativa;
- indennità di malattia;
- indennità per infortunio.
Il contributo integrativo minimo è pari a 60,00 euro.
Contributo di maternità
Il contributo di maternità è destinato all’assistenza delle colleghe che diventano madri. In particolare, serve ad erogare l’indennità di maternità. La quota più recente riportata sul sito ufficiale ENPAP è pari a 105,00 euro per il 2020. Si può realisticamente ipotizzare che per il 2021 – come nella prassi di quasi tutte le casse professionali – l’importo sia stato confermato oppure leggermente aumentato.
Come e quando si versano i contributi ENPAP per il 2021?
Scadenze
Ci sono due scadenze da tenere a mente nel corso dell’anno:
- 1° marzo: termine per il versamento dell’acconto;
- 1° ottobre: termine per presentare la comunicazione reddituale e per versare il saldo.
L’acconto deve essere pari al 70% dei contributi soggettivo e integrativo dovuti nell’anno precedente (metodo storico). Se pensi che ridurrai il tuo reddito rispetto all’anno precedente, puoi versare il 70% dei contributi relativi al reddito che pensi di produrre (metodo previsionale). Se in fase di saldo risulterà che, a titolo di acconto, hai versato meno del 70% dei contributi totali, dovrai pagare interessi e sanzioni sul minor acconto versato. In ogni caso, puoi rateizzare l’acconto fino a 150 giorni oltre la scadenza naturale, con un tasso di interesse di 0,225% mensile (2,70% annuo). Se il versamento avviene oltre il termine di 150 giorni dalla scadenza, agli interessi precedentemente indicati va aggiunta una sanzione pari al 10% del capitale versato in ritardo.
Dalla comunicazione reddituale emerge il saldo da versare, pari alla differenza tra importo totale dovuto e acconto versato. In caso di ritardato versamento del saldo è prevista l’applicazione di sanzioni nella stessa misura indicata per l’acconto. Per il ritardato invio della comunicazione reddituale sono invece previste sanzioni in misura fissa pari a:
- 7,00 euro in caso di invio entro 7 giorni dalla scadenza;
- 50,00 euro in caso di invio entro 90 giorni dalla scadenza;
- 100,00 euro in caso di invio oltre i 90 giorni dalla scadenza.
Modalità di versamento
Le modalità consentite per il pagamento dei contributi ENPAP 2021 sono diverse:
- PagoPA;
- Bonifico bancario;
- Carta di Credito ENPAP;
- F24.
PagoPA
Si può optare per il pagamento con PagoPA tramite la propria area riservata. Questa modalità di pagamento sostituisce il vecchio M.Av., che non è più disponibile. Il pagamento con PagoPA è possibile solo entro le ordinarie scadenze.
Bonifico
Per il pagamento con bonifico, devi rifarti alle seguenti coordinate e causali:
- beneficiario: ENPAP-Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi presso Banca Popolare di Sondrio, sede di Roma;
- IBAN: IT02Y0569603211000077000X83;
- BIC/SWIFT: POSOIT22;
- causale: il tuo codice fiscale + la lettera R seguita dall’anno di riferimento (es. codice fiscale R20).
Carta di credito ENPAP
I titolari di Carta di credito ENPAP potranno pagare nell’area riservata. Basta inserire l’importo da pagare e selezionare la causale, prima di seguire la procedura online. Per attivare questa procedura devi selezionare, nell’area riservata, la voce “CARTA ENPAP E ALTRI SERVIZI BANCARI”, dunque la voce “Altri pagamenti online”.
Modello F24
Per il pagamento con F24, bisogna compilare correttamente, nella sezione “Altri enti previdenziali e assicurativi“, i seguenti campi:
- causale:
- ECTR: versamento dei contributi (acconto e/o saldo);
- EINT: per versamento di interessi;
- ESNZ: per versare le sanzioni;
- ERPS: versamento di contributi dovuti a seguito di domanda di riscatto di periodi di studio;
- EAPR: per versare i contributi dovuti a seguito di domanda di riscatto degli anni di esercizio professionale precedenti la fondazione dell’Ente;
- ente: codice 0007;
- sede: nessun valore;
- posizione: nessun valore;
- periodo di riferimento da mm/aaaa: l’anno di competenza del contributo da versare, nel formato aaaa (per i mesi lasciare vuoto o inserire 00);
- periodo di riferimento a mm/aaaa: come nel punto precedente (in alternativa nessun valore o “0000” anche per l’anno);
- importi a debito versati: l’importo del contributo che si sta versando.
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