Sei un neolaureato e sogni di diventare un libero professionista? Se vuoi avviare la tua professione da Infermiere e risparmiare su imposte e tasse, non farti trovare impreparato! In questo articolo troverai una breve guida per aprire la tua Partita IVA da Infermiere!
Se stai leggendo questo articolo significa che stai pensando di aprire la tua Partita IVA da Infermiere. Questa è una tra le figure professionali più tradizionali, ma al tempo stesso molto attuale, che svolge una fondamentale funzione di supporto per tantissime persone in molti ambiti: personale, aziendale, familiare ecc. L’assistenza e le cure specifiche di un infermiere professionista, del resto, sono aspetti fondamentali della vita quotidiana poiché influiscono sul benessere e sullo stato di salute di soggetti con patologie o handicap.
La professione di Infermiere, infatti, è sempre più diffusa nelle strutture sanitarie e assistenziali, nelle case di cura o anche per servizi a privati. Una figura diventata ancor più centrale e richiesta a seguito della recente emergenza Coronavirus. Per esercitare la libera professione è necessario:
- possedere una la Laurea in Infermieristica;
- essere iscritti all‘Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI), organizzato territorialmente su base provinciale, in seguito al superamento dell’esame di Stato.
Come faccio ad aprire una Partita Iva da Infermiere?
Ti starai chiedendo: sono obbligato ad aprire la Partita Iva? La risposta è sì. La professione di Infermiere è regolata da un Albo professionale e in questo caso non è possibile lavorare con prestazione occasionale. E questo a prescindere dal volume del fatturato che pensi di poter generare nell’anno. L’unico modo che hai per svolgere questa professione è quello di farlo con Partita Iva.
Leggi di più: Prestazione d’opera occasionale e lavoro autonomo
Non temere! Oggi le norme fiscali ti vengono incontro, soprattutto se sei alle prime armi. E tutto ciò anche grazie all’introduzione del Regime Forfettario. Ma cosa bisogna fare per aprire una Partita IVA? Devi sapere che per aprire la tua Partita Iva da Infermiere è necessario compilare e inviare all’Agenzia delle Entrate il Modello AA9/12. Per farlo ci sono due possibilità:
- recarti personalmente all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate presente sul tuo territorio;
- inviare una richiesta telematica tramite un Commercialista o un Caf.
Entrambe le soluzioni sono corrette, ma ti consigliamo la seconda per evitare errori banali che possono costare nel tempo anche sanzioni pesanti, nel caso in cui ad esempio commettessi degli errori nella la scelta del Codice Ateco.
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Quanto costa aprire la Partita Iva da Infermiere?
Come per ogni attività professionale, per l’apertura della Partita IVA da Infermiere non dovrai iscriverti alla Camera di Commercio. Ciò vuol dire anche non sostenere ulteriori spese come bolli e diritti per iniziare la tua attività (previsti invece per le imprese). Si tratta di un vantaggio importante, perché significa che l’unico adempimento da fare per avviare la tua attività, una volta iscritto all’Ordine delle Professioni Infermieristiche, è la richiesta del numero di Partita Iva all’Agenzia delle Entrate, nei modi descritti sopra. In sostanza, trattandosi di un passaggio senza spese, di fatto l’apertura della Partita Iva da Infermiere è un adempimento del tutto gratuito.
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Cassa di previdenza e assicurazione professionale
Per esercitare la professione di Infermiere, è obbligatoria l’iscrizione all’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza della Professione Infermieristica (ENPAPI). Tale iscrizione non prevede un costo iniziale. Ciò di cui dovrai preoccuparti è di versare i contributi nel corso degli anni di attività.
Leggi di più: Contributi ENPAPI 2020: la Guida completa
Non ha rilevanza fiscale, ma ti è utile conoscerlo, l’obbligo di sottoscrivere una polizza professionale, allo scopo di tutelare clienti e terzi da eventuali danni causati dal professionista (eventualità che purtroppo non può essere esclusa a priori).
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