Spese ammissibili fino a 1.500 euro per le persone fisiche e 8.000 euro per i condomini. Ecco le regole da rispettare per ottenere l’agevolazione. Consulta la check list documentale per evitare sorprese. Via alle domande dal 19 ottobre.
Il Bonus dell’80% per l’installazione di colonnine di ricarica ha destato notevole interesse fin dal sua introduzione. Possono beneficiare del contributo per l’acquisto e posa in opera di infrastrutture di ricarica per veicoli alimentati ad energia elettrica:
- gli utenti domestici, ovvero persone fisiche residenti in Italia;
- i condomìni in caso di posa in opera sulle parti di uso comune di cui agli articoli 1117 e 1117-bis del codice civile, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lettera a) del DPCM 4 agosto 2022.
Sia le ditte individuali sia le società, invece, non figurano tra i soggetti beneficiari del contributo. Per le imprese saranno tuttavia previste, nell’ambito del PNRR, altre forme di incentivazione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.
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Bonus 80% colonnine di ricarica: le spese ammissibili
Il limite delle risorse finanziarie disponibili è pari a 40 milioni di euro per ciascuna delle annualità 2022 e 2023, quale limite massimo complessivo di spesa.
Il contributo per l’infrastruttura di ricarica è pari all’80 per cento del prezzo di acquisto e posa, nel limite massimo di euro 1.500 per persona fisica richiedente. Tale limite è innalzato a euro 8.000 in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali di cui agli articoli 1117 e 1117-bis del codice civile.
Le spese possono comprendere:
- l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica, ivi comprese – ove necessario – le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio;
- spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi;
- costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo POD (point of delivery).
Non sono invece ammissibili al contributo (in nessun caso), a titolo esemplificativo, le spese:
- per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere (es. l’IVA);
- per consulenze;
- relative a terreni e immobili;
- relative all’acquisto di servizi diversi da quelli elencati nel paragrafo precedente;
- per costi relativi ad autorizzazioni edilizie, alla costruzione e all’esercizio.
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Bonus 80% colonnine di ricarica: la check list documentale
Le domande potranno essere presentate esclusivamente tramite una piattaforma online di Invitalia, all’indirizzo che verrà indicato nell’avviso di apertura e di chiusura dello sportello. È previsto inoltre che l’accesso potrà essere effettuato tramite:
- sistema pubblico di identità digitale (SPID);
- carta d’identità elettronica (CIE);
- carta nazionale dei servizi (CNS).
Una volta effettuato l’accesso si potrà procedere alla compilazione del modulo elettronico seguendo la procedura guidata.
La check list per i privati
Per gli utenti privati, a pena di inammissibilità, dovranno dunque essere caricati:
- il codice fiscale e il documento d’identità del richiedente;
- copia delle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica;
- estratti del conto corrente dal quale risultino i pagamenti connessi alle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica; i pagamenti dei titoli di spesa oggetto di richiesta di erogazione devono essere effettuati attraverso un conto corrente intestato al soggetto beneficiario ed esclusivamente per mezzo di bonifici bancari oppure mediante SEPA Credit Transfer, oppure mediante carta di credito o di debito intestata al beneficiario del contributo;
- relazione finale relativa all’investimento realizzato e alle relative spese sostenute (c’è un apposito modello ministeriale);
- idonea certificazione di conformità rilasciata da un installatore, che attesti l’avvenuta installazione dell’infrastruttura;
- i dati del conto corrente sul quale richiedere l’accreditamento del contributo.
La check list per i condomìni
Per i condomini, a pena di inammissibilità, sono invece necessari:
- codice fiscale del condominio ed estremi del documento d’identità dell’amministratore pro tempore con dichiarazione di quest’ultimo di essere in possesso dei requisiti di legge di cui all’articolo 71-bis delle “Disposizioni per l’attuazione del Codice Civile e disposizioni transitorie” o del condomino delegato per i condomìni fino a 8 partecipanti, in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali;
- delibera assembleare di autorizzazione dei lavori sulle parti comuni di cui agli articoli 1117 e 1117-bis del codice civile con la dichiarazione da parte dell’amministratore che tale delibera non è stata impugnata nel termine di cui all’articolo 1137 codice civile;
- copia delle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica;
- estratti del conto corrente dal quale risultino i pagamenti connessi alle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica; i pagamenti dei titoli di spesa oggetto di richiesta di erogazione devono essere effettuati attraverso un conto corrente intestato al soggetto beneficiario ed esclusivamente per mezzo di bonifici bancari oppure mediante SEPA Credit Transfer, oppure mediante carta di credito o di debito intestata al beneficiario del contributo;
- relazione finale relativa all’investimento realizzato e alle relative spese sostenute (c’è un apposito modello ministeriale);
- idonea certificazione di conformità rilasciata da un installatore, che attesti l’avvenuta installazione dell’infrastruttura;
- i dati del conto corrente sul quale richiedere l’accreditamento del contributo.
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Bonus 80% colonnine di ricarica: le scadenze
Le domande relative alle installazioni effettuate dal 4 ottobre 2022 al 31 dicembre 2022, potranno essere presentate dal 19 ottobre al 2 novembre su una piattaforma online di Invitalia. I termini di apertura e chiusura per le domande relative alle installazioni effettuate nel 2023, verranno poi comunicati con successivi avvisi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Le domande presentate sono ammesse all’istruttoria secondo l’ordine cronologico di presentazione; si tratterà quindi di un click day.
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