Il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, ha annunciato un possibile aumento di 200 euro dell’indennità prevista per lavoratori autonomi e stagionali. Per il mese di Aprile il Bonus passerebbe ad 800 euro!
Arrivano quindi buone notizie per tutti i lavoratori autonomi e i professionisti che lavorano con Partita Iva. Con il Dl di Aprile potrebbero veder passare il proprio Bonus da 600 a 800 euro. A dare la buona notizia è stato proprio il viceministro dell’Economia Antonio Misiani, dichiarando che l’indennizzo per lavoratori autonomi e professionisti verrà prorogato anche per il mese di Aprile, sottolineando come sia “ragionevole chiedere e ottenere l’aumento della cifra“. Tuttavia, il viceministro ha anche specificato che per il mese di Aprile il processo di assegnazione del Bonus richiederà “un minimo di selettività in più”.
Inoltre, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha spiegato quali saranno le tempistiche dei nuovi stanziamenti:
arriverà prima delle scadenze del 16 aprile, perché le aziende si ritroveranno di fronte a nuove scadenze fiscali. Dobbiamo arrivare con un nuovo dl che permetta di poter sospendere, rinviare e aiutare per aprile le partite iva, gli autonomi e le tante aziende che hanno bisogno di fondi di garanzia.
Federico D’Incà
A chi sarà rivolto il Bonus?
Ricordiamo che nel mese di Marzo, il Bonus di 600 euro era rivolto a:
- i liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 e i lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) attivi alla stessa data, iscritti alla Gestione separata (di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria;
- i lavoratori:
- autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie (rientrano in questa categoria gli artigiani, i commercianti, i coltivatori diretti, i mezzadri e i coloni);
- dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione e purché gli stessi non risultino titolari di pensione o di rapporto di lavoro dipendente;
- del settore agricolo a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo;
- iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo (con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo) da cui è derivato un reddito non superiore a 50.000 euro, e non titolari di pensione purché non risultino titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore della disposizione;
- i liberi professionisti iscritti presso le Casse di previdenza private con redditi complessivi riferiti all’anno 2018 fino a 35.000 euro o compresi tra 35.000 e 50.000 euro (in quest’ultimo caso bisogna dimostrare una riduzione del fatturato).
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Modalità per richiedere il Bonus 800 euro
Dal 1 Aprile l’INPS ha dato il via alle richieste dell‘indennità per i lavoratori autonomi e stagionali. Per il mese di Marzo, le modalità per effettuare la richiesta del Bonus erano due:
- Ordinaria: qualora il cittadino fosse in possesso di PIN dispositivo, SPID di livello 2 o superiore, Carta di identità elettronica e Carta nazionale dei servizi;
- Semplificata: inserendo soltanto le prime 8 cifre del PIN, preventivamente richiesto
- sul sito internet www.inps.it, utilizzando il servizio “Richiesta PIN”;
- tramite Contact Center, chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure lo 06 164164 (a pagamento da rete mobile).
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A quanto pare, la misura entrerà nel decreto legge che il Governo ha intenzione di varare subito prima di Pasqua. L’obiettivo, come specificato, è quello di non abbandonare le Partite IVA che al momento non possono contare su alcun reddito. Tuttavia, se da un lato è previsto un aumento, dall’altro i nuovi criteri di selezione e i controlli ministeriali saranno tutti volti a stanare eventuali “furbetti”.