Ufficiale per il 2022 il sussidio alla genitorialità per gli iscritti ENPAM. Il Bonus Bebè supporta i genitori con un aiuto complessivo di 2.000 o 4.000 euro. Ecco a chi spetta e come ottenerlo.
Arriva ufficialmente il Bonus Bebè ENPAM 2022. L’ente di previdenza di medici e odontoiatri infatti ha ufficializzato il bando 2022 con la delibera n. 59/2022 del Consiglio di Amministrazione nella seduta del 7 luglio 2022. Sarà dunque molto importante esaminare requisiti, importi e procedure da seguire per ottenere questo beneficio. Gli aventi diritto avranno quindi accesso ad un fondo che per il 2022 ha una dotazione di 4,5 milioni di euro.
Aspetto controverso è la limitazione del Bonus Bebè ENPAM 2022 alle sole iscritte donne. Un fatto anacronistico, eredità di quanto già previsto nel recente passato, ma forse prossimo alla conclusione. Stando infatti a quanto affermato dal Presidente della Fondazione ENPAM, Alberto Oliveti, l’ente sta già valutando l’estensione del sussidio anche agli iscritti uomini. Il tutto però avrà bisogno dell’ok del Ministero.
Leggi di più: Contributi Enpam 2022: Guida completa, costi e scadenze
Bonus Bebè ENPAM 2022: requisiti oggettivi e importi
Il sussidio può interessare due categorie di iscritti:
- coloro che sono iscritti alla sola gestione di Quota A (e che dunque versano solo il minimale obbligatorio previsto per tutti gli iscritti ENPAM);
- coloro che sono iscritti anche alla gestione di Quota B.
Iscritti alla sola gestione di Quota A
Per coloro che versano solo i contributi di Quota A, è previsto un sussidio di 2.000 euro una tantum, finalizzato ad agevolare:
- la fruizione di servizi di baby-sitting e della rete pubblica o privata accreditata dei servizi per l’infanzia per l’assistenza ai neonati così da consentire agli iscritti la prosecuzione dell’attività lavorativa anche durante i primi dodici mesi di vita del bambino/i nato/i fra il 1° gennaio 2021 e la data di scadenza del bando*;
- l’ingresso del/i minore/i in famiglia avvenuto fra il 1° gennaio 2021 e la data di scadenza del bando.
*il bando decade con la data di esaurimento delle risorse disponibili per l’anno 2022 e comunque al 31 dicembre 2022.
Iscritti anche alla gestione di Quota B
Coloro che versano anche i contributi di Quota B**, hanno diritto ad un bonus ulteriore, che va dunque a sommarsi a quello previsto per chi versa alla Quota A (cioè obbligatoriamente tutti gli iscritti ENPAM). Anche questo secondo bonus ammonta a 2.000 euro una tantum, ed anch’esso è finalizzato ad agevolare:
- la fruizione di servizi di baby-sitting e della rete pubblica o privata accreditata dei servizi per l’infanzia per l’assistenza ai neonati così da consentire agli iscritti la prosecuzione dell’attività lavorativa anche durante i primi dodici mesi di vita del bambino/i nato/i fra il 1° gennaio 2021 e la data di scadenza del bando;
- l’ingresso del/i minore/i in famiglia avvenuto fra il 1° gennaio 2021 e la data di scadenza del bando.
**ai fini del bando, si ritengono iscritti alla gestione di Quota B coloro che negli ultimi 10 anni abbiano versato contributi di Quota B per almeno 3 anni, di cui almeno un anno nell’ultimo triennio.
Limitazioni previste
Il bando chiarisce inoltre che:
- entrambi i sussidi possono essere concessi una sola volta per ogni figlio;
- gli iscritti che nel 2021 hanno già percepito il sussidio genitorialità non possono accedere ad alcun ulteriore sussidio di qualsiasi natura.
Leggi di più: Nuovo Bonus Partite IVA per gli autonomi nel Decreto Aiuti
Bonus Bebè ENPAM 2022: requisiti soggettivi
I bonus sono dunque destinati a tutti gli iscritti che versano alla Quota A e alla Quota B oppure ci sono ulteriori discriminanti? Una prima limitazione, come accennato in precedenza, riguarda gli iscritti uomini, i quali hanno diritto al Bonus Bebè ENPAM 2022 (salvo successivi ampliamenti) sono in caso di:
- morte o infermità grave della madre del bambino (anche non iscritta all’ENPAM);
- abbandono della stessa;
- affidamento esclusivo del bambino al padre.
Per poter ottenere il Bonus Bebè è richiesta all’iscritto la piena regolarità contributiva. Chi è indietro con i versamenti alla Cassa di Previdenza dovrà dunque procedere al saldo dei debiti pendenti prima di poter presentare la domanda, pena il rigetto della stessa.
ENPAM inoltre specifica che è possibile chiedere e ottenere il sussidio anche qualora il richiedente sia beneficiario di analoghi bonus anche da parte di altri enti (salvo il caso in cui sia l’altro ente a prevedere specifiche limitazioni in tal senso).
Esclusione per i redditi più elevati
Il Bonus Bebè ENPAM 2022 spetta solo qualora il reddito lordo medio degli ultimi 3 anni dell’intero nucleo familiare dell’iscritto (considerando i redditi di qualsiasi natura, compresi quelli maturati all’estero) non sia superiore a 54.531,36 euro. Questo limite, con la relativa esclusione, vale per entrambi i bonus (sia Quota A che Quota B).
Tuttavia, qualora un componente il nucleo familiare abbia un’invalidità riconosciuta dalle autorità competenti pari o superiore all’80%, il limite del reddito complessivo del nucleo familiare del beneficiario valido per l’ottenimento del Bonus Bebè ENPAM 2022 sale a 68.164,20 euro.
ATTENZIONE: gli iscritti che superano le suddette soglie di reddito possono comunque presentare la domanda. Il bando prevede, infatti, lo scorrimento della graduatoria (stilata in base al valore reddituale medio del nucleo familiare nell’ultimo triennio) qualora vi siano fondi residui dopo aver soddisfatto i richiedenti che non superano le suddette soglie di reddito. Allo stesso modo, qualora le risorse disponibili risultassero insufficienti, sarebbero esclusi dai bonus i richiedenti con i redditi più elevati.
Leggi di più: Modello D 2022, scadenza al 31 luglio: la Guida pratica
Termini e modalità per richiedere il Bonus
Il Bonus Bebè ENPAM 2022 può essere richiesto solo attraverso la specifica procedura attivata sul sito ENPAM.
La finestra temporale per la presentazione della domanda è compresa tra le ore 12.00 del 18 luglio 2022 e le ore 12.00 del 4 ottobre 2022. Le domande presentate al di fuori di questa finestra, pur in presenza di tutti gli altri requisiti previsti, non daranno diritto al/ai bonus.
Ogni richiedente riceverà tramite mail, entro 120 giorni dalla data di scadenza del bando, una comunicazione circa l’esito dell’istanza.
Leggi di più: Medico di continuità assistenziale: l’inquadramento corretto