Chi effettua lavori di ristrutturazione può godere di una detrazione del 50% sulle spese di arredo. Scopri come ottenere il bonus mobili in relazione alle spese effettuate nell’anno 2023. Per te una semplice guida a requisiti ed adempimenti.
Anche per le spese sostenute nel corso del 2023 è possibile fruire del Bonus mobili ed elettrodomestici. La Legge di Bilancio 2022 ha infatti prorogato fino al 2024 la possibilità di ottenere una detrazione del 50% sulle spese di acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. Scopri nel dettaglio tutti gli aspetti relativi all’incentivo: requisiti, limiti di spesa e adempimenti necessari.
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Bonus mobili ed elettrodomestici 2023: in quali casi spetta?
Le tipologie di immobili
L’incentivo è riconosciuto per l’arredo di immobili oggetto di lavori di ristrutturazione edilizia e per cui si fruisce della relativa detrazione del 50%. I lavori possono riguardare:
- singole unità immobiliari residenziali;
- parti comuni di edifici residenziali.
Quando i lavori di ristrutturazione riguardano singole unità immobiliari, il bonus mobili spetta anche su arredi destinati ad ambienti diversi da quelli ristrutturati (ad esempio, l’acquisto di una nuova cucina a seguito della ristrutturazione del bagno). Se la ristrutturazione interessa una pertinenza, si ha diritto alla detrazione anche per gli arredi dell’immobile principale. Gli interventi su parti condominiali danno invece diritto alla detrazione solo per l’acquisto di arredi da impiegare negli spazi comuni (guardiole, lavatoi, ecc.) e non nelle singole abitazioni.
I lavori di ristrutturazione devono avere inizio prima dell’acquisto dei mobili o degli elettrodomestici. L’intervento, inoltre, deve essere iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici. La data di inizio lavori si può evincere dalle abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, quando richieste, o da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, negli altri casi.
I lavori che danno diritto al bonus mobili e ristrutturazioni
Tra i lavori di ristrutturazione che danno diritto al Bonus mobili ed elettrodomestici rientrano:
- su singoli appartamenti:
- manutenzione straordinaria;
- restauro e risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia;
- su immobili danneggiati da eventi calamitosi (se è stato dichiarato lo stato di emergenza):
- ricostruzione;
- ripristino;
- su interi fabbricati:
- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
- su parti comuni di edifici residenziali:
- manutenzione ordinaria;
- manutenzione straordinaria;
- restauro e risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia.
Invece, non danno mai diritto al Bonus mobili ed elettrodomestici:
- i lavori di manutenzione ordinaria eseguiti su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, rifacimento di intonaci interni);
- la realizzazione di posti auto o box pertinenziali.
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Bonus mobili ed elettrodomestici 2023: limite di spesa e acquisti ammessi
Il limite di spesa su cui calcolare la detrazione del 50% scende nel 2023 a 8.000 euro. Per le spese sostenute nel corso del 2022, invece, il limite di spesa era fissato a 10.000 euro. La detrazione è fruita in dieci quote annuali di pari importo. Al contrario di ciò che avviene con il Bonus ristrutturazione, essa non può essere trasferita né in caso di decesso, né per cessione dell’immobile. Quindi, chi ha sostenuto le spese di acquisto degli arredi gode delle residue quote di detrazione anche a seguito di trasferimento dell’immobile. Il limite di 8.000 euro è riferito alla singola unità immobiliare, comprese le sue pertinenze. Di conseguenza, se si effettuano lavori su più unità immobiliari senza vincolo di pertinenzialità, il tetto di spesa si moltiplica.
Gli acquisti su cui calcolare la detrazione devono riguardare:
- mobili nuovi (letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione, ecc.);
- elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad:
- A per i forni;
- E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie;
- F per i frigoriferi e i congelatori, come rilevabile dall’etichetta energetica (l’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo).
Quali adempimenti sono richiesti per fruire del Bonus?
Come precisato in precedenza, si ha diritto al Bonus mobili ed elettrodomestici solo a seguito di lavori di ristrutturazione. Ciò implica che per fruire della detrazione, è necessario riportare in dichiarazione anche gli importi relativi al Bonus ristrutturazione.
Inoltre, i pagamenti devono essere effettuati esclusivamente con uno dei seguenti mezzi:
- bonifico (non necessariamente quello per ristrutturazioni edilizie);
- carta di debito;
- carta di credito.
Non sono ammessi i pagamenti per mezzo di assegni, contanti e altri mezzi di pagamento.
Anche in caso di acquisto con finanziamento a rate si ha diritto alla detrazione. In questo caso è necessario conservare copia della ricevuta del pagamento effettuato dalla società che eroga il finanziamento. Ai fini della detrazione, la spesa si considera sostenuta al momento di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria.
I documenti da conservare per non perdere il diritto al Bonus mobili ed elettrodomestici sono:
- ricevuta di pagamento (bonifico, ricevuta di avvenuta transazione per i pagamenti con carta di credito o di debito);
- fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.
Inoltre, gli acquisti di alcuni elettrodomestici per i quali si può usufruire del bonus (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici) vanno comunicati all’Enea. La mancata o tardiva trasmissione non implica, tuttavia, la perdita del diritto alle detrazioni.
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