Il governo sta lavorando a una misura per sostenere il settore turistico in Italia. Si parla di un Bonus vacanze 2020. L’incentivo potrebbe arrivare già con il Decreto di Aprile!
L’emergenza Coronavirus ha innescato una vera e propria crisi economica. La più grande dal dopoguerra. La chiusura delle attività produttive non necessarie e strategiche ha scatenato un forte impatto, dal punto di vista economico e finanziario, sugli equilibri del nostro Paese. Tuttavia, uno dei settori più colpiti dall’emergenza in Italia è sicuramente quello del turismo. Si stima una perdita pari al 60% circa dei ricavi nel primo trimestre del 2020. Per sollecitarne la ripartenza, il Governo pensa ad aiuti diretti per “stimolare” la domanda. Si parla di possibili Bonus vacanze già nel Decreto di Aprile.
L’ipotesi “Bonus vacanze”
L’ipotesi che sta prendendo piede negli ultimi giorni, sarebbe quella di un “Bonus vacanze per il turismo patriottico“. L’obiettivo è quindi stimolare la domanda nel settore turistico assegnando dei vantaggi (un bonus appunto) a chi sceglierà località italiane per le vacanze di quest’anno.
Lavorare adesso su una campagna di promozione turistica dell’Italia all’estero è un po’ prematuro. Nel senso che, farlo adesso che le linee aeree sono ferme non ha molto senso. E’ chiaro che stiamo lavorando per essere pronti quando sarà il momento, questo assolutamente sì. Il tema della crisi del turismo è un tema di crisi della domanda…E quindi stiamo lavorando, all’interno del territorio nazionale, a delle misure per poter stimolare la domanda per far ripartire e stimolare un turismo domestico per i prossimi mesi.
Lorenza Bonaccorsi, sottosegretario del Mibact, a ilsole24ore.com
A quanto ammonta e a chi spetta
La proposta di partenza prevede di riservare il beneficio a lavoratori dipendenti e professionisti con un reddito compreso tra 7.500 e 26 mila euro. Il Bonus, pari a massimo 325 euro, inoltre sarebbe proporzionale al numero dei componenti del nucleo familiare. Nello specifico:
- massimo 100 euro con nessun componente a carico;
- 100 euro aggiuntivi per il primo componente;
- altri 75 euro per il secondo figlio;
- 50 euro per il terzo figlio.
Le ultime notizie, riportate da testate come il Corriere della sera e Il Sole24Ore, propendono per la probabile creazione di un meccanismo basato sulla detrazione fiscale. Il Bonus quindi, potrebbe consistere in un credito d’imposta, ovvero nella possibilità di poter detrarre dalla dichiarazione un importo massimo di 325 euro per soggiorni in strutture ricettive italiane.
Al momento dunque, quella del Bonus vacanze risulta solo un’ipotesi che, seppure non risolverebbe il problema della liquidità, potrebbe quantomeno aiutare il settore turistico, ad oggi sicuramente il più penalizzato in Italia. Ciò che è certo è che il settore turistico necessita di interventi straordinari. Il rischio di collasso è alle porte, motivo per cui si sperano misure urgenti e tempestive già a partire dal Decreto di Aprile.
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