Bonus Vacanze: ecco la procedura per richiederlo

di Francesco Aquilino
Bonus Vacanze

L’Agenzia delle Entrate rende nota la procedura per richiedere il Bonus Vacanze (o Tax Credit Vacanze). Le richieste vanno inviate mediante l’uso di una semplice app. Ma attenzione alle modalità di accesso. Le domande possono essere presentate a partire dal 1° luglio 2020. Verifica se sei in possesso dei requisiti e scopri come accedere all’agevolazione.

Con un Provvedimento del 17 giugno 2020 l’Agenzia delle Entrate ha finalmente comunicato le modalità di accesso al Bonus Vacanze. La misura, introdotta dal Decreto Rilancio, mira a sostenere il settore del turismo, messo a dura priva dall’emergenza Covid-19, ma assicura allo stesso tempo un’agevolazione per i nuclei familiari con ISEE più basso. Come annunciato in precedenza, la procedura è gestita tramite una applicazione per smartphone. Scopri in modo chiaro e semplice come accedere al Bonus Vacanze.

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Bonus Vacanze: in cosa consiste?

L’agevolazione consiste in un bonus utilizzabile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 presso:

  • imprese turistico ricettive;
  • agriturismi;
  • bed & breakfast;

L’ammontare del Bonus è pari a:

  • 500 euro per i nuclei familiari composti da tre o più persone;
  • 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone;
  • 150 euro per quelli composti da una sola persona.

L’incentivo è riconosciuto per l’80% come sconto sull’importo dovuto al fornitore del servizio turistico e per il 20% come detrazione d’imposta da scontare nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2020. La detrazione spetta esclusivamente all’intestatario della fattura o ricevuta fiscale rilasciata dalla struttura. La struttura ricettiva recupera lo sconto effettuato sotto forma di credito di imposta, che può essere compensato tramite modello F24 o ceduto ad istituti di credito.

Il Bonus può essere utilizzato da un solo componente del nucleo familiare, in unica soluzione presso un sola struttura turistica. È inoltre opportuno verificare che il fornitore del servizio turistico aderisca all’iniziativa e “accetti” il bonus. Il pagamento deve avvenire senza l’intervento di portali o piattaforme telematiche diversi da agenzie di viaggio o tour operator.

L’agevolazione spetta esclusivamente ai nuclei familiari con indicatore ISEE in corso di validità (ordinario o corrente) non superiore a 40.000 euro. Leggi l’articolo dedicato per scoprire come ottenere il calcolo dell’ISEE.

Leggi di più: ISEE: di cosa si tratta e come si calcola

Come si richiede il Bonus?

La richiesta dell’agevolazione può essere effettuata solo mediante l’applicazione per smartphone IO, l’app dei servizi pubblici messa a disposizione da PagoPA S.p.A. Bisogna quindi innanzitutto scaricare ed installare l’applicazione sul proprio smartphone (LINK).

Per accedere all’app IO è necessario essere in possesso di uno dei seguenti strumenti:

  • Sistema pubblico di identità digitale (SPID), di cui si riporta il link per consultare l’elenco dei fornitori (https://www.spid.gov.it/richiedi-spid);
  • Carta di identità elettronica (CIE 3.0), da richiedere al proprio Comune.

L’accesso all’app IO può essere effettuato da un qualsiasi componente del nucleo familiare dotato di SPID o CIE 3.0 (anche diverso dall’utilizzatore finale). L’applicazione, collegata alla banca dati Inps, verifica in automatico il possesso dei requisiti necessari. Ci sono cinque diversi possibili esiti:

  • richiesta valida: l’app conferma la validità della richiesta e comunica l’importo spettante e l’elenco dei componenti del nucleo familiare che potranno utilizzare il Bonus;
  • richiesta valida ma Bonus già attivato sullo stesso nucleo familiare: in questo caso il richiedente non può accedere al Bonus ma può visualizzare i dati relativi al Bonus già attivo;
  • soglia ISEE superata: l’app informa che l’ISEE supera i 40.000 euro e non si può richiedere il Bonus;
  • richiesta valida ma DSU con omissioni o difformità: la richiesta viene accettata ma, una volta speso il Bonus, bisognerà fornire la documentazione idonea a provare la completezza e la veridicità dei dati inseriti nella DSU;
  • DSU assente: non risulta presentare una DSU in corso di validità per cui la richiesta non si può richiedere il Bonus.

Una volta che la richiesta è stata accettata, nella sezione Pagamenti il richiedente può visualizzare:

  • l’importo massimo utilizzabile;
  • l’elenco dei familiari che possono usare il Bonus;
  • il periodo di validità (fino al 31 dicembre 2020);
  • il codice univoco e il QR-Code, da comunicare alla struttura turistica.

Come si utilizza il Bonus?

Una premessa importante: la persona che usufruisce dello sconto deve essere anche l’intestatario della fattura (o altro documento fiscale) rilasciata dal fornitore. Il Bonus può essere utilizzato per acquistare un solo servizio e, dunque, l’eventuale eccedenza rimasta sarà inutilizzabile.

Esempio:

  • costo del servizio acquistato: 400 euro
  • sconto (80%): 320 euro
  • importo detraibile in dichiarazione (20%): 80 euro

In questo caso, i restanti 100 euro non potranno essere utilizzati per un altro acquisto.

Al momento del pagamento, il cliente esibisce al fornitore il codice univoco o il QR-Code. Questo passaggio permette di attivare la procedura.

Il fornitore, a questo punto, inserisce i dati e l’importo dovuto in un’apposita sezione della propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate (La mia scrivania – Servizi per – Comunicare).

Il cliente, a sua volta, potrà verificare l’utilizzo del Bonus nella propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate (La mia scrivania – Consultazioni – Cassetto Fiscale).

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