Il Decreto Cura Italia e il Decreto Rilancio hanno introdotto alcune tipologie di crediti d’imposta per sostenere gli operatori colpiti dalle conseguenze dell’emergenza da Covid-19. In questo articolo analizzeremo la cessione del credito d’imposta locazioni ad uso non abitativo.
L’introduzione di un credito d’imposta locazioni ad uso non abitativo costituisce un importante intervento a sostegno di imprese, professionisti ed enti non commerciali. In questo articolo vedremo come funziona la cessione del credito d’imposta locazioni.
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Beneficiari del credito d’imposta locazioni
Il testo del decreto specifica quali sono i soggetti esclusi dalla fruizione del credito d’imposta, ovvero gli appartenenti alle categorie sopracitate che abbiano superato i 5 milioni di euro di ricavi o compensi nell’ultimo periodo d’imposta (limite che invece non vale con riferimento a strutture alberghiere e agrituristiche). Mentre, per quanto riguarda i beneficiari, tre sono i requisiti da rispettare per poter ottenere il credito d’imposta locazioni ad uso non abitativo:
- uno soggettivo (vedi paragrafo precedente);
- uno oggettivo: il beneficio si può ottenere con riguardo ad immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività:
- industriale;
- commerciale;
- artigianale;
- agricola;
- di lavoro autonomo (svolta professionalmente e abitualmente);
- di interesse turistico;
- istituzionale di enti non commerciali;
- uno economico: il beneficio può essere goduto solo per i mesi in cui si è registrata una riduzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del periodo di imposta precedente.
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Modalità di utilizzo del credito
Il credito può essere:
- utilizzato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui è sostenuta la spesa, così da abbattere in dichiarazione l’eventuale debito d’imposta;
- utilizzato in compensazione, per ridurre in F24 il peso di tributi o contributi;
- ceduto.
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Cessione del credito d’imposta sulle locazioni
I beneficiari del credito d’imposta per botteghe e negozi oppure del credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda che scelgono di cedere il credito devono comunicare l’avvenuta cessione entro il 31 dicembre 2021, esclusivamente attraverso il servizio web messo a disposizione all’interno dell’area riservata dell’Agenzia delle Entrate.
Anche i soggetti che hanno ricevuto il credito (e tra questi anche gli istituti di credito e altri intermediari finanziari) devono comunicare l’accettazione sempre all’interno dell’area autenticata. Dal giorno lavorativo successivo alla comunicazione della cessione, possono quindi:
- utilizzare il credito in compensazione tramite F24;
- oppure cederlo a loro volta ad altri soggetti entro il 31 dicembre dell’anno in cui è stata comunicata la cessione. Ma attenzione! Oltre questo termine, la quota non compensata non potrà essere utilizzata negli anni successivi, né essere richiesta a rimborso o ulteriormente ceduta.
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Procedura online
In questo articolo analizzeremo i passaggi da seguire per accedere al servizio web e comunicare la cessione del credito d’imposta locazioni ad uso non abitativo. Nello specifico:
- accedere alla “Area riservata” di Agenzia delle Entrate mediante credenziali Entratel o Fisconline;
- selezionare la voce “Servizi per” a sinistra e quindi il comando “Comunicare“;
- cliccare su “Comunicazione cessione crediti d’imposta locazioni“.
A questo punto per comunicare la cessione del credito d’imposta basterà seguire la procedura guidata ed indicare:
- i dati relativi al credito;
- gli estremi di registrazione dei contratti;
- l’autorizzazione all’Agenzia delle Entrate a rendere visibili ai cessionari e ai loro incaricati del trattamento dei dati le informazioni relative ai dati anagrafici del cedente (cognome, nome, luogo e data di nascita e codice fiscale).
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