Hai sentito parlare di comodato d’uso gratuito e vuoi saperne di più? In questo articolo analizzeremo disciplina, modalità di registrazione e ambito di applicazione.
Il comodato d’uso è il contratto mediante il quale una parte consegna all’altra un bene, mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire lo stesso bene ricevuto. Esso è essenzialmente gratuito e può essere redatto in forma verbale o scritta.
In questo articolo andremo ad analizzare il contratto di comodato d’uso gratuito di un immobile.
La forma del comodato d’uso
Come detto, il comodato d’uso può essere in forma:
- verbale, quando le parti raggiungono un accordo verbalmente;
- scritta, quando le parti attribuiscono data certa all’accordo riportandolo per iscritto.
E’ bene specificare che, il comodato di un bene immobile deve essere registrato. Se ciò non avviene infatti, non è possibile usufruire di determinate agevolazioni fiscali come, ad esempio, la detrazione per le spese di ristrutturazione edilizia.
In particolare, il contratto:
- in forma scritta: deve essere registrato entro 20 giorni dalla data di stipula;
- verbale: deve essere registrato solo se viene enunciato in un altro atto sottoposto a registrazione.
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La registrazione del comodato
A differenza dei contratti di locazione, che possono essere registrati telematicamente mediante l’apposito servizio presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate cui si accede mediante credenziali, SPID o CIE, per registrare il contratto di comodato d’uso gratuito bisogna recarsi personalmente presso qualunque ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate e presentare:
- il “modello 69” in duplice copia;
- la ricevuta del pagamento di 200 euro per l’imposta di registro (codice tributo 1550) effettuato con modello F24.
Attenzione! Per i contratti di comodato d’uso redatti in forma scritta, è dovuta anche l’imposta di bollo, che si assolve con i contrassegni telematici aventi data di emissione uguale o comunque non successiva alla data di stipula del contratto stesso. L’importo dei contrassegni deve essere di 16 euro ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe.
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Modello 69: come compilarlo
Il modello 69 è un modello che serve per registrare i contratti di comodato d’uso gratuito di immobili. Esso si compone di:
- una prima parte riservata all’ufficio;
- una seconda parte che deve essere compilata dal richiedente la registrazione (che deve riportare i dati relativi all’immobile oggetto di contratto e dei soggetti coinvolti);
- dal “QUADRO C” che va compilato a cura dei notai e degli altri ufficiali roganti (ad esempio Segretario comunale) per gli atti pubblici, scritture private autenticate o dell’ufficio per le scritture private non autenticate.
Se hai stipulato un contratto di comodato d’uso gratuito e intendi registrarlo, puoi rivolgerti al tuo commercialista di fiducia. Ad ogni modo, sul sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile reperire le istruzioni per la compilazione del “modello 69”.