Che tu sia un Medico neoabilitato o già esperto, devi conoscere la tua Cassa di previdenza. L’ENPAM infatti è una parte fondamentale della tua vita lavorativa. Ecco per te la guida completa per il 2024 fra aliquote, scadenze e pagamenti!
Dopo tanti anni di studio e di sacrifici, finalmente inizia la tua carriera da Medico o da Dentista. Sei un neoabilitato che vuole fare Guardie Mediche? Sei un professionista esperto che esercita privatamente? In ognuno di questi casi, sicuramente avrai aperto la tua Partita Iva da Medico oppure da Odontoiatra. Oltre ad aggiornare le tue competenze e a svolgere la libera professione, devi preoccuparti di come assicurarti la pensione quando sarai anziano. Se non hai idea di come funziona la tua Cassa di previdenza, non preoccuparti! Leggi l’articolo per scoprire il funzionamento dei contributi ENPAM per il 2024.
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Iscrizione ENPAM e obblighi dichiarativi
Se sei già abilitato alla professione medica, hai già visto come l’iscrizione all’ENPAM sia automatica e contestuale all’iscrizione all’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri. Non dovrai quindi preoccuparti tu di presentare domande alla Cassa.
Un passaggio importante è l’iscrizione all’area riservata sul sito istituzionale www.enpam.it. Leggendo l’articolo infatti capirai che è tramite questo canale che gestirai gran parte del rapporto con l’ENPAM.
Un altro adempimento rilevante riguarda il Modello D. Questo ti serve per calcolare i contributi in Quota B, che scopriremo insieme fra poco. Infatti, devi presentare il Modello D per ogni anno in cui hai prodotto redditi libero-professionali superiori ai minimali determinati dall’ENPAM. I minimali che determinano l’obbligo di presentazione del Modello D nel 2024 con riferimento ai redditi 2023 non sono ancora stati resi noti da ENPAM. Tuttavia, come riferimento indicativo (e considerando che le soglie vengono riviste al rialzo anno per anno), ecco le soglie già previste relativamente ai redditi 2022:
- 4.484,51 euro se hai meno di 40 anni di età;
- 8.282,15 euro se hai compiuto i 40 anni di età.
Se rientri in uno di questi casi, ricorda che puoi presentare il Modello D attraverso la tua area riservata. L’invio telematico del Modello D è previsto entro il 31 luglio di ogni anno, salvo proroghe. Nel Modello D va inserito il solo reddito libero-professionale realizzato nell’anno precedente (es. presentazione il 31 luglio 2024 del Modello D che riporta il reddito 2023). In caso di invio tardivo, è prevista una sanzione di 120 euro.
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Quanto costano i contributi ENPAM 2024?
Esistono diverse tipologie di contributi ENPAM, che vedremo nel dettaglio uno alla volta:
- Quota A;
- Quota B;
- versamenti aggiuntivi (facoltativi).
Contributi ENPAM 2024 in Quota A
La Quota A riguarda quei contributi fissi e obbligatori per ogni iscritto. Bisogna pagarli anche se non si producono redditi libero-professionali. Si tratta di un contributo dovuto dal mese successivo a quello di iscrizione, infatti per i neo-iscritti si calcola in proporzione al numero di mesi. La Quota A ha importi diversi in base all’età dell’iscritto. In particolare, per il 2024:
- 280,93 euro annui fino a 30 anni di età;
- 545,28 euro annui dai 30 ai 35 anni di età;
- 1.023,24 euro annui dai 35 ai 40 anni di età e per gli over 40 ammessi a contribuzione ridotta;
- 1.889,75 euro annui dai 40 anni in poi.
Oltre ai contributi ordinari in Quota A, tutti gli iscritti sono tenuti a versare il contributo di maternità, adozione e aborto, attualmente pari a 79,87 euro.
Gli studenti iscritti al 5° o al 6° anno di Università possono decidere di iscriversi all’ENPAM pagando una Quota A ridotta pari a 140,47 euro per il 2024.
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Contributi ENPAM 2024 in Quota B
La Quota B colpisce le eventuali eccedenze di reddito libero-professionale che superano le soglie minime viste prima. Non sono contributi fissi ma proporzionali. Le aliquote da pagare nel 2024 sui redditi 2023 sono le seguenti:
- intera: 19,5%;
- metà dell’aliquota intera: 9,75% (opzione valida per gli iscritti attivi che contribuiscono anche ad altre forme di previdenza obbligatoria, compreso il Fondo Speciale ENPAM, e per i pensionati del Fondo Generale che percepiscono compensi libero-professionali, salva opzione per l’aliquota intera);
- ridotta: 2% (opzione valida per i titolari di redditi intramoenia e per i partecipanti al Corso di Formazione in Medicina Generale).
Gli appartenenti alle categorie indicate per le ultime due voci possono liberamente scegliere l’aliquota intera. In questo modo chiaramente si ottengono benefici per quanto riguarda la pensione che sarà percepita in futuro.
Queste aliquote sono valide fino ad un massimale, che per il 2022 è stato di 105.014,00 euro. Siamo ancora in attesa di conoscere il massimale valido sui redditi 2023. L’eventuale eccedenza di reddito rispetto a questa soglia prevede un’aliquota dell’1% per tutti gli iscritti.
Anche per quanto riguarda i redditi 2024 (con versamento della Quota B nel 2025), l’aliquota intera sarà pari al 19,50%.
Se vuoi conoscere aliquote e regole dei Contributi ENPAM per l’anno scorso, leggi l’articolo che trovi su questo link.
Versamenti aggiuntivi
L’ENPAM prevede la possibilità di aumentare volontariamente i propri versamenti. Si tratta quindi di una contribuzione facoltativa. L’iscritto può aumentare i contributi da versare di una percentuale compresa fra l’1% e il 5% del proprio reddito. Per farlo, è necessario presentare domanda con l’apposito modulo, entro il 31 gennaio, per l’anno precedente. L’opzione rimane valida fino a successive comunicazioni dell’iscritto.
Si tratta naturalmente di una scelta che consente di aumentare la propria pensione. Un’altra possibilità per aumentare la pensione è rappresentata dall’allineamento contributivo. Ciò significa che si può chiedere all’ENPAM di versare delle somme aggiuntive che consentono di portare la contribuzione degli anni precedenti ai livelli di quella dell’ultimo anno (che si presume sia più alta).
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Clicca qui se vuoi conoscere regole e aliquote ENPAM per il 2023
Scadenze e modalità di versamento
Detto delle scadenze relative al Modello D e ai versamenti aggiuntivi modulari, andiamo ora a completare il quadro.
Attenzione! Le scadenze riportate nell’articolo sono quelle ordinarie, dunque quelle che normalmente si sono ripetute negli anni precedenti e restano tuttora valide. Non dimentichiamo, ad esempio, che nel 2020 l’ENPAM ha previsto una serie di proroghe per venire incontro agli iscritti durante l’emergenza Covid. Pertanto le seguenti scadenze sono attualmente valide, ma potrebbero subire variazioni.
Per quanto riguarda la Quota A 2024, si può pagare per l’anno in corso:
- in unica soluzione (entro il 30 aprile);
- con 4 rate (30 aprile, 30 giugno, 30 settembre, 30 novembre).
Il pagamento può avvenire:
- tramite Mav, disponibile nell’area riservata;
- con domiciliazione bancaria (necessario optare entro il 31 marzo per rendere effettiva la domiciliazione già dall’anno in corso).
La Quota B 2024, invece, si può pagare solo nell’anno successivo a quello di riferimento. Questo perché bisogna prima conoscere con esattezza il reddito professionale ottenuto fra il 1° gennaio e il 31 dicembre dell’anno di riferimento. Tale importo, come abbiamo visto, viene comunicato con il Modello D. Anche qui il pagamento può avvenire:
- tramite Mav, scaricabile dall’area riservata;
- con domiciliazione bancaria (necessario optare entro il 15 settembre per rendere effettiva la domiciliazione già dall’anno in corso).
Si può pagare:
- in unica soluzione (entro il 31 ottobre dell’anno successivo);
- con 2 rate (31 ottobre e 31 dicembre, ma solo con domiciliazione bancaria);
- con 5 rate (31 ottobre, 31 dicembre, 28 febbraio*, 30 aprile* e 30 giugno*, solo con domiciliazione bancaria).
*le rate che scadono l’anno successivo, indicate con l’asterisco, sono maggiorate dell’interesse legale, che dal 1° gennaio 2023 corrisponde al 2,5 per cento annuo.
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