Sei un Infermiere e devi aprire la tua Partita IVA? A breve dovrai fare i conti con i contributi previdenziali, quelli che ti garantiranno la pensione. Non sai ancora quali sono gli adempimenti e le scadenze della Cassa Infermieri per il 2023? Tranquillo, leggi questa breve guida sui contributi ENPAPI 2023 per non sbagliare.
A conclusione del tuo percorso di formazione hai sostenuto con successo l’Esame di Stato. Finalmente sei abilitato e puoi lanciarti a pieno nel mondo del lavoro. Per non tralasciare nessuna opportunità lavorativa potrai procedere all’apertura della Partita IVA da Infermiere. Sarà quindi fondamentale capire come funzionano i contributi da versare alla Cassa Infermieri ENPAPI per il 2023, ovvero quanto, quando e come pagarli.
Iscrizione all’ENPAPI
Prima di capire come iscriversi, capiamo quando è necessario farlo. In tal senso è necessario distinguere fra:
- professionisti;
- collaboratori.
Una prima certezza, dunque, riguarda il fatto che gli infermieri che svolgono esclusivamente attività di lavoro dipendente non devono iscriversi all’ENPAPI. La relativa gestione previdenziale infatti fa capo all’INPS. Se invece affianchi al lavoro dipendente anche un’attività con Partita IVA (professionista) o con un co.co.co. (collaboratore), allora devi iscriverti all’ENPAPI.
Iscrizione professionisti
L’iscrizione alla Gestione Professionisti è obbligatoria per tutti gli infermieri, iscritti agli ordini provinciali, che esercitano attività libero professionale in forma individuale in qualità di:
- titolari di partita IVA;
- associati ad uno studio professionale;
- soci di cooperativa sociale con rapporto di lavoro autonomo.
Come iscriversi? Basta inviare all’ENPAPI via PEC (info@pec.enpapi.it) o raccomandata a/r:
- la domanda di iscrizione (che puoi scaricare cliccando qui);
- la copia fronte/retro di un documento di identità valido.
La domanda di iscrizione, insieme al documento allegato, va trasmessa entro 60 giorni dall’inizio dell’attività professionale. In caso di invio tardivo, sono previste le seguenti sanzioni:
- 20 euro se l’invio avviene fra il 61° e il 90° giorno successivo a quello di inizio dell’attività;
- 100 euro dal 91° giorno successivo in poi.
Leggi di più: Aprire Partita IVA Infermiere: quanto costa e come si fa
Iscrizione collaboratori
L’iscrizione alla Gestione Separata è obbligatoria per tutti gli infermieri, iscritti agli Albi provinciali, che svolgono l’attività libero professionale con le seguenti modalità:
- titolari di rapporto di collaborazione coordinata e continuativa (art. 409 c.p.c.);
- titolari di prestazioni di lavoro autonomo occasionale (artt. 2222 e sgg.);
- componenti gli organi di amministrazione e controllo di Studi Associati e Cooperative;
- componenti gli organi di amministrazione e controllo degli Ordini professionali.
Come iscriversi? Basta inviare all’ENPAPI:
- la domanda di iscrizione collaboratore (che puoi scaricare cliccando qui);
- la copia fronte/retro di un documento di identità valido.
Modalità e scadenze per l’iscrizione sono le stesse viste per i professionisti.
Iscrizione azienda/committente
Anche il committente che beneficia delle prestazioni dell’infermiere collaboratore deve registrarsi presso l’ENPAPI. Sarà altrimenti impossibile la registrazione della posizione del collaboratore presso la Gestione Separata ENPAPI. Per registrarsi, il committente deve trasmettere all’Ente, via PEC o raccomandata a/r:
- il modulo di registrazione committente (che puoi scaricare cliccando qui);
- la copia fronte/retro di un documento di identità valido:
- del legale rappresentante (per aziende private);
- del dirigente responsabile (per le Pubbliche Amministrazioni).
Leggi di più: Liberi professionisti con co.co.co.: il corretto trattamento fiscale
Obblighi dichiarativi per gli iscritti ENPAPI
Per poter calcolare correttamente i contributi, ogni anno bisogna trasmettere, tramite l’area riservata, il Modello UNI. La trasmissione è obbligatoria ogni anno, ossia anche quando la dichiarazione dei redditi:
- non è stata presentata;
- presenta un risultato negativo o pari a zero.
La scadenza per la presentazione è al 10 settembre di ogni anno. Al fine di comunicare i dati reddituali 2022, nonchè di calcolare i relativi contributi per lo stesso anno, bisogna effettuare la comunicazione reddituale entro il 10 settembre 2023.
Quanto costano i contributi ENPAPI 2023? Aliquote 2023 della Cassa Infermieri
I contributi dovuti alla Cassa Infermieri nel 2023 si dividono in due categorie principali:
- contributi soggettivi;
- contributi integrativi.
Contributo soggettivo
Ogni iscritto paga un contributo soggettivo variabile del 16% sul reddito professionale netto. Il contributo minimo comunque dovuto è pari a 1.600,00 euro per il 2023.
Gli iscritti già titolari di trattamento pensionistico godono di una riduzione del 50% sul contributo soggettivo (anche sul minimale, che dunque è pari a 800 euro) e l’esonero totale dal contributo integrativo minimo. La riduzione del 50%, ma solo del contributo minimo (resta dovuto interamente il soggettivo al 16%), è prevista anche nei seguenti casi:
- contestuale svolgimento di lavoro dipendente con contratto a tempo parziale (part-time) con orario di lavoro inferiore o pari alla metà del tempo pieno;
- sospensione dell’attività professionale per almeno sei mesi continuativi nel corso dell’anno solare;
- età inferiore ai 30 anni;
- primi quattro anni di iscrizione (per i titolari di partita IVA).
Agevolazioni anche per chi svolge, oltre all’attività professionale, attività di lavoro dipendente. L’esonero riguarda:
- i contributi minimi soggettivo e integrativo (resta dovuto il contributo di maternità), per chi ha un lavoro part-time con orario superiore alla metà del tempo pieno;
- i contributi minimi soggettivo e integrativo e il contributo di maternità, per chi ha un lavoro part-time con orario full-time.
È possibile anche versare di più, fino al 23%, al fine di aumentare il proprio montante contributivo e dunque la pensione.
N.B. Le diverse agevolazioni non sono cumulabili tra loro e devono essere esplicitamente richieste ad ENPAPI.
Contributo integrativo
È obbligatorio applicare in fattura una maggiorazione del 4% rispetto al proprio compenso. Questa somma, addebitata dunque al cliente/committente, rappresenta il contributo integrativo che bisogna versare all’ENPAPI.
In ogni caso, va versato un contributo integrativo minimo pari a 150 euro per il 2023.
Contributo di maternità
Il contributo di maternità è attualmente pari a 81,20 euro all’anno.
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Come e quando si versano i contributi ENPAPI per il 2023?
Per versare i contributi all’ENPAPI nel 2023, bisogna tenere a mente 7 scadenze nel corso dell’anno, ossia giorno 10 dei seguenti mesi:
- febbraio: 1^ rata contributi minimi e contributo di maternità 2023;
- aprile: 2^ rata contributi minimi e contributo di maternità 2023;
- giugno: 3^ rata contributi minimi e contributo di maternità 2023;
- agosto: 4^ rata contributi minimi e contributo di maternità 2023;
- ottobre: 1^ rata contributo in percentuale/conguaglio 2022;
- novembre: 2^ rata contributo in percentuale/conguaglio 2022;
- dicembre: 3^ rata contributo in percentuale/conguaglio 2022.
Come pagare i contributi? Sono consentite 3 modalità:
- PagoPA;
- F24;
- Carta di credito CARTA ENPAPI.
Se vuoi pagare con F24, scarica la tabella con i codici tributo cliccando qui.
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