Sei un ingegnere o un architetto iscritto ad Inarcassa? Non hai idea degli step da seguire per essere in regola con la Cassa? Tranquillo, leggi questa breve guida per non sbagliare. Ecco gli importi e le scadenze dei contributi Inarcassa per l’anno 2022.
Ecco come ogni anno il consueto approfondimento su Inarcassa. Se sei un Ingegnere o un Architetto titolare di partita Iva e vuoi essere in regola con gli obblighi contributivi, questa è la guida giusta per te. Scopri tutto ciò che c’è da sapere sui contributi dovuti ad Inarcassa per il 2022: quando, quanto e come bisogna pagarli.
Iscrizione a Inarcassa e obblighi dichiarativi
L’iscrizione a Inarcassa è obbligatoria quando si verificano determinate condizioni:
- iscrizione all’Albo;
- assenza di un’altra contribuzione obbligatoria in atto;
- possesso di una Partita Iva (oppure partecipazione a un’associazione tra professionisti o a una società tra professionisti).
In questo caso, sarai obbligato a iscriverti e puoi farlo online attraverso l’area riservata (Inarcassa On Line) del sito di Inarcassa.
Una volta iscritto, ogni anno dovrai comunicare a Inarcassa il reddito professionale conseguito nell’anno precedente. Questo serve per il calcolo dei contributi. Puoi farlo presentando la Comunicazione Annuale Obbligatoria. La scadenza per la presentazione è il 31 ottobre di ogni anno. A partire dal 2021, nella Comunicazione Annuale Obbligatoria è richiesto di indicare la PEC o la variazione della stessa. La presentazione avviene tramite Inarcassa On line, entrando nella propria area riservata nella sezione “Adempimenti”, alla voce “Dichiarazioni”, e procedendo alla compilazione assistita ed alla trasmissione telematica.
Gli eredi degli iscritti deceduti sono tenuti a presentare la Comunicazione Annuale entro 12 mesi dal decesso. Entro lo stesso termine dovranno anche versare quanto dovuto dal defunto per il periodo di riferimento.
Leggi di più: Codice Ateco per Ingegnere: scegli quello giusto
Quanto costano i contributi Inarcassa 2022?
Per rispondere a questa domanda bisogna capire innanzitutto che esistono 4 tipologie di contributi Inarcassa anche per l’anno 2022:
- soggettivo;
- facoltativo;
- integrativo;
- di maternità/paternità.
Contributo soggettivo
Nel 2022 sei tenuto a pagare il 14,5% del tuo reddito 2021, fino ad un reddito massimo di 125.150 euro. Ad ogni modo il contributo minimo obbligatorio per il 2022 è pari a 2.365 euro (nel 2021 era pari a 2.360 euro). Il contributo si paga in base ai mesi effettivi di iscrizione, dove la mensilità scatta anche con un solo giorno di iscrizione. Ad esempio, chi non supera il contributo minimo e si iscrive il 31 maggio pagherà da maggio a dicembre, dunque 8 mesi: il totale da pagare sarà dunque pari a 2.365 euro diviso 12 e moltiplicato per 8 (1.577 euro).
Questo contributo è interamente deducibile, ossia si può portare a riduzione del reddito che sarà tassato.
Contributo facoltativo
Si tratta di un versamento non obbligatorio. L’iscritto è libero di scegliere se versarlo per aumentare l’importo della propria pensione. L’importo da versare può essere stabilito fra l’1% e l’8,5% del reddito dell’anno precedente, ma per il 2021 deve essere necessariamente compreso fra i 215,00 euro e i 10.638,00 euro.
Questo contributo si può versare dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno di riferimento (es. presentazione dichiarazione per redditi 2021 il 20/10/2022: si potrà pagare a partire dal 21/10/2022), ma sempre entro la fine dell’anno (quindi non oltre il 31/12/2022, per rimanere nell’esempio). Anche questo contributo è interamente deducibile.
Contributo integrativo
Si tratta di un contributo pari al 4% del volume di affari (fatturato totale) che può essere addebitato in fattura al cliente. Si tratta di una tua libera scelta. Se durante l’anno hai ricevuto fatture da altri iscritti ad Inarcassa, in cui era addebitato il contributo integrativo del 4%, puoi scomputare queste somme dal contributo dovuto alla Cassa. È dovuto comunque un contributo minimo, a prescindere dall’effettivo ammontare del 4% del volume di affari, che per il 2022 è pari a 710 euro. Anche questo contributo minimo si paga in base ai mesi effettivi di iscrizione.
Il contributo integrativo non costituisce reddito e pertanto non è deducibile. Esso infatti rappresenta solamente un debito verso Inarcassa.
Contributo di maternità/paternità
Il contributo deve essere versato, insieme ai minimi soggettivo e integrativo, in due rate il 30 giugno e il 30 settembre di ogni anno. Gli importi delle due rate per il 2022 sono i seguenti:
- 26,50 euro entro il 30 giugno;
- 26,50 euro entro il 30 settembre.
L’importo totale del contributo di maternità/paternità per il 2022 è dunque pari a 53,00 euro.
Il contributo è frazionabile in dodicesimi in relazione agli effettivi mesi di iscrizione ed è interamente deducibile ai fini fiscali.
Leggi di più: Codice Ateco per Architetto: scegli quello giusto
Deroga al contributo minimo soggettivo
Il Regolamento Generale Previdenza di Inarcassa prevede la possibilità di derogare all’obbligo della contribuzione minima soggettiva per un massimo di 5 anni anche non continuativi. Dunque, chi prevede di conseguire nel 2022 un reddito professionale inferiore a 16.310 euro può non versare il contributo soggettivo minimo e pagare entro dicembre 2023 il 14,5% del solo reddito effettivamente prodotto, dopo la presentazione della dichiarazione on line.
La deroga determina una proporzionale diminuzione dell’anzianità contributiva riconosciuta per l’anno. Durante l’anno di deroga restano garantiti i servizi di assistenza di Inarcassa, nonché la possibilità di presentare domande di riscatto o ricongiunzione. Il contributo minimo integrativo e il contributo di maternità vanno comunque versati entro i termini previsti.
La deroga deve essere richiesta, entro e non oltre il 31 maggio di ciascun anno, esclusivamente in via telematica tramite l’applicativo disponibile nell’area riservata di Inarcassa On Line al menù “Agevolazioni – Deroga contributo soggettivo minimo”. In caso di provvedimenti di iscrizione adottati dopo il 31 maggio, la domanda di deroga deve essere presentato entro la fine del mese successivo a quello in cui si riceve la notifica di iscrizione.
I requisiti necessari per richiedere la deroga sono:
- essere iscritto ad Inarcassa al momento della richiesta e non usufruire della riduzione per i giovani under 35 anni;
- non essere pensionando, pensionato Inarcassa o titolare di pensione erogata da altro ente previdenziale (tranne la pensione di invalidità civile dell’INPS);
- non aver esercitato la facoltà di deroga già per 5 volte.
Agevolazioni per i neo-iscritti
Particolari agevolazioni sono riservate ai nuovi iscritti ad Inarcassa. In particolare, i giovani Ingegneri e Architetti che si iscrivono o che si reiscrivono ad Inarcassa prima di aver compiuto i trentacinque anni di età beneficiano della riduzione contributiva per i primi cinque anni di iscrizione. Ma in cosa consiste la riduzione? I vantaggi previsti sono:
- contributo soggettivo minimo ridotto ad 1/3 (788,30 euro nel 2022) e riduzione della relativa aliquota al 7,25% (rispetto al 14,5%);
- contributo integrativo minimo ridotto ad 1/3 (236,60 euro nel 2022), senza riduzioni relative alle aliquote.
Inoltre, il vantaggio della riduzione contributiva può essere duplice. Infatti, dopo almeno 25 anni (anche non consecutivi) di iscrizione e contribuzione intera ad Inarcassa viene riconosciuta una contribuzione figurativa che permette di raggiungere la contribuzione piena anche per gli anni di riduzione contributiva. Quindi, al risparmio nell’immediato si somma l’incremento del montante contributivo ai fini della pensione.
Tuttavia, la riduzione si applica solo ai neo-iscritti che dichiarano un reddito professionale IRPEF inferiore o uguale al reddito medio dichiarato dagli iscritti a Inarcassa nel biennio precedente all’anno oggetto di agevolazione. La verifica è effettuata al momento della dichiarazione reddituale ad Inarcassa. Superata la soglia di riferimento (nel 2020 pari ad euro 27.928,00), si applica l’aliquota intera del 14,5% a tutti i redditi prodotti.
Clicca qui se vuoi conoscere importi e scadenze Inarcassa per il 2021
Contributi Inarcassa 2022: scadenze e modalità di versamento
PagoPA, SDD, Inarcassa Card
I contributi Inarcassa possono essere pagati tramite l’avviso di pagamento PagoPA messo a disposizione su Inarcassa On line, selezionando nella sezione “Adempimenti” la voce “Gestione pagamenti”. Agli iscritti è inviata una e-mail di avviso per ricordare la scadenza. La modalità di pagamanto PagoPA sostituisce quella tramite MAV, impiegata fino al 2021.
Se invece hai richiesto e ottenuto la rateazione bimestrale (6 rate all’anno) devi obbligatoriamente pagare tramite addebito diretto sul tuo conto corrente (SDD – Sepa Direct Debit).
Se sei titolare di Inarcassa Card, infine, puoi pagare direttamente online tramite carta, senza commissioni.
Pagamento tramite modello F24
Una quarta modalità di pagamento, introdotta nel 2020, consiste nel versamento con modello F24. La funzione per generare il modello è accessibile dalla propria area riservata su Inarcassa On line , nella sezione “Adempimenti” alla voce “Gestione pagamenti”, e sarà disponibile anche nell’ambito della compilazione della dichiarazione annuale on line. Basta selezionare il contributo da versare fra quelli disponibili per la compensazione e il modello sarà proposto, in triplice copia, già precompilato con l’importo e tutte le informazioni necessarie al pagamento ad Inarcassa.
I codici riservati ai contributi Inarcassa, da riportare nel campo causale contributo della sezione “Altri enti previdenziali e assicurativi”, sono:
- E085, denominata “INARCASSA – contribuzione soggettiva minima”;
- E086, denominata “INARCASSA – contribuzione soggettiva conguaglio”;
- E087, denominata “INARCASSA – contribuzione integrativa minima”;
- E088, denominata “INARCASSA – contribuzione integrativa conguaglio”;
- E089, denominata “INARCASSA – contribuzione per maternità/paternità”;
- E090, denominata “INARCASSA – contribuzione società di ingegneria”.
Nella compilazione del modello F24 si deve poi tener contro delle seguenti indicazioni:
- compilare il campo codice ente con il codice “0011“;
- non riportare nessun valore nei campi codice sede e codice posizione;
- nel campo periodo di riferimento: da mm/aaaa a mm/aaaa indicare il mese e l’anno di competenza del contributo da versare nel formato “MM/AAAA”.
Finanziamento con Banca Popolare di Sondrio
Nel caso in cui avessi bisogno di maggiore liquidità per versare i contributi, Inarcassa in convenzione con Banca Popolare di Sondrio offre due possibilità. Potrai scegliere tra un finanziamento specifico per contributi previdenziali e un prestito personale. Di seguito puoi scaricare i fogli di sintesi forniti da Inarcassa sulle due modalità di credito.
Le scadenze 2022
Per evitare di incorrere in ritardi e sanzioni relativi al versamento dei contributi Inarcassa 2022 devi tenere a mente 4 date fondamentali:
- 30 giugno 2022: versamento della prima rata dei contributi minimi e del contributo di maternità per l’anno in corso;
- 30 settembre 2022: versamento della seconda rata dei contributi minimi e del contributo di maternità per l’anno in corso;
- 31 ottobre 2022: invio telematico tramite Inarcassa ON line del Modello di dichiarazione del reddito professionale e del volume d’affari relativo all’anno precedente e comunicazione dell’indirizzo pec o della sua variazione tramite lo stesso modello.
- 31 dicembre 2022: versamento del conguaglio (se dovuto) relativo all’anno precedente e versamento dell’eventuale contributo facoltativo.
Ricorda che se vuoi aprire e gestire online la tua Partita Iva, non devi fare altro che candidarti sul nostro sito per trovare un Commercialista online dedicato ed esperto sul tuo caso!
Leggi di più: Inarcassa e lavoro dipendente: le regole da seguire