Sei un artigiano o vuoi avviare un’attività da artigiano? In questo articolo troverai una breve guida su come e quanto pagare e quali sono le scadenze che devi ricordare.
Fra gli aspetti a cui fare attenzione quando avvii un’attività da Artigiano, ci sono i contributi previdenziali. Oltre ad iscrivere la tua impresa nella sezione speciale del Registro Imprese, devi capire bene come calcolare i contributi INPS Artigiani per il 2023. Le attività artigiane possono essere imprese individuali o società. Per essere inquadrato come artigiano devi:
- esercitare l’attività (anche manuale) con il tuo lavoro e con l’eventuale aiuto dei tuoi familiari;
- svolgere in modo abituale e prevalente il tuo lavoro manuale;
- assumere la piena responsabilità dell’impresa e i rischi inerenti alla sua gestione;
- restare nei limiti dimensionali previsti dalla Legge 443/85.
La gestione previdenziale degli artigiani è accomunata a quella dei Commercianti. L’iscrizione a questa gestione avviene attraverso la ComUnica, la pratica con cui le nuove imprese si iscrivono contemporaneamente presso tutti gli enti necessari (Camera di Commercio, Agenzie delle Entrate, INPS, INAIL).
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Quanto costa la gestione Artigiani e Commercianti per il 2023?
Calcolare i contributi INPS Artigiani 2023, è abbastanza semplice. Per questa categoria ci sono i minimali obbligatori, a differenza della Gestione Separata. Ogni trimestre infatti dovrai pagare degli importi fissi, anche se non hai fatturato. Per il 2023 gli importi da pagare sono, come stabilito dalla Circolare n° 19 del 12.02.2023:
- € 1.052,10 a trimestre per titolari e collaboratori di età superiore ai 21 anni;
- € 1.019,28 a trimestre per titolari e collaboratori fino ai 21 anni.
Questi importi sono pari rispettivamente al 24% e al 23,25% del reddito minimo individuato dall’INPS per il 2023, ossia 17.504,00 euro, ciascuno maggiorato di 1,86 euro a trimestre come contributo di maternità. Come hai già letto sopra, devi pagare queste somme anche se il tuo reddito reale è inferiore a quello individuato dall’INPS. Se invece il tuo reddito supera i 17.504,00 euro, devi pagare sulla parte eccedente:
- il 24% fino a un reddito di 52.190,00 euro se hai oltre 21 anni;
- il 25% oltre un reddito di 52.190,00 euro se hai oltre 21 anni;
- il 23,25% fino a un reddito di 52.190,00 euro se hai fino a 21 anni;
- il 24,25% oltre un reddito di 52.190,00 euro se hai fino a 21 anni.
I contributi, da calcolare con queste modalità, sono dovuti fino ad un massimale di 86.983,00 euro. Questo significa che se il tuo reddito supera anche questa soglia, la parte eccedente non subisce l’obbligo contributivo.
Attenzione! I contributi, previa domanda, sono ridotti del 50% per tutti gli Artigiani con oltre 65 anni che siano già titolari di pensione presso le Gestioni INPS.
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Contributi INPS Artigiani 2023: scadenze e modalità di versamento
Quattro sono le scadenze per il versamento dei minimali trimestrali, ovvero:
- 16 maggio 2023;
- 21 agosto 2023;
- 16 novembre 2023;
- 16 febbraio 2024.
Il pagamento dei contributi sulle eventuali eccedenze, invece, segue le scadenze e le modalità previste per le imposte sui redditi. In particolare, bisogna pagare entro il 30 giugno 2023 il saldo per il 2022 e il primo acconto per il 2023 ed entro il 30 novembre 2023 il secondo acconto per il 2023.
Per pagare i contributi puoi utilizzare le deleghe F24 scaricabili già compilate direttamente dal tuo Cassetto Previdenziale INPS.
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