Hai già un’impresa commerciale o stai per aprire una nuova attività? Scopri come pagare i contributi INPS per non incorrere in sanzioni. Poche regole ma molto semplici. Leggi come iscriverti, quanto pagare e quali sono le scadenze che devi ricordare.
Fra gli aspetti a cui stare attento quando avvii un’attività commerciale, ci sono i contributi previdenziali. Oltre ad iscrivere la tua impresa nel Registro Imprese, devi capire bene come calcolare i contributi INPS Commercianti per il 2020. Le attività commerciali possono essere imprese individuali o società. Per essere inquadrato come commerciante devi:
- operare nel settore del commercio, terziario e turismo;
- organizzare l’attività prevalentemente con il lavoro tuo o dei tuoi familiari;
- partecipare personalmente all’attività in modo abituale e prevalente;
- avere la piena responsabilità dell’impresa ed assumere tutti i rischi (tranne se sei socio di una s.r.l.);
- avere tutte le licenze e le autorizzazioni previste per il tipo di attività che svolgi.
La gestione previdenziale dei commercianti è accomunata a quella degli Artigiani. L’iscrizione a questa gestione avviene attraverso la ComUnica, la pratica con cui le nuove imprese si iscrivono contemporaneamente presso tutti gli enti necessari (Agenzie delle Entrate, INPS, INAIL).
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Quanto costa la gestione Artigiani e Commercianti per il 2020?
Se ti stai chiedendo come calcolare i contributi INPS Commercianti 2020, non preoccuparti, è abbastanza semplice. Questa gestione si caratterizza per la presenza di minimali obbligatori, a differenza della Gestione Separata. Ogni trimestre infatti dovrai pagare degli importi fissi, anche se per assurdo non hai fatturato niente con la tua attività. Per il 2020 gli importi da pagare sono, come stabilito dalla Circolare n. 28 del 17/02/2020:
- €962,63 a trimestre per titolari e collaboratori di età superiore ai 21 anni;
- €878,88 a trimestre per titolari e collaboratori fino ai 21 anni.
Questi importi sono pari rispettivamente al 24,09% e al 21,99% del reddito minimo individuato dall’INPS per il 2020, ossia 15.953,00 euro, ciascuno maggiorato di 1,86 euro a trimestre come contributo di maternità. Come hai già letto sopra, devi pagare queste somme anche se il tuo reddito reale è inferiore a quello individuato dall’INPS. Se invece il tuo reddito supera 15.953,00 euro, devi pagare sulla parte eccedente:
- il 24,09% fino a un reddito di 47.379,00 euro se hai oltre 21 anni;
- il 25,09% oltre un reddito di 47.379,00 euro se hai oltre 21 anni;
- il 21,99% fino a un reddito di 47.379,00 euro se hai fino a 21 anni;
- il 22,99% oltre un reddito di 47.379,00 euro se hai fino a 21 anni.
I contributi, da calcolare con queste modalità, sono dovuti fino ad un massimale di 78.965,00 euro. Questo significa che se il tuo reddito supera anche questa soglia, la parte eccedente non subisce l’obbligo contributivo.
Leggi di più: Riduzione dei Contributi INPS nel Regime Forfettario
Contributi INPS Commercianti 2020: scadenze e modalità di versamento
I minimali trimestrali devono essere versati entro 4 scadenze ben precise:
- 18 maggio 2020;
- 20 agosto 2020;
- 16 novembre 2020;
- 16 febbraio 2021.
Il pagamento dei contributi sulle eventuali eccedenze, invece, segue le scadenze e le modalità previste per le imposte sui redditi. In particolare, bisogna pagare entro il 30 giugno 2020 il saldo per il 2019 e il primo acconto per il 2020 ed entro il 30 novembre 2020 il secondo acconto per il 2020.
Il pagamento dei contributi è molto semplice, infatti puoi utilizzare le deleghe F24 scaricabili già compilate direttamente dal tuo Cassetto Previdenziale INPS.
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