Contributi per le Comunità Energetiche: la guida completa

di Alessandro De Adamo
Contributi per Comunità Energetiche

Ecco una breve guida ai contributi riservati alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Tutte le indicazioni su unità di misura, conteggio dei contributi, sistemi di accumulo e ulteriori vantaggi economici

La deliberazione 27 dicembre 2022 n. 727/2022/R/EEL dell’ARERA indica agli articoli 6 e 7 quali sono i contributi previsti per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Analizziamoli dunque in maniera completa, aiutandoci anche attraverso degli esempi pratici.

Leggi di più: Comunità Energetiche Rinnovabili: le novità da ARERA

Le unità di misura dei contributi per le Comunità Energetiche Rinnovabili

Per comprendere al meglio la quantificazione dei contributi è necessario però partire dalle componenti variabili unitarie di energia elettrica poste alla base del calcolo:

  1. Energia elettrica condivisa (Ec): in ogni ora e per l’insieme dei punti di connessione ubicati nella stessa zona di mercato che rilevano ai fini di una configurazione per l’autoconsumo diffuso, il minimo tra l’energia elettrica immessa ai fini della condivisione e l’energia elettrica prelevata ai fini della condivisione;
  2. Energia elettrica autoconsumata (Eacv): ovvero, per ogni ora, l’energia elettrica condivisa afferente ai soli punti di connessione ubicati nella porzione della rete di distribuzione sottesa alla stessa cabina primaria;
  3. Energia elettrica autoconsumata nel condominio (Eacvc): energia elettrica autoconsumata oraria e mensile tenendo conto dei soli impianti di produzione facenti parte dell’edificio o condominio cui appartengono anche le unità di consumo.

L’energia elettrica autoconsumata (Eacv) va a sua volta suddivisa per impianto di produzione, qualora vi siano più impianti di produzione.

contributi per comunità energetiche

L’energia elettrica autoconsumata nel condominio (Eacvc) va invece a sua volta suddivisa per livello di tensione. In particolare, per ogni ora, l’energia elettrica autoconsumata va calcolata:

  • nel caso in cui vi sia un unico impianto di produzione, tenendo conto solo della parte dell’energia elettrica prelevata relativa ai punti di connessione aventi un livello di tensione uguale o inferiore al livello di tensione cui è connesso l’impianto di produzione;
  • nel caso in cui vi siano più impianti di produzione la cui produzione è immessa a diversi livelli di tensione, a partire dalle immissioni degli impianti di produzione connessi al più basso livello di tensione e fino a concorrenza dei prelievi a pari o più basso livello di tensione.
contributi per comunità energetiche

Il quadro dei contributi previsti

I contributi previsti per i Gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente e per le Comunità Energetica Rinnovabile (CER) sono quelli indicati agli art. 6 e 7, allegato A, della deliberazione 27 dicembre 2022 n. 727/2022/R/EEL dell’ARERA.

Per entrambi gli enti sono previsti i seguenti due contributi, ovvero:

  1. contributo per il risparmio generato sui costi generali di rete sull’energia elettrica condivisa (Cce=Eacv*TRANSe), derivante dalla mancata trasmissione di energia da fonti distanti dal sito di consumo (quantificabile in 0,848 centesimi di €/kWh autoconsumati, per l’anno 2023);
  2. tariffa incentivante sull’energia elettrica condivisa (Cm=Eacv*tariffa), che deve invece essere quantificata da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ai sensi dell’art. 8 del D. Lgs. 199/21.

Per i soli Gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente sono previsti due ulteriori contributi di entità molto esigua, ossia:

  1. contributo forfettario sull’autoconsumo mensile (Cfa=Eacvc*Dist BTAU), derivante dalla mancata distribuzione di energia (valore più elevato della componente variabile di distribuzione definita per le utenze per altri usi in bassa tensione (BTAU), pari a 0,06 centesimi di €/kWh autoconsumati nel condominio, per l’anno 2023);
  2. contributo forfettario per le perdite di rete evitate sull’energia elettrica condivisa (Cpr=Eacvc*(2,6% o 1,2%)*Pz), derivante dalla mancata dispersione di energia derivante dal trasporto su lunghe distanze (1,2% nel caso di distribuzione in media tensione / 2,6% nel caso di distribuzione in bassa tensione del prezzo zonale orario dell’elettricità, quantificabile in circa 0,17 €/kWh nel mese di gennaio 2023).

Esempi di conteggio dei contributi spettanti alle Comunità Energetiche

Ecco di seguito due esempi di conteggio dei contributi spettanti:

  • il primo esempio riguarda il contributo ventennale di una piccola Comunità Energetica Rinnovabile (CER);
  • il secondo esempio riguarda invece il contributo ventennale di un Gruppo di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente in Condominio.

ESEMPIO 1: PICCOLA COMUNITA’ ENERGETICA

ESEMPIO 2: AUTOCONSUMATORI DI ENERGIA RINNOVABILE CHE AGISCONO COLLETTIVAMENTE (AD ESEMPIO IN CONDOMINIO)

I contributi per i sistemi di accumulo

Anche la predisposizione di un sistema di accumulo centralizzato stand-alone può rientrare nel sistema di incentivazione.

Infatti, come sottolineato al punto 1.1, lett. x), allegato A, della deliberazione 27 dicembre 2022 n. 727/2022/R/EEL dell’ARERA, per calcolare l’energia elettrica prelevata ai fini della condivisione va computata:

  • sia l’energia elettrica direttamente prelevata dai punti di connessione facenti parte della rete;
  • sia il prodotto tra il valore assoluto dell’energia elettrica prelevata dai sistemi di accumulo ai fini della successiva immissione in rete e il rendimento medio del ciclo di carica/scarica dell’accumulo.

Gli ulteriori vantaggi economici per le Comunità Energetiche Rinnovabili

Occorre segnalare, infine, gli ulteriori due vantaggi economici derivanti dalla configurazione di un Gruppo di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente o di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER):

  1. Il risparmio sui consumi generato dall’autoconsumo istantaneo: infatti più energia viene autoconsumata dal produttore, e più per costui si riducono i costi delle componenti variabili della bolletta (quota energia, oneri di rete e relative imposte quali accise e IVA);
  2. La vendita dell’energia immessa in rete ai fini della condivisione: possibile a qualsiasi commodity oppure al GSE usufruendo del c.d. Ritiro Dedicato, ovvero il servizio erogato dal GSE di ritiro dell’energia elettrica prodotta ed immessa dagli impianti di produzione.

Leggi di più: Comunità Energetiche Rinnovabili: IVA e imposte dirette nell’autoconsumo

Articoli Correlati