Approvata la proroga delle scadenze fiscali legata all’emergenza Coronavirus. Il Decreto rinvia i termini per l’invio delle Certificazioni Uniche e dei 730. Prorogato il termine per l’invio dei dati relativi agli oneri deducibili e detraibili. Adottate anche misure di sostegno ai lavoratori e alle imprese.
Il Decreto legge n. 9 del 2 marzo 2020 ha introdotto una serie di misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese. Il provvedimento segue l’emergenza legata alla diffusione del virus COVID-19, meglio noto come Coronavirus. Le misure adottate mirano a contrastare i problemi causati all’economia dall’emergenza sanitaria. Diversi gli ambiti coinvolti. Tra le misure valide su tutto il territorio nazionale, spicca la proroga delle scadenze fiscali relative a 730 e Certificazione Unica. Adottate anche misure di sostegno specifiche per i comuni della cosiddetta “zona rossa”. Vediamo il dettaglio sulla proroga delle scadenze fiscali per il Coronavirus.
Proroga delle scadenze fiscali: slitta l’invio delle Certificazioni Uniche
Al fine di agevolare professionisti ed operatori economici, il Decreto rinvia i termini per la comunicazione dei dati necessari alla predisposizione della dichiarazione precompilata. Spese e oneri detraibili potranno essere comunicati telematicamente fino al 31 marzo. Tra questi ricordiamo interessi passivi su mutui, spese funebri, spese condominiali per ristrutturazioni, rette universitarie, premi assicurativi.
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Prorogato al 31 marzo il termine per l’invio telematico delle Certificazioni Uniche relative a redditi corrisposti nel 2019. Resta ferma invece la data entro cui trasmettere le Certificazioni ai percipienti, che è anche in questo caso il 31 marzo. A partire dal 2021 queste scadenze saranno fissate invece al 16 marzo. Confermata la scadenza del 31 ottobre per le Certificazioni contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione precompilata.
Proroga delle scadenze fiscali: invio del 730 entro il 30 settembre
Come logica conseguenza delle proroghe appena descritte, slitta anche il termine entro cui l’Agenzia delle Entrate provvede alla messa a disposizione dei contribuenti della dichiarazione precompilata. Il termine, originariamente fissato al 15 aprile, slitta adesso al 5 maggio. A partire dal 2021 tale termine sarà fissato al 30 aprile.
Il decreto anticipa inoltre la nuova scadenza per l’invio del modello 730, inizialmente prevista solo dal 2021. Sarà possibile infatti, già da quest’anno, inviare la dichiarazione fino al 30 settembre. Tuttavia, inviando in anticipo il modello 730 sarà possibile usufruire prima dell’eventuale credito risultante dalla dichiarazione. A partire dal 2020 infatti il conguaglio sarà effettuato con le retribuzioni del mese successivo alla ricezione del prospetto di liquidazione da parte del sostituto d’imposta. Fino alla scorso anno il conguaglio era liquidato con le retribuzioni di luglio. Per i pensionati il conguaglio sarà effettuato invece a partire dal secondo mese successivo.
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Misure a sostegno delle famiglie e delle imprese della “zona rossa”
Diverse sono le misure adottate con il c.d. Decreto Coronavirus al fine di contrastare gli effetti economici negativi legati all’emergenza sanitaria.
Per gli undici comuni rientranti nella cosiddetta “zona rossa” è stata disposta la sospensione di versamenti ed adempimenti. In particolare sono sospesi:
- i versamenti in scadenza nel periodo compreso dal 23 febbraio al 30 aprile, relativi a: cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione; avvisi di addebito emessi dagli enti previdenziali ed assicurativi; atti di accertamento esecutivi emessi dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli; atti di accertamento esecutivi emessi dagli enti locali sia per le entrate tributarie che per quelle patrimoniali; “rottamazione-ter”; “saldo e stralcio”. La scadenza di tali versamenti è prorogata al 31 maggio 2020;
- il pagamento delle bollette di acqua, gas ed energia elettrica, fino al 30 aprile, con la possibilità di rateizzare le bollette una volta terminato il periodo di sospensione;
- il versamento, per 12 mesi, dei ratei dei mutui agevolati concessi da Invitalia alle imprese;
- il pagamento dei diritti camerali.
Misure a sostegno delle imprese del settore turistico
La diffusione del Coronavirus sta rischiando di innescare una profonda crisi del settore turistico. Al fine di mitigare gli effetti economici negativi legati all’emergenza sanitaria, il Decreto adottato dal Governo prevede la sospensione del versamento dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali fino al 30 aprile. Potranno godere di questa agevolazione le strutture ricettive, le agenzie di viaggio e i tour operator.
Sono previste inoltre specifiche forme di compensazione per chiunque abbia dovuto rinunciare a viaggi da e per la “zona rossa” a causa delle misure di contenimento e di prevenzione della diffusione del COVID-19 disposte dalle autorità italiane ed estere.