Consistenti le misure messe in campo dal Governo. Il Coronavirus impone il rinvio di pagamenti e scadenze fiscali. L’obiettivo è limitare gli effetti dell’emergenza sanitaria sull’economia e sul mondo lavoro. Scopriamo cosa prevede il “Decreto Cura Italia”.
Una “Manovra economica poderosa“, che prevede investimenti e aiuti per 25 miliardi di euro. Il Presidente Conte, seguito dai Ministri Gualtieri e Catalfo, ha annunciato agli italiani le misure adottate dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Tra misure di sostegno ai lavoratori e potenziamento del sistema sanitario, il Coronavirus riscrive il calendario fiscale, costringendo al rinvio dei pagamenti in scadenza al 16 marzo (come già annunciato nei giorni scorsi dai comunicati stampa del Mef e dell’Inps). Introdotti nuovi crediti d’imposta e la detrazione sulle donazioni. Analizziamo nel dettaglio le misure adottate in materia fiscale.
Rinvio dei pagamenti per i settori più colpiti
Il “Decreto Cura Italia” corre in soccorso di tutte le imprese appartenenti ai settori più colpiti. Previsto il rinvio dei pagamenti delle ritenute Irpef, dei contributi Inps e dei premi Inail per i mesi di marzo e aprile, nonché del versamento Iva di marzo. I settori interessati sono:
- turistico-alberghiero;
- termale;
- trasporti passeggeri;
- ristorazione e bar;
- cultura (cinema, teatri);
- sport;
- istruzione;
- parchi divertimento;
- eventi (fiere/convegni);
- sale giochi e centri scommesse.
La scadenza dei suddetti pagamenti è rinviata al 31 maggio 2020, con pagamento in unica soluzione o in massimo 5 rate mensili (a decorrere da maggio).
Rinvio dei pagamenti per gli altri settori
Previsto il rinvio dei pagamenti anche in tutti gli altri settori, ma solo per chi ha conseguito un fatturato fino a 2 milioni di euro nel corso del 2019. In particolare sono rinviati i pagamenti in scadenza tra l’8 e il 31 marzo 2020 relativi a:
- ritenute Irpef (comprese le addizionali);
- Iva;
- contributi Inps e premi Inail.
Anche in questo caso i versamenti sono rinviati al 31 maggio 2020, con possibilità di pagare in 5 rate mensili.
Rimessione in termini oltre i 2 milioni di fatturato
Tutte le imprese e gli esercenti arti e professioni non appartenenti ai settori più colpiti e con un fatturato superiore a 2 milioni di euro nel 2019 godono di un rinvio dei pagamenti più contenuto. In questo caso è più corretto parlare di una rimessione in termini, che sposta le scadenze dal 16 al 20 marzo. Quindi questi soggetti avranno quattro giorni in più per versare ritenute, imposte e contributi. Un provvedimento che va incontro solo parzialmente a questi soggetti, ma che quantomeno consente di fronteggiare i ritardi legati all’emergenza Coronavirus.
Rinvio dei pagamenti per i liberi professionisti
Una piccola iniezione di liquidità è garantita anche ai professionisti senza dipendenti, che nel 2019 hanno conseguito ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro. Prevista infatti per questi soggetti la disapplicazione della ritenuta d’acconto sulle fatture dei mesi di marzo ed aprile 2020. Gli importi non trattenuti dai sostituti d’imposta dovranno poi essere versati entro il 31 maggio, anche in questo caso in unica soluzione o in massimo 5 rate mensili.
Sospensione dei termini per gli adempimenti fiscali
Il decreto introduce non solo il rinvio dei pagamenti. Previsto infatti anche il rinvio degli adempimenti fiscali in scadenza fino al 31 maggio. Fanno eccezione le ritenute alla fonte e le trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, nei limiti di quanto già esposto per i settori più colpiti e per i contribuenti con fatturato fino a 2 milioni di euro. La scadenza per gli adempimenti sospesi è rinviata al 30 giugno 2020. Resta fermo quanto stabilito con il D.L. n. 9 del 2 marzo 2020 in merito ai termini per la dichiarazione dei redditi precompilata.
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Sospensione di controlli, accertamenti, cartelle esattoriali e rottamazione-ter
Sospesi i termini anche per gli uffici degli enti impositori. In particolare è prevista la sospensione sino al 31 maggio dei termini relativi alle attività di:
- controllo;
- accertamento;
- riscossione;
- contenzioso.
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Sospesi inoltre fino al 31 maggio i termini per la riscossione di cartelle esattoriali: i versamenti oggetto di sospensione devono essere effettuati in unica soluzione entro il 30 giugno. Rinviate al 31 maggio le rate in scadenza al 28 febbraio e al 31 marzo per saldo e stralcio e rottamazione-ter, Fino al 31 maggio sospesi anche atti esecutivi e l’invio di nuove cartelle.
Menzione sul sito del MEF per chi versa alle scadenze ordinarie
I contribuenti che non si avvalgono del rinvio dei pagamenti possono chiedere che sia data comunicazione sul sito istituzionale del Ministero dell’Economia e delle Finanze del versamento effettuato alla scadenza ordinaria.
Crediti di imposta su locazioni e per sanificazione ambienti di lavoro
Ai soggetti esercenti attività d’impresa è concesso un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione relativo al mese di marzo 2020. Tale agevolazione vale solo per gli immobili rientranti nella categoria catastale C/1. Il credito è riconosciuto alle sole attività costrette alla chiusura dall’ormai celebre DPCM dell’11 marzo 2020.
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Il “Decreto Cura Italia” introduce inoltre incentivi per la sanificazione e sicurezza sul lavoro. In particolare, è prevista la concessione di un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per gli interventi di sanificazione e di aumento della sicurezza sul lavoro.
Ulteriori misure in materia fiscale
Introdotte inoltre:
- l’esenzione temporanea dal pagamento della tassa di ancoraggio delle operazioni commerciali effettuate nell’ambito di porti, rade o spiagge dello Stato e la sospensione dei canoni per le operazioni portuali fino al 31 luglio 2020;
- un contributo in favore dei tassisti che dotano i veicoli di paratie divisorie atte a separare il posto guida dai sedili riservati alla clientela;
- la sospensione fino al 31 maggio 2020 dei versamenti dei canoni di locazione di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali per le associazioni e società sportive, professionistiche e dilettantistiche;
- misure straordinarie urgenti a sostegno della filiera della stampa;
- la deducibilità delle donazioni effettuate dalle imprese in favore delle strutture sanitarie;
- la detraibilità al 30% per le donazioni delle persone fisiche in favore delle strutture sanitarie, fino a un beneficio massimo di 30.000 euro.
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