Cosa si può fare dal 3 giugno: ecco cosa cambia da oggi

di Michele Aquilino
cosa si può fare dal 3 giugno

È arrivata finalmente la riapertura dei confini regionali. La fase 2 diventa più leggera grazie al forte calo dei contagi. Mascherine, spostamenti, viaggi in auto, attività sportiva, feste e non solo: ecco cosa si può fare dal 3 giugno. Ma alcune cose cambiano da Regione a Regione

Cosa si può davvero fare dal 3 giugno? Questa data è stata attesa come una liberazione e finalmente è arrivata: ma cosa sarà davvero consentito? Cosa rimane vietato? La novità più rilevante riguarda senz’altro la libertà di spostarsi da una Regione all’altra senza alcuna giustificazione. Addio dunque all’autocertificazione (almeno per i mesi estivi). Ma le novità vanno oltre e investono molti aspetti della nostra vita quotidiana. Vediamo cosa cambia a livello nazionale e quali differenze ci saranno fra una Regione e l’altra.

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Come cambiano libertà di circolazione e spostamenti

Le novità più attese e più rilevanti riguardano la possibilità di spostarsi e le condizioni in cui poterlo fare. Cerchiamo dunque di fare una sintesi delle indicazioni più importanti valide a livello nazionale:

  • consentiti gli spostamenti tra Regioni anche senza uno specifico motivo;
  • cade l’obbligo di uscire con l’autocertificazione;
  • confermato l’obbligo di distanziamento sociale;
  • restano vietati gli assembramenti;
  • mascherina ancora obbligatoria solo all’interno dei locali pubblici, sui mezzi di trasporto e – solo se non si può rispettare la distanza minima di 1 metro – anche all’aperto;
  • niente mascherina per l’attività motoria, ma con 2 metri di distanza minima;
  • obbligo di quarantena per chi ha sintomi respiratori o febbre oltre i 37,5°C;
  • spettacoli all’aperto per un massimo di 1000 spettatori (200 nei luoghi chiusi);
  • nessun limite al numero di partecipanti a pranzi, cene e ritrovi con amici e parenti, ma sempre nel rispetto delle distanze.

Ad alcune concessioni si affiancano dunque delle restrizioni che vengono confermate. Come per molti provvedimenti degli ultimi mesi, bisogna tuttavia fare i conti con quanto previsto a livello regionale. Vediamo dunque le principali disposizioni messe in atto da diverse Regioni.

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Cosa si può fare dal 3 giugno: le regole Regione per Regione

Per avere un quadro completo di cosa si potrà fare dal 3 giugno bisogna dunque fare i conti anche con le regole valide in ambito regionale. Partiamo ad esempio dall’uso della mascherina. In 4 Regioni – Lombardia, Trentino, Friuli Venezia Giulia e Campania – resta l’obbligo di usare la mascherina anche negli spazi aperti. Lo stesso in Liguria, ma limitatamente al Comune di Genova. In Piemonte rimane l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto nei pressi dei centri commerciali (ad esempio nelle aree destinate al parcheggio delle auto).

Sempre per quanto riguarda la Campania, previsti controlli e test soprattutto presso stazioni, porti, aeroporti e caselli dell’autostrada: sotto la lente di ingrandimento soprattutto chi proviene da Lombardia, Piemonte e Liguria. In Puglia, invece, chi entra nella Regione (sia i residenti che ritornano a casa sia i turisti) deve segnalarsi e dovrà tenere nota dei contatti avuti nei giorni successivi. In Sardegna no al passaporto sanitario – proposto a gran voce dal Presidente Solinas – ma sì a un sistema di controlli che prevede registrazione degli arrivi, questionari e tracciabilità. La Regione Sicilia invece incrementa l’utilizzo dei termoscanner e attiva l’app (facoltativa) Sicilia Sicura.

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Auto, moto, stazioni e aeroporti: cosa cambia dal 3 giugno

Se è importante capire dove si può andare, non meno lo è sapere come va fatto senza rischiare multe. Chi vuole spostarsi in auto deve seguire le seguenti regole:

  • nessuna limitazione particolare (dunque capienza massima del mezzo) per persone conviventi;
  • massimo 2 persone (una alla guida e l’altra sul sedile posteriore) se non conviventi, con mascherina;
  • massimo 3 persone – una per fila – per i veicoli con 3 file.

Per gli spostamenti in moto, invece:

  • consentito portare un passeggero solo se convivente;
  • solo nella Regione Liguria, consentito andare in due, anche non conviventi, solo con casco integrale e mascherina.

Queste invece le dinamiche più rilevanti per stazioni e aeroporti:

  • aumento dei treni giornalieri (80 Frecce, 48 Intercity e 4653 regionali);
  • rilevamento della temperatura corporea nelle stazioni e negli aeroporti più importanti e affollati.

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Cosa si può fare dal 3 giugno: seconde case, spiagge, terme e centri benessere

Con lo sblocco dei confini regionali, le seconde case saranno raggiungibili in tutta Italia. Si sblocca in generale il turismo. Hotel e bed&breakfast ripartono del tutto e stanno già ricevendo le prime prenotazioni. Sarà possibile anche andare in spiaggia, con gli stabilimenti che hanno riaperto in quasi tutte le Regioni d’Italia. Fra le altre attività che si possono fare:

  • terme;
  • centri benessere;
  • piscine;
  • palestre;
  • parchi acquatici;
  • parchi divertimento.

Per ognuna di queste attività vanno rispettate le relative linee guida, ad esempio per massaggi e trattamenti con i fanghi resta l’obbligo della mascherina. Restano fermi per il momento sauna e bagno turco.

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Centri estivi, discoteche, matrimoni: la ripresa delle altre attività

In ripartenza anche i centri estivi, che allieteranno i mesi caldi dei più piccoli e daranno una mano alle famiglie con genitori impegnati sul lavoro. La riapertura ufficiale è prevista per il 15 giugno, ma alcune regioni hanno anticipato:

  • Liguria: 1° giugno;
  • Veneto: 3 giugno;
  • Friuli Venezia-Giulia: 3 giugno;
  • Emilia-Romagna: 8 giugno;
  • Marche: 8 giugno.

Sul fronte del divertimento, limitazioni decisamente pesanti. Vietata la vendita di bevande da asporto a tarda ora (dalle 21 in poi un po’ dappertutto), si può restare aperti anche oltre ma solo servendo i clienti ai tavoli. Le discoteche, per il momento, ripartiranno solo all’aperto, anche se con il divieto – abbastanza curioso – di ballare. Si potrà solo ascoltare la musica. In tal senso la Sicilia riparte l’8 giugno, mentre Puglia e Veneto valutano la data del 15 giugno.

Vicina anche l’ora della ripartenza per cinema e teatri (15 giugno), ma con non più di 200 persone, pur sempre nel rispetto delle distanze minime. Con la stessa premessa, si può arrivare ad un massimo di 1000 spettatori per le rappresentazioni all’aperto.

Timidi tentativi di ripresa anche per i matrimoni. Non esistono particolari limitazioni per le celebrazioni in Chiesa (al pari dei battesimi e delle normali messe), sempre nel rispetto delle distanze interpersonali, ma i rinfreschi potranno prevedere unicamente il servizio ai tavoli: vietati i buffet. Rimane il limite massimo di 15 partecipanti per i funerali.

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