Decreto Rilancio convertito in Legge tra conferme e novità

di Michele Aquilino
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Con il passaggio al Senato, il Decreto Rilancio è diventato Legge. Il testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 luglio. Ecco le conferme e le principali novità rispetto al testo del Decreto.

Il Decreto Rilancio è stato convertito in Legge. Dopo il passaggio positivo alla Camera del 9 luglio, il testo è stato approvato anche dal Senato il 17 luglio. La Legge n. 77 del 17 luglio 2020, dunque, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 18 luglio scorso. Un passaggio importante per valutare conferme e novità del testo definitivo. Un lavoro intenso e complesso per un decreto che consta di alcune centinaia di pagine e articoli. Vediamo dunque i punti principali.

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I temi principali del Decreto Rilancio

Il d.l. n. 34 del 19 maggio 2020, più noto come Decreto Rilancio, ha dunque investito numerosi temi e argomenti. Tantissime le novità in materia fiscale e di lavoro, ma con impatti anche sull’ambiente e sulla riqualificazione energetica. Ricapitoliamo i punti più importanti del Decreto:

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Decreto Rilancio convertito in Legge: le principali novità

Il testo del Decreto Rilancio, così come convertito in Legge nei giorni scorsi, presenta novità anche rilevanti su diversi dei temi inseriti nel testo originario.

Una prima certezza è rappresentata da un nuovo Bando INAIL, atteso non oltre il 15 settembre, con cui saranno resi disponibili nuovi fondi per sostenere le opere con cui le imprese potranno aumentare i propri standard di sicurezza per tutelare la salute di chi vi lavora.

Altre modifiche al testo del Decreto sono state apportate in tema di Cassa Integrazione. Si tratta evidentemente di uno degli aspetti più “caldi” e di maggior interesse degli ultimi mesi. Due le principali novità in tal senso:

  • una di carattere generale, che consente di sfruttare in maniera continuativa il numero massimo di settimane di Cassa Integrazione concesso (9 + 5 + 4), senza dover attendere per la fruizione dei nuovi periodi;
  • una rivolta specificamente al settore agricolo, dove si prevede che la CISOA concessa fra il 23 febbraio 2020 e il 31 ottobre (con durata massima di 90 giorni e comunque con interruzione non oltre il 31 dicembre 2020) non verrà conteggiata e dunque non avrà effetti sulle successive richieste.

L’impasse sulle concessioni balneari

Altro tema che ha accesso il dibattito politico nelle ultime settimane riguarda le concessioni balneari. Il testo della Legge infatti prevede che le concessioni attualmente in vigore restino invariate fino al 2033. Questo passaggio, annunciato già nell’ultimo periodo, ha certamente trovato il favore dei titolari delle concessioni, ma ha anche fatto storcere io naso a più di qualcuno. Non pochi sostengono che si debbano riaprire le gare per l’assegnazione delle concessioni. Una posizione che, in realtà, più che una semplice questione ideologica sarebbe anche il riflesso di quanto previsto dalle vigenti norme europee. Proprio la Commissione Europea, infatti, non ha mancato di sottolineare immediatamente il proprio disappunto, invitando l’Italia a rivedere questa decisione.

Scarica qui il testo della Legge n. 77 del 17 luglio 2020:

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