Il premier Draghi ha presentato in conferenza stampa il tanto atteso Decreto Sostegni. Tante le misure messe in campo, con uno stanziamento di 32 miliardi di euro. Scopri il contenuto del provvedimento.
Un provvedimento atteso da mesi. Era ancora in carica il governo Conte, infatti, quando si è iniziato a strutturare l’ultimo decreto contenente misure di contrasto agli effetti negativi legati all’emergenza Covid-19. Sono passati due mesi, c’è stata un’improvvisa crisi di governo e il conseguente insediamento di Draghi, ma si è finalmente giunti alla sua approvazione. Doveva essere il Ristori 5, invece sarà conosciuto ai più come Decreto Sostegni.
Il decreto legge è stato presentato in conferenza stampa dal premier Mario Draghi e dai ministri Franco e Orlando. Uno stanziamento complessivo di 32 miliardi si euro, con l’obiettivo di potenziare gli strumenti di contrasto alla diffusione del contagio e di limitare gli effetti economici della pandemia. Il decreto tocca le seguenti aree di intervento:
- sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore;
- lavoro e contrasto alla povertà;
- salute e sicurezza;
- sostegno agli enti territoriali;
- ulteriori interventi settoriali.
Scopriamo quindi più nel dettaglio cosa prevede il decreto appena approvato.
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Decreto Sostegni: ecco le misure annunciate
Sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore
Nuovo contributo a fondo perduto per i titolari di partita Iva. Il contributo interessa tanto le imprese quanto i professionisti, gli enti non commerciali e del terzo settore. Non sono più previste limitazioni legate ai codici Ateco. Il sostegno spetta a chi ha subito una perdita di fatturato pari ad almeno il 30% nel corso del 2020 in confronto al 2019 e a chi, a prescindere dal calo, ha aperto la partita Iva dopo il 1° gennaio 2019. Aumenta inoltre il limite di fatturato per accedere all’aiuto: sono infatti ammessi i soggetti con ricavi fino ai 10 milioni di euro, a fronte dei 5 milioni delle precedenti misure. L’importo del contributo varia in base alla fascia di fatturato. La sua misura è commisurata alla perdita di fatturato media mensile registrata, applicando a questa una percentuale che varia in base alla fascia di fatturato. Tale percentuale è infatti pari al:
- 60% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100.000 euro;
- 50% per i soggetti con ricavi o compensi da 100.000 a 400.000 euro;
- 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400.000 euro e fino a 1.000.000 di euro;
- 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1.000.000 e fino a 5.000.000 di euro;
- 20% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5.000.000 e fino a 10.000.000 di euro.
L’importo in ogni caso non è mai inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 per gli altri soggetti. La soglia massima del contributo è invece pari a 150.000 euro.
Sono due le alternative per fruire del contributo, con indicazione da fornire alla presentazione della domanda (le cui regole saranno stabilite da un apposito decreto):
- erogazione diretta su conto corrente intestato al beneficiario;
- credito di imposta da compensare in F24.
Lavoro e contrasto alla povertà
Numerose le misure introdotte in materia di lavoro. Tra esse:
- la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno 2021;
- la proroga della Cassa integrazione guadagni;
- il rifinanziamento, per 400.000.000 di euro, del Fondo sociale per occupazione e formazione;
- una indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato e di importo variabile tra i 1.200 e i 3.600 euro per i lavoratori sportivi;
- il rifinanziamento nella misura di 1 miliardo di euro del fondo per il Reddito di Cittadinanza, al fine di tenere conto dell’aumento delle domande;
- il rinnovo, per ulteriori tre mensilità, del Reddito di emergenza e l’ampliamento della platea dei potenziali beneficiari;
- l’incremento di 100 milioni di euro del Fondo straordinario per il sostegno degli enti del terzo settore;
- la proroga degli interventi per i lavoratori in condizioni di fragilità.
Salute e sicurezza
Potenziato il sistema sanitario per fronteggiare in maniera più decisa l’emergenza Covid-19. Il decreto infatti prevede:
- lo stanziamento di 2,1 miliardi per l’acquisto di vaccini e di 700.000.000 per l’acquisto di altri farmaci anti-Covid;
- la possibilità che aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale ricorrano allo svolgimento di prestazioni aggiuntive da parte di medici, infermieri e assistenti sanitari dipendenti, anche in deroga ai limiti vigenti in materia di spesa per il personale;
- il coinvolgimento delle farmacie nella campagna vaccinale;
- un sostegno al personale medico e sanitario, compreso quello militare;
- la proroga al 31 maggio 2021 della possibilità di usufruire di strutture alberghiere o ricettive per ospitarvi persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare, laddove tali misure non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata.
Enti territoriali
Anche agli enti locali e territoriali è destinato un sostegno. Esso, nella specifico, mira a coprire la flessione del gettito dovuta alla pandemia, pari a circa 1 miliardo di euro per Comuni e città metropolitane sul 2021. Anche alle Regioni a statuto speciale e le Province autonome (260.000.000 di euro) e alle Regioni a statuto ordinario (1 miliardo di euro) è assegnato un contributo per rimborsare le spese sanitarie sostenute nel 2020.
Gli altri interventi settoriali
Il Decreto Sostegni prevede inoltre altre misure destinate a specifici settori. Sono infatti previsti:
- un sostegno alle attività didattiche a distanza o integrate;
- il rifinanziamento dei fondi previsti dalla legislazione in vigore per cultura, spettacolo, cinema e audiovisivo;
- il rifinanziamento dei fondi per la funzionalità delle forze di polizia e delle forze armate;
- un sostegno dedicato alle imprese del settore fieristico;
- un fondo da 200 milioni di euro per il sostegno allo sviluppo e alla produzione di nuovi farmaci e vaccini per fronteggiare le patologie infettive in ambito nazionale;
- un fondo da 200 milioni di euro, presso il Ministero dello sviluppo economico, per il sostegno alle grandi imprese in crisi a causa della pandemia, con l’esclusione di quelle del settore bancario e assicurativo;
- l’istituzione, presso il Ministero dell’economia e delle finanze, di un Fondo da 200 milioni di euro per l’anno 2021, da ripartire tra Regioni e Province autonome sulla base della proposta dagli stessi enti, da destinare al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite, incluse le attività commerciali o di ristorazione operanti nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati;
- l’ulteriore finanziamento, del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
DL Sostegni: ascolta la conferenza stampa di presentazione
Ascolta la conferenza stampa di presentazione del Decreto Sostegni tenuta dal premier Draghi con i ministri Franco e Orlando. Il video è tratto dal canale Youtube ufficiale di Palazzo Chigi.
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