Il Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e Finanze, ha stabilito con decreto interministeriale del 4 gennaio 2021 la maggiorazione dei diritti di segreteria dovuti per il finanziamento dell’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) per l’anno 2021. Quali costi sostenere per il deposito del Bilancio 2020?
Con il decreto interministeriale MISE – MEF del 4 gennaio 2021, si attesta che il fabbisogno dell’OIC, per l’anno 2021, sarà di 2.700.000 euro. Pertanto è stata deliberata una maggiorazione dei diritti di segreteria dovuti dalle imprese per il deposito del Bilancio 2020 presso il Registro delle imprese tenuto dalle C.C.I.A.A.. Tale maggiorazione è pari a 2,70 euro ed in linea con le maggiorazioni stabilite negli anni precedenti. Inoltre, nessuna riduzione è prevista per le cooperative.
Deposito Bilancio 2020: i costi
I costi legati al deposito del Bilancio 2020 per le imprese sono sostanzialmente l’imposta di bollo e i diritti di segreteria alla Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura contestualmente alla pratica di deposito presso il Registro delle imprese. Tali costi variano a seconda che il deposito venga fatto da un impresa o da una cooperativa ed anche a seconda della modalità di deposito (telematica e su supporto digitale).
Di seguito si propone uno schema riepilogativo:
Deposito Bilancio 2020 imprese | Deposito Bilancio 2020 cooperative |
Modalità telematica: – imposta di bollo: 65,00 euro; – diritti di segreteria: 62,70 euro. Su supporto digitale: – imposta di bollo: 65,00 euro; – diritti di segreteria: 92,70 euro. | Modalità telematica: – imposta di bollo: 65,00 euro; – diritti di segreteria: 32,70 euro. Su supporto digitale: – imposta di bollo: 65,00 euro; – diritti di segreteria: 47,70 euro. |
Esenzioni
Inoltre si ricorda che alcune categorie godono dell’esenzione dai costi legati al deposito del bilancio d’esercizio. In particolare sono esentate dal versamento:
- dell’imposta di bollo:
- le cooperative sociali;
- le onlus;
- le PMI Innovative (per i primi cinque anni;
- dei diritti di segreteria e dell’imposta di bollo:
- le startup innovative;
- gli incubatori certificati (per i primi cinque anni di iscrizione nell’apposito registro).
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