Domanda 600 euro: le ultime novità dal Presidente INPS

di Michele Aquilino
domanda 600 euro

5 milioni di lavoratori alla finestra per l’attesissimo Bonus INPS. Negli ultimi giorni cresce il fermento per capire come fare domanda per i 600 euro. A beneficiarne sono i lavoratori autonomi, ma non tutte le categorie. Ecco le ultime novità dalla voce del Presidente INPS Tridico.

Con il Decreto del 17 marzo 2020, denominato “Cura Italia“, il Governo ha riconosciuto l’impatto negativo del Coronavirus sul sistema economico e finanziario nazionale. Fra le altre misure, pertanto, ha previsto un bonus di 600 euro da corrispondere ai titolari di partita IVA al fine di correre a sostegno degli stessi. Tutti si chiedono come si potrà presentare la domanda per ottenere i 600 euro. Ma a chi spetta questa indennità? Come sappiamo, l’Italia è caratterizzata da un gran numero di lavoratori autonomi (se ne contano circa 5 milioni). Nel seguente articolo analizziamo a chi è rivolto questo bonus, quali sono i requisiti per ottenerlo e a chi richiederlo.

A chi è rivolto il Bonus 600 euro?

In particolare, il bonus di 600 euro previsto per il mese di marzo riguarda:

  • i liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 e i lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) attivi alla stessa data, iscritti alla Gestione separata (di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria;
  • i lavoratori:
    • autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie (rientrano in questa categoria gli artigiani, i commercianti, i coltivatori diretti, i mezzadri e i coloni);
    • dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione e purché gli stessi non risultino titolari di pensione o di rapporto di lavoro dipendente;
    • del settore agricolo a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo;
    • iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo (con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo) da cui è derivato un reddito non superiore a 50.000 euro, e non titolari di pensione  purché non risultino titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore della disposizione.

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Il Bonus viene tassato?

La risposta è no: il bonus non è tassabile. Infatti nel Decreto si evince che “l’indennità di cui al presente articolo non concorre alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917”. Inoltre l’indennità, qualora ci siano le risorse necessarie, potrebbe essere riproposta con un nuovo decreto nel mese di aprile.

Alla luce di quanto analizzato, si evidenziano i principali aspetti che hanno suscitato perplessità e polemiche.  Le criticità sono sostanzialmente due. In primis, l’esiguità delle risorse messe a disposizione rispetto al numero di partite IVA attive sul territorio nazionale. In secondo luogo, il fatto che non siano ricompresi i professionisti iscritti alle casse previdenziali ordinistiche a cui sembrerebbe essere destinato il c.d. “reddito di ultima istanza“.

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Domanda 600 euro: le indicazioni date dal Presidente INPS

Tante voci sono circolate negli ultimi giorni. Ricordiamo infatti che in un primo momento si era fatta anche l’ipotesi di un click day, poi smentita dalla stessa INPS. Proprio l’Istituto è tornato a parlare ieri tramite il suo Presidente, Pasquale Tridico.

Intanto diciamo che manca ancora una comunicazione ufficiale sul dettaglio delle scadenze e delle modalità per fare domanda. Ad ogni modo, dalla voce del Presidente INPS, intervenuto su La7 a DiMartedì, ospite di Giovanni Floris, abbiamo saputo che la prossima sarà la settimana cruciale in cui poter richiedere i 600 euro di bonus.

Per quanto riguarda le modalità della domanda, Tridico ha precisato:

“Tutti nostri servizi sono accessibili dal sito attraverso un Pin. Per gli autonomi, per i professionisti, per i lavoratori nel turismo, nel settore agricolo e nello spettacolo basterà un Pin che verrà rilasciato direttamente sul sito dell’Inps con un messaggino di conferma poi sul proprio cellulare. Come si chiede? Non c’è un requisito economico per accedere, se non per i lavoratori nel settore del turismo, che dovranno dimostrare di aver lavorato fino al 17 marzo

(Pasquale Tridico a DìMartedì – puntata del 24.03.2020)

Sgombrato dunque il campo su eventuali limiti di reddito per poter accedere al bonus. Limiti che non ci sono. Basterà invece essere in possesso del Pin per i servizi online dell’INPS. Dalle parole del Presidente, abbastanza vaghe, non è possibile sapere con certezza se sarà sufficiente il Pin INPS ordinario. In alternativa, infatti, sarà opportuno dotarsi al più presto del Pin dispositivo (è possibile farlo in questa pagina del sito INPS, e la conferma della conversione in Pin dispositivo arriva in circa 24 ore) o della SPID.

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Il dubbio sulle pensioni

Ha destato, infine, un po’ di preoccupazione l’affermazione di Tridico secondo cui “fino a maggio non c’è problema di liquidità” per pagare le pensioni. Il riferimento certamente è allo stop del versamento dei contributi previsto dal Decreto Cura Italia. Il dubbio e la paura nei pensionati sorgono spontanei: “E da giugno?”. Non ci resta che… aspettare.

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