L’estate è il periodo delle ferie per eccellenza in ogni azienda. Ecco una guida per il datore di lavoro per gestire correttamente questo istituto che determina un importante diritto dei lavoratori.
Il periodo estivo impone alle aziende l’appropriata gestione delle ferie del personale, dal momento che, se da una parte è vero che le ferie sono disposte dal datore di lavoro e rimane a quest’ultimo la facoltà di sceglierne tempi e modi in base alle esigenze tecnico-organizzative, è altrettanto inoppugnabile che, in un’ottica di dialogo e collaborazione, le scelte condivise siano la migliore soluzione.
Un altro aspetto da considerare, inoltre, è quello della corretta gestione dell’istituto delle ferie in sé, soprattutto in merito alle modalità operative di armonizzazione delle stesse con altri eventi di assenza.
In tal senso, al fine di fornire agli addetti ai lavori una guida per la corretta compilazione del gestionale presenze, occorre ricordare che tutti gli eventi di assenza prevalgono sulle ferie nel momento in cui si verificano. Va da sé dunque che il periodo ferie si interrompe per lasciare l’opportuno spazio.
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Gestione delle ferie: gli eventi di assenza che prevalgono sulle ferie
Di seguito un elenco, a titolo esemplificativo e non esaustivo, degli eventi di assenza che vanno a prevalere sulle ferie:
- Riposo contrattuale
- Festività
- Maternità obbligatoria
- Congedo parentale
- Malattia (inclusa ricaduta)
- Congedi INPS (L.151/01, L. 104/99, etc.)
- Congedo cure salvavita
- Ricovero ospedaliero
- Infortunio INAIL (inclusa ricaduta)
- Donazione sangue
- Permessi contrattuali
Si ricorda anche che il periodo di ferie comporta lo slittamento del preavviso contrattuale.
In buona sintesi, possiamo constatare che tutti gli eventi tutelati, nonché gli istituti a garanzia del lavoratore subordinato, di fatto sospendono le ferie del lavoratore. La motivazione è presto intuibile: le ferie sono un diritto costituzionalmente garantito, finalizzato al recupero psico-fisico del lavoratore. Ebbene, risulta evidente che in tutti gli esempi sopracitati, la componente del recupero psico-fisico non può integralmente realizzarsi, poiché gli eventi che sospendono le ferie comportano specifiche forme di recupero la cui fattispecie non è integrata dall’istituto delle ferie.
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Adempimenti e consigli per la corretta gestione delle ferie e altre assenze
Va da sé che, nel caso in cui si verifichino eventi come quelli sopraindicati, l’addetto ai lavori dovrà effettuare una modifica nella sezione delle presenze, sostituendo nello specifico le ferie a suo tempo concesse con il sopravvenuto evento in questione, per tutto l’intervallo di tempo per cui è riferito il giustificativo di assenza.
Ovviamente questo comporta che, se l’evento sopravvenuto è all’interno di un più ampio periodo di ferie, per il lavoratore sarà possibile richiedere un ulteriore periodo di ferie per il numero di giornate di assenza che sono intervenute. Diversamente, le giornate di ferie saranno integralmente recuperate in un periodo successivo.
Un’altra problematica spesso frequente nelle realtà maggiormente strutturate è, inoltre, quella di organizzare le ferie in modo tale da assicurare ai lavoratori una rotazione che possa essere ritenuta soddisfacente.
In effetti sono molteplici i casi in cui deve essere assicurato un presidio operativo, per cui non è pensabile che le ferie possano essere godute contemporaneamente da più soggetti che svolgano la medesima mansione.
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L’importanza di un modello di gestione preordinato
Una soluzione spesso utilizzata, ad esempio nelle realtà del Terzo Settore, è quella di godere delle 2 settimane di ferie a scalare, da giugno a settembre, da un anno a quello successivo: in sostanza il lavoratore che nell’anno X gode delle ferie nelle ultime 2 settimane di giugno, l’anno successivo avrà le prime 2 di luglio, e così via; il tutto ovviamente ferma restando la possibilità di effettuare uno scambio di periodo fra i lavoratori che lo desiderano, a prescindere dalla rotazione teorica che rimane la stessa.
A prescindere dalla soluzione che viene individuata, il suggerimento rimane comunque quello di individuare un modello di gestione che sia preordinato, ovvero che, anche se sulla carta si riveli difficile da accettare, in ogni caso non possa essere messo in discussione, proprio perché stabilito ex ante senza alcuna discriminazione.
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