Pubblicate le linee guida per la corretta gestione di palestre, piscine, centri fitness, scuole di danza. Ufficiale la riapertura a partire da lunedì 25 maggio, nel rispetto di quanto stabilito dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome. Distanze, pulizia, igiene personale e igienizzazione degli attrezzi: vediamo cosa ci aspetta in vista della riapertura.
Ormai ci siamo: lunedì 25 maggio riaprono, fra gli altri, palestre, piscine, centri fitness, scuole di danza. Nel ritorno alla normalità, graduale ma inevitabile, troverà spazio infatti anche il settore fitness e wellness. Da un lato, gli operatori che non possono assolutamente permettersi una serrata totale (o quasi) anche nei prossimi mesi; dall’altro, il calo dei contagi che agevola una timida ripresa. Si tratta di attività molto importanti per un ottimale stato di salute della popolazione, ma anche per i benefici che l’attività fisica ha sul nostro umore. La riapertura, in ogni caso, potrà avvenire solo seguendo regole molto precise. Proprio in quest’ottica, nella notte di sabato 16 maggio, sono state pubblicate le linee guida per la riapertura di Palestre, Piscine, Centri Fitness.
Il documento è stato elaborato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome. Pur ponendosi in continuità con i principi contenuti nei protocolli condivisi con le parti sociali e nel documento tecnico elaborato dall’Inail, esso risulta meno dettagliato e stringente. Scopriamo nel dettaglio il contenuto delle linee guida per la riapertura di Palestre e Piscine.
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Il protocollo per la riapertura delle Palestre
Le seguenti linee guida valgono per tutti i soggetti pubblici e privati titolari di palestre, comprese le attività fisiche con modalità a corsi. Rientrano in questa categoria anche le scuole di danza. Vediamo di seguito misure:
- organizzative generali;
- igienico-sanitarie.
Misure organizzative generali
Palestre, centri fitness e scuole di danza dovranno attenersi alle seguenti linee guida:
- predisporre un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione;
- possibilità di rilevare la temperatura corporea, impedendo l’accesso a chi ha una temperatura superiore a 37,5°C;
- redigere un programma di attività pianificato il più possibile, ad esempio tramite prenotazioni;
- conservare per 14 giorni l’elenco dei presenti in una determinata data (utile ai fini del contact tracing in caso di contagi accertati);
- organizzare spogliatoi e docce, nonché l’accesso a questi spazi, in modo da garantire il rispetto della distanza minima di 1 metro;
- regolamentare i flussi, le attese, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine in modo da favorire la distanza minima:
- di almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica;
- di almeno 2 metri durante l’attività fisica (specialmente durante quella più intensa);
- disporre punti di igienizzazione delle mani, con disinfettante, in più punti ben visibili della struttura;
- imporre ai clienti l’utilizzo di borse in cui riporre gli oggetti personali, anche all’interno degli armadietti, o fornire borse/sacchetti monouso qualora ne siano sprovvisti;
- divieto di un uso promiscuo degli armadietti.
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Misure igienico-sanitarie
Nelle aree del locale, bisogna mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani dei clienti e degli operatori, con la raccomandazione di procedere ad una frequente igiene delle mani (obbligatoriamente in ingresso e in uscita).
Gli operatori devono inoltre:
- disinfettare macchine e attrezzi dopo ogni utilizzo da parte dei singoli clienti;
- vietare l’utilizzo degli attrezzi che non possono essere disinfettati;
- non consentire la condivisione di bottiglie, bicchieri, borracce, asciugamani, accappatoi;
- obbligare ad indossare calzature utilizzate appositamente ed esclusivamente per l’attività fisica;
- verificare le condizioni di areazione dei locali:
- garantendo l’areazione naturale degli ambienti in tutto l’arco della giornata, ma evitando correnti di aria calda o fredda durante il ricambio dell’aria;
- aumentando la frequenza della manutenzione o sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria in ingresso;
- attivando l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino ad una dopo l’accesso da parte del pubblico;
- mantenendo in funzione ventilatori ed estrattori meccanici almeno per l’intero orario di lavoro nei locali di servizio privi di finestre;
- evitando lo stazionamento e l’assembramento di persone negli ambienti di collegamento fra i vari locali dell’edificio (ad esempio corridoi, zone di transito o attesa);
- relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati;
- pulendo le prese e le griglie di ventilazione con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75%;
- evitando di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento.
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Linee guida per le Piscine
Le presenti indicazioni riguardano le piscine:
- pubbliche;
- finalizzate a gioco acquatico;
- inserite in strutture adibite ad altre attività ricettive (alberghi, agriturismo, campeggi ecc).
Sono invece espressamente escluse da queste direttive le piscine:
- ad uso di riabilitazione;
- ad uso termale;
- alimentate ad acqua di mare.
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Misure organizzative generali
Tutte le piscine, così come individuate sopra, dovranno attenersi alle seguenti linee guida:
- predisporre un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione;
- possibilità di rilevare la temperatura corporea, impedendo l’accesso a chi ha una temperatura superiore a 37,5°C;
- vietati eventi, manifestazioni, feste;
- divieto di accesso del pubblico alle tribune;
- redigere un programma di attività pianificato il più possibile, ad esempio tramite prenotazioni;
- dissuadere eventuali condizioni di aggregazioni e da regolamentare i flussi degli spazi di attesa e nelle varie aree per favorire il rispetto del distanziamento sociale di almeno 1 metro, ad eccezione delle persone conviventi;
- se possibile, prevedere percorsi divisi per l’ingresso e l’uscita;
- mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni;
- organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro;
- tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti (forniti dal personale se il cliente ne è sprovvisto);
- non consentire l’uso promiscuo degli armadietti;
- dotare l’impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili all’entrata, prevedendo l’obbligo di frizionarsi le mani già in entrata;
- prevedere i dispenser nelle aree di frequente transito, nell’area solarium o in aree strategiche in modo da favorire da parte dei frequentatori l’igiene delle mani;
- la densità di affollamento nelle aree solarium, nelle arre verdi e in vasca è calcolata con un indice di non meno di 7 mq di superficie di calpestio o di acqua a persona;
- regolamentare la disposizione delle attrezzature (sedie a sdraio, lettino) attraverso percorsi dedicati in modo da garantire il distanziamento sociale di almeno 1,5 m tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi;
- le piscine finalizzate a gioco acquatico, in virtù della necessità di contrastare la diffusione del virus, vengano convertite in vasche per la balneazione;
- qualora il gestore sia in grado di assicurare i requisiti nei termini e nei modi del presente documento, attenzionando il distanziamento sociale, l’indicatore di affollamento in vasca, i limiti dei parametri nell’acqua, sono consentite vasche torrente, toboga, scivoli morbidi;
- le medesime disposizioni valgono per piscine ad uso collettivo inserite in strutture già adibite in via principale ad altre attività ricettive (es. pubblici esercizi, agrituristiche, camping, ecc);
- si raccomanda ai genitori/accompagnatori di avere cura di sorvegliare i bambini per il rispetto del distanziamento e delle norme igienico-comportamentali compatibilmente con il loro grado di autonomia e l’età degli stessi;
- le vasche che non consentono il rispetto delle indicazioni suesposte per inefficacia dei trattamenti (es, piscine gonfiabili), mantenimento del disinfettante cloro attivo libero, o le distanze devono essere interdette all’uso;
- tutte le misure dovranno essere integrate nel documento di autocontrollo in un apposito allegato aggiuntivo dedicato al contrasto dell’infezione da SARS-CoV-2.
Misure igienico-sanitarie
Nelle aree sia chiuse che aperte, bisogna mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani dei clienti e degli operatori, con la raccomandazione di procedere ad una frequente igiene delle mani.
Gli operatori devono inoltre:
- assicurare il limite del parametro cloro attivo libero in vasca compreso tra 1,0 – 1,5 mg/l; cloro combinato ≤ 0,40 mg/l; pH 6.5 – 7.5; i valori dovranno essere controllati al massimo ogni due ore;
- prima dell’apertura della vasca dovrà essere confermata l’idoneità dell’acqua alla balneazione a seguito dell’effettuazione delle analisi di tipo chimico e microbiologico dei parametri di cui alla tabella A dell’allegato 1 all’Accordo Stato Regioni e PP.AA. 16.01.2003, effettuate da apposito laboratorio (analisi da ripetersi almeno con cadenza mensile);
- segnalare ai clienti l’obbligo di:
- fare una doccia saponata su tutto il corpo prima di entrare nell’acqua di vasca;
- usare la cuffia;
- non sputare, non soffiarsi il naso, non urinare in acqua;
- far indossare i pannolini contenitivi ai bambini molto piccoli;
- pulire e disinfettare frequentemente aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, attrezzature (sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti, natanti ecc);
- disinfettare le attrezzature come lettini, sedie a sdraio, ombrelloni ecc. ad ogni cambio di persona o nucleo familiare;
- in caso di persona o nucleo familiare che riutilizza le attrezzature per più giorni consecutivi, garantire la sanificazione ad ogni fine giornata;
- evitare l’uso promiscuo di oggetti e biancheria, obbligando l’utente ad accedere alla piscina munito di tutto l’occorrente.
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