Pubblicate le linee guida per la corretta gestione di spiagge. Ufficiale la riapertura già in molte Regioni, ma nel rispetto di quanto stabilito dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome. Mascherine, igienizzanti, distanza tra ombrelloni e lettini: scopri le linee guida sulla riapertura di spiagge e stabilimenti balneari.
Ormai ci siamo: nei prossimi giorni riaprono, fra gli altri, anche spiagge e stabilimenti balneari. Nel ritorno alla normalità, graduale ma inevitabile, troverà spazio infatti anche il settore turistico, con il pieno avvio della stagione estiva. Scongiurato dunque il rischio di un’estate in casa, in compagnia di ventilatori e climatizzatori. Da un lato, infatti, troviamo gli operatori che non possono assolutamente permettersi l’annullamento della stagione; dall’altro, il calo dei contagi che agevola una timida ripresa. La riapertura, in ogni caso, potrà avvenire solo seguendo regole molto precise. Proprio in quest’ottica, nei giorni scorsi sono state pubblicate le linee guida per la riapertura di Spiagge e Stabilimenti Balneari.
Il documento è stato elaborato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome. Pur ponendosi in continuità con i principi contenuti nei protocolli condivisi con le parti sociali e nel documento tecnico elaborato dall’Inail, esso risulta meno dettagliato e stringente. In ogni caso bisognerà confrontare anche eventuali ordinanze regionali o comunali. Scopriamo nel dettaglio il contenuto delle linee guida.
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Linee Guida riapertura Spiagge e Stabilimenti Balneari
Le indicazioni seguenti si applicano a:
- stabilimenti balneari;
- spiagge attrezzate;
- spiagge libere.
Misure organizzative generali
I responsabili del settore della balneazione dovranno attenersi alle seguenti linee guida (o farle rispettare dall’utenza):
- predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione (anche per i clienti di altra nazionalità);
- quando possibile, accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare;
- possibilità di rilevare la temperatura corporea, impedendo l’accesso a chi ha una temperatura superiore a 37,5°C;
- preferire l’accesso tramite prenotazione, mantenendo l’elenco dei soggetti che hanno prenotato per i 14 giorni successivi alla consumazione nel locale (utile ai fini del contact tracing in caso di contagi accertati);
- obbligo di rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto;
- la postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani;
- favorire modalità di pagamento elettroniche, meglio ancora se in fase di prenotazione;
- riorganizzare gli spazi al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti (tranne che per persone dello stesso nucleo familiare o conviventi);
- ove possibile, organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita;
- assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadri per ogni ombrellone;
- tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m;
- vietate attività ludico-sportive che possono dare luogo ad assembramenti;
- possibile praticare gli sport individuali (es. racchettoni, nuoto, surf, windsurf, kitesurf) mantenendo la distanza di almeno 1 metro dagli altri.
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Misure specifiche per le spiagge libere
Per le spiagge libere, in particolare:
- si raccomanda una adeguata informazione e responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione;
- si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza, al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti;
- il distanziamento tra gli ombrelloni segue le regole valide negli stabilimenti balneari.
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Misure igienico-sanitarie
In più punti dell’impianto (o degli spazi della spiaggia libera), bisogna mettere a disposizione gel per l’igiene delle mani dei clienti e degli operatori, con la raccomandazione usarlo con buona frequenza.
Gli operatori devono inoltre:
- pulire e disinfettare regolarmente aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici ecc, almeno dopo ogni chiusura giornaliera dell’impianto;
- disinfettare le attrezzature (lettini, sedie a sdraio, ombrelloni ecc) ad ogni cambio di persona o nucleo familiare, oppure comunque ad ogni fine giornata.
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Calendario delle riaperture Regione per Regione
Ma quando sarà davvero possibile tornare in spiaggia? Le spiagge sono già raggiungibili. Gli stabilimenti invece potranno entrare in funzione alle date stabilite dalle varie Regioni. Vediamo il calendario delle date già disponibili:
- Liguria: 18 maggio;
- Veneto: 18 maggio;
- Sardegna: 18 maggio;
- Calabria: 20 maggio;
- Toscana: 23 maggio;
- Emilia-Romagna: 23 maggio;
- Campania: 23 maggio;
- Basilicata: 25 maggio;
- Puglia: 25 maggio;
- Marche: 29 maggio;
- Lazio: 29 maggio;
- Abruzzo: 1 giugno (in fase di definizione, da ufficializzare);
- Sicilia: 6 giugno (ma sono già consentite le attività collaterali, come ristorazione e aperitivi).
Ancora in fase di studio le riaperture in Molise.
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