In arrivo molte novità da quest’anno. Le nuove regole entreranno in vigore a partire dal 2024. Riforma IRPEF: ecco le nuove detrazioni, gli scaglioni e le aliquote IRPEF per il 2024. Aumenta la No Tax Area. Facciamo insieme un esempio di calcolo.
IRPEF – il famoso acronimo di Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche – ha fatto la sua comparsa nel 1973. Entrata in vigore nel 1974, l’imposta è disciplinata attualmente dal TUIR (DPR 22 dicembre 1986, n. 917) – Testo Unico delle Imposte sui Redditi. Le nuove aliquote IRPEF valide dal 2024 sono fra i temi fiscali più chiacchierati negli ultimi mesi. L’annunciata riforma fiscale di cui tanto si è parlato negli ultimi anni non è ancora arrivata nel suo insieme. Tuttavia le recenti novità avranno un effetto importante sull’IRPEF, rivendendo aliquote e scaglioni dopo anni in cui erano rimasti invariati (ma a fronte di una prima modifica ad inizio 2023). Non va poi trascurato il fatto che l’IRPEF genera il gettito fiscale relativamente più importante per lo Stato, più di qualsiasi altra imposta (IVA compresa).
Se il funzionamento di questa imposta ti sembra tuttora complicato, probabilmente è perché non sai che, al momento della sua introduzione, l’IRPEF aveva ben – udite udite – 32 aliquote! Esse infatti variavano dal 10% al 72% per scaglioni di reddito annuo compresi fra i 2 milioni e i 500 milioni di lire. Oggi, tuttavia, la situazione è ben diversa (del resto sono passati quasi 50 anni) e il sistema attuale ha subito recenti modifiche a partire dal 2021. Vediamo dunque insieme su quali redditi si paga l’IRPEF, come si calcola e quali sono le particolarità che caratterizzano questa imposta.
Leggi di più: Legge di Bilancio 2024 in Gazzetta Ufficiale: scarica il PDF
Su quali redditi si paga l’IRPEF?
L’IRPEF “colpisce” – come spiega il suo stesso nome – tutti i redditi prodotti, in qualsiasi forma, da una persona fisica. Fanno eccezione, come vedremo tra poco, quei redditi per cui sono previste forme di imposizione sostitutiva. Restando tuttavia nell’ambito generale, possiamo distinguere 6 categorie di reddito, così come individuate dal TUIR. Troviamo, in particolare, i redditi:
- fondiari;
- di capitale;
- d’impresa;
- di lavoro dipendente;
- di lavoro autonomo;
- diversi.
Ognuna di queste categorie può presentare particolarità in merito alla base di calcolo della base imponibile o all’esistenza di imposte sostitutive per gli stessi redditi. Altre caratteristiche particolari riguardano poi le regole sulle deduzioni e le detrazioni connesse alle varie tipologie di reddito.
Ad ogni modo, i redditi che non sono soggetti ad una forma di imposizione sostitutiva concorrono a formare il reddito complessivo. Questo concetto ci tornerà utile più avanti.
IRPEF e imposte sostitutive
Come già detto, su alcune tipologie di reddito – e al ricorrere di particolari condizioni – potrebbero gravare delle imposte sostitutive. Quando si usa questa espressione, si intende che un determinato reddito non è soggetto alle regole ordinarie dell’IRPEF (aliquote, sistema di deduzioni e detrazioni ecc). In sostituzione, pertanto, si applica un regime fiscale speciale. A seconda dei casi, l’imposta sostitutiva potrebbe essere obbligatoria oppure semplicemente opzionale. Casi di imposta sostitutiva sono, ad esempio:
- regime forfettario (che riguarda i redditi d’impresa e di lavoro autonomo);
- cedolare secca (che sottrae dalla base imponibile IRPEF del locatore i canoni di locazione);
- la nuova flat tax incrementale introdotta dall’anno d’imposta 2023;
- ritenute a titolo d’imposta (ad esempio sui dividendi o su altri redditi di capitale).
Leggi di più: Verifica Partita IVA 2024: la Guida aggiornata
Riforma IRPEF: scaglioni e aliquote IRPEF in vigore per il 2024
L’IRPEF è un’imposta progressiva. Si distingue in questo senso dalle imposte fisse (con importo predeterminato in termini monetari) e dalle imposte proporzionali (con importo variabile ma aliquota fissa senza limiti di reddito). Il fatto che sia progressiva significa che l’incidenza proporzionale dell’imposta aumenta all’aumentare del reddito. Concetto difficile? Meno di quanto sembri! È proprio a questo punto che entrano in gioco gli scaglioni e le aliquote IRPEF. Scaglioni e aliquote validi per il 2024 sono infatti i seguenti:
- 23% fino a 28.000 euro;
- 35% fra 28.001 euro e 50.000 euro;
- 43% oltre i 50.000 euro.
Leggi di più: Differenza tra deduzione e detrazione: facciamo chiarezza
Come si applicano le aliquote? Un esempio di calcolo
In che modo dunque si concretizza la progressività dell‘imposta? Lo vediamo applicando correttamente le aliquote ai relativi scaglioni di reddito nell’esempio seguente. Supponiamo che Martina abbia prodotto un reddito complessivo IRPEF – già al netto di eventuali deduzioni – pari a 39.200 euro nell’arco dell’anno. La corretta applicazione dell’IRPEF, tuttavia, non prevede che Martina calcoli un’imposta (lorda) pari al 35% sull’intero importo del reddito complessivo. L’imposta lorda invece sarà pari a:
- il 23% sui primi 28.000 euro = 6.440 euro;
- il 35% sulla fascia di reddito che va da 28.001 euro a 39.200 euro (dunque il 35% su uno scaglione di 11.200 euro) = 3.920 euro.
L’imposta lorda a carico di Martina sarà dunque pari a (3.450 + 3.250 + 3.920) 10.360 euro.
Per calcolare poi l’effettivo debito d’imposta, sarà necessario considerare le eventuali detrazioni spettanti (otterremo così l’imposta netta), gli acconti già pagati e/o i crediti (non utilizzati in compensazione) derivanti dalla precedente dichiarazione. Vanno correttamente considerate anche eventuali ritenute d’acconto.
Leggi di più: Obbligo fatturazione elettronica: dal 2024 vale per tutti
Nuove aliquote IRPEF 2024: quali sono le detrazioni in vigore nel 2024
Il quadro sulla nuova IRPEF è infine completato dalle novità introdotte in merito alle detrazioni per redditi:
- di lavoro dipendente;
- da pensione;
- assimilati a quelli di lavoro dipendenti (e altri redditi).
Le detrazioni 2024 per redditi di lavoro dipendente
REDDITO | DETRAZIONE |
Fino a 15.000 | 1.955 (non inferiore a 690 o se a tempo determinato non inferiore a 1.380) |
Da 15.001 fino a 28.000 | 1.910 + 1.190*(28.000-reddito)/(28.000-15.000) |
Da 28.001 fino a 50.000 | 1.910*(50.000-reddito)/(50.000-28.000) |
Oltre 50.000 | 0 |
Detrazioni 2024 per redditi da pensione
REDDITO | DETRAZIONE |
Fino a 8.500 | 1.955 (non inferiore a 713) |
Da 8.501 fino a 28.000 | 700 + (1.955-700)*(28.000-reddito)/(28.000-8.500) |
Da 28.001 fino a 50.000 | 700*(50.000-reddito)/50.000-28.000) |
Oltre 50.000 | 0 |
Detrazioni 2024 per redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (e altri redditi)
REDDITO | DETRAZIONE |
Fino a 5.500 | 1.265 |
Da 5.501 fino a 28.000 | 500 + (1.265-500)*(28.000-reddito)/(28.000-5.500) |
Da 28.001 fino a 50.000 | 500*(50.000-reddito)/(50.000-28.000) |
Oltre 50.000 | 0 |
Bonus sulle detrazioni IRPEF 2024
Dal 2022 sono stati introdotti inoltre dei “bonus” a maggiorazione delle detrazioni calcolate come sopra, al fine di garantire con maggiore certezza che il contribuente non risulti penalizzato dall’attuale sistema di detrazioni. In particolare, le maggiorazioni previste sono pari a:
- 65 euro, per lavoro dipendente da 25.000 euro a 35.000 euro;
- 50 euro, per redditi da pensione da 25.000 euro a 29.000 euro;
- 50 euro, per lavoro autonomo da 11.000 euro a 17.000 euro.
Nuove Aliquote IRPEF 2024: aumenta la “no tax area”
In virtù delle ultime modifiche apportate alla normativa IRPEF, aumenta la No Tax Area, vale a dire quell’importo di redditi imponibili IRPEF su cui – per via delle detrazioni previste – non è dovuta l’IRPEF sui redditi di lavoro dipendente.
In particolare, infatti, l’incremento della detrazione per redditi di lavoro dipendente a 1.955 euro (era 1.880 fino al 2023) porta la No Tax Area da 8.174 euro a 8.500 euro.
Leggi di più: Canone TV 2024: importo ridotto per i privati