Non solo il bonus 200 euro per dipendenti e pensionati: novità nel Decreto Aiuti anche per autonomi e liberi professionisti. Ecco a chi spetta il nuovo Bonus per le Partite IVA e le altre condizioni previste dal Decreto Aiuti.
500 milioni per poter erogare un nuovo Bonus alle Partite IVA italiane: è quanto ufficialmente stabilito dall’art. 33 del Decreto Aiuti. Non solo, dunque, i 200 euro già previsti per dipendenti e pensionati. Torna un aiuto monetario anche per i titolari di Partita IVA – liberi professionisti e autonomi – che non ricevevano un bonus generalizzato (dunque non dedicato a specifici settori) da circa un anno con i decreti c.d. “Sostegni”.
Vediamo dunque soggetti beneficiari e altre condizioni dettate dal Decreto Aiuti in merito al nuovo Bonus destinato alle Partite IVA.
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Nuovo Bonus Partite IVA: ecco le categorie dei beneficiari
Rientrano nel campo di applicazione della norma tutte le categorie professionali che non versano i contributi all’INPS ma alla propria Cassa di previdenza. Di seguito un elenco di tutte le categorie professionali ammesse al nuovo bonus riservato alle Partite IVA:
- Notai (CNN);
- Avvocati (Cassa Forense);
- Ingegneri e Architetti (Inarcassa);
- Geometri (CIPAG)
- Dottori Commercialisti (CNPADC);
- Ragionieri ed Esperti Contabili (CNPR);
- Farmacisti (ENPAF);
- Veterinari (ENPAV);
- Consulenti del Lavoro (ENPACL);
- Periti Agrari e Agrotecnici (ENPAIA);
- Medici e Odontoiatri (ENPAM);
- Agenti, spedizionieri e corrieri (FASC);
- Giornalisti (INPGI);
- Biologi (ENPAB);
- Infermieri (ENPAPI);
- Psicologi (ENPAP);
- Periti Industriali (EPPI);
- Attuari, Chimici, Geologi, Dottori Agronomi e Dottori Forestali (EPAP);
- Iscritti alle Gestioni INPS dedicate ad autonomi e liberi professionisti (es. Gestione Commercianti, Gestione Artigiani, Gestione Separata).
In merito agli Agenti e Rappresentanti di commercio (ENASARCO), va ricordato che essi hanno doppia contribuzione in quanto versano anche all‘INPS. Per quanto riguarda questa categoria, quindi, sarà importante attendere successivi chiarimenti. Ricordiamo infatti che, relativamente al bonus 600 euro erogato nel 2020, essi hanno goduto dell’erogazione diretta da parte di INPS.
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Regole e procedure: si attende il decreto interministeriale
Un primo aspetto chiarito dal Decreto Aiuti è che si tratterà di un bonus una tantum. Allo stesso tempo, un vincolo già ben chiaro è che il bonus non spetta a coloro che sono beneficiari del bonus di 200 euro destinato a dipendenti e pensionati (leggi articolo linkato in basso).
Tanti altri aspetti, tuttavia, restano in sospeso. Il Decreto Aiuti, infatti, prevede la pubblicazione di un decreto interministeriale (Ministero del lavoro e delle politiche sociali con il Ministero dell’economia e delle finanze) per chiarire i seguenti aspetti:
- modalità di calcolo del bonus e relativo importo;
- importo massimo del reddito complessivo 2021 per non perdere il diritto al bonus;
- modalità di ottenimento del bonus (automatico da parte degli enti competenti oppure previa istanza).
Il Decreto Aiuti, infatti, ha stabilito che tutti questi dettagli sul nuovo Bonus destinato alle Partite IVA dovranno essere chiariti nel suddetto decreto, da pubblicarsi entro 30 giorni dall’entrata in vigore dello stesso Decreto Aiuti. In altre parole – salvo un mancato rispetto dei termini, cosa che spesso si è verificata in passato – il decreto attuativo è atteso entro e non oltre il 17 giugno 2022.
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