Nuovo piano per il rilancio dell’Italia, elaborato dalla task force guidata da Vittorio Colao. Il pacchetto di iniziative riguarda sei diverse aree di intervento. Tra le misure ipotizzate per imprese e lavoro spiccano il rinvio delle imminenti scadenze fiscali e l’emersione del nero. Analizziamo quindi nel dettaglio l’articolazione del nuovo Piano Colao.
Pubblicato il rapporto Iniziative per il rilancio “Italia 2020-2022”, elaborato dal Comitato di esperti in materia economica e sociale istituito dal premier Conte. Lo scopo del rapporto è individuare le giuste linee guida da seguire nella fase di ripresa post epidemia Covid-19, garantendo allo stesso tempo lo sviluppo del Paese, migliorando la sua sostenibilità economica, sociale e ambientale. Il lavoro si articola in sei aree di azione. Ad ognuna di esse corrispondono una serie di iniziative ed azioni specifiche. Tra le azioni per le imprese e per il lavoro spiccano, tra le altre, anche raccomandazioni in merito al rinvio delle imminenti scadenze di pagamento delle imposte sui redditi, nonché facilitazioni per la compensazione di crediti tributari. Il Comitato punta anche su emersione del lavoro nero e dei contanti derivanti da redditi non dichiarati. Analizziamo quindi nel dettaglio il nuovo Piano Colao per il rilancio dell’Italia.
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Piano Colao: le sei aree di azione
Il piano parte da tre assi di rafforzamento, che hanno come obiettivo un Italia più forte, resiliente ed equa:
- digitalizzazione e innovazione;
- rivoluzione verde;
- parità di genere e inclusione.
Essi sono stati individuati anche alla luce degli obiettivi strategici definiti dall’Unione europea, sulla base dei quali saranno ripartiti i Fondi Europei per gli anni a venire.
Per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato sono state quindi individuate sei aree di azione ugualmente importanti, che si completano e si rafforzano vicendevolmente. Esse sono:
- le Imprese e il Lavoro;
- le Infrastrutture e l’Ambiente;
- il Turismo, l’Arte e la Cultura;
- la Pubblica Amministrazione;
- l’Istruzione, la Ricerca e le Competenze;
- gli Individui e le Famiglie.
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Le iniziative per le Imprese e il Lavoro
Focalizziamo adesso l’attenzione sulle iniziative per le Imprese e per il Lavoro. La prima direttrice di intervento è sostenere la sopravvivenza e la ripartenza delle imprese. Si rende quindi indispensabile garantire la liquidità alle imprese. Proprio in questo senso il Piano Colao raccomanda il differimento di saldo 2019 e primo acconto 2020 delle imposte sui redditi a novembre (la scadenza è ora al 30 giugno). Si prende poi in considerazione l’ipotesi di ampliare il campo di applicazione delle compensazioni fiscali. In particolare si prospetta il ripristino della disciplina che permetteva di compensare i crediti anche prima della presentazione delle dichiarazioni da cui essi scaturiscono, nonché la possibilità di compensare i debiti fiscali con i crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione.
Altra direttrice di intervento è quella che mira alla riduzione significativa dell’economia sommersa. Il Comitato propone di introdurre, oltre ad incentivi per il passaggio ai pagamenti elettronici, della sanatorie che favoriscano:
- l’emersione del lavoro nero, ai fini della regolarizzazione dei rapporti di lavoro e della conseguente riduzione del cuneo fiscale;
- l’emersione e regolarizzazione del contante derivante da redditi non dichiarati, a fronte del pagamento di una imposta sostitutiva;
- il rientro di capitali illegalmente detenuti all’estero.
Tra le altre proposte per le imprese e il lavoro si segnalano:
- l’esclusione del contagio Covid-19 da responsabilità penale e la riduzione temporanea del costo delle misure organizzative anti contagio;
- l’introduzione di una normativa che disciplini e incentivi lo smart-working;
- il rafforzamento della capitalizzazione delle imprese;
- il sostegno alle start-up innovative;
- la riqualificazione dei disoccupati;
- il potenziamento delle piccole e medie imprese e delle filiere.
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Piano Colao: le altre proposte per il rilancio
Tantissime raccomandazioni anche in relazione alle altre cinque aree di azione. Particolarmente interessanti le azioni pensate per infrastrutture e ambiente. Si va dalla realizzazione di infrastrutture strategiche alla semplificazione e applicazione del Codice degli Appalti, dallo sviluppo digitale (Piano Fibra Nazionale, cablaggio PA, sviluppo Reti 5G) alla predisposizione di un piano di salvaguardia ambientale.
Si punta poi in maniera decisa su turismo, arte e cultura, che devono essere elevati a brand iconico dell’Italia, attraverso cui rafforzare l’immagine del Paese. Necessario il passaggio ad una Pubblica Amministrazione più snella, rapida e digitale, che possa facilitare la creazione del lavoro e il miglioramento della qualità della vita. Il Piano individua inoltre l’istruzione, la ricerca e le competenze come fattori chiave per lo sviluppo e mira a porre gli individui e le famiglie al centro di una società più equa ed inclusiva.
Il Piano Colao non tocca altre importanti chiavi di sviluppo del nostro paese, a cui saranno dedicati dei piani specialistici. Si tratta delle riforme della Scuola, della giustizia civile, della fiscalità e del welfare.
Consulta l’intero Rapporto del Comitato di esperti in materia economica e sociale (LINK)
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