Tante novità al centro del dibattito parlamentare in vista della conversione in legge del Decreto Liquidità. L’importo massimo dei prestiti garantiti al 100% dallo Stato sale a 30.000 euro. Estesa anche la durata. Possibile adeguare anche i prestiti già concessi. Si lavora inoltre a procedure più snelle e veloci.
La conversione in legge del Decreto Liquidità dovrebbe portare con sé interessanti novità. Sono tanti gli emendamenti già approvati dalla Camera, in attesa del passaggio al Senato. Tra di essi spiccano senza dubbio quelli che revisionano la disciplina dei prestiti garantiti dallo Stato al 100%. Ampliata la platea dei potenziali beneficiari. Aumentano l’importo massimo garantito e la durata massima del finanziamento. Introdotte anche delle semplificazioni nella procedura. Sarà inoltre possibile chiedere l’adeguamento ai nuovi limiti anche per i finanziamenti già erogati. Di seguito il dettaglio delle nuove previsioni.
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Prestiti garantiti al 100%: finanziamento concesso anche a nuovi soggetti
Tra i provvedimenti allo studio vi è l’estensione della platea dei potenziali beneficiari. A seguito della conversione potranno infatti accedere ai finanziamenti garantiti anche:
- associazioni professionali;
- società tra professionisti;
- agenti, subagenti e broker assicurativi.
Questi si aggiungono alle piccole e medie imprese e alle persone fisiche esercenti attività di impresa, arte o professione, già ammesse dalla formulazione originale. Potranno inoltre accedere ai finanziamenti garantiti al 100% anche i soggetti con esposizioni classificate come inadempienze probabili.
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Prestiti garantiti al 100%: aumenta l’importo massimo garantito
Come noto, il Decreto Liquidità consente l’accesso a finanziamenti garantiti per un importo non superiore al maggiore tra i seguenti importi:
- il 25% del fatturato registrato nel 2019;
- il doppio del costo del personale sostenuto dall’azienda nel 2019.
In ogni caso l’importo del prestito non poteva eccedere i 25.000 euro. Un emendamento già approvato alla Camera porta adesso il limite massimo a 30.000 euro.
Aumenta anche la durata massima del finanziamento
Viene estesa la durata massima dei prestiti garantiti al 100% dallo Stato. Il Decreto Liquidità consente di accedere a finanziamenti garantiti di durata massima pari a 6 anni. Di questi i primi 2 sono di preammortamento e prevedono, quindi, la sola restituzione della quota relativa agli interessi. Nei successivi 4 è prevista la restituzione del capitale.
Con la conversione in legge la durata massima dei finanziamenti garantiti sale a 10 anni, con la conseguente riduzione, a parità di importo, delle rate mensili da pagare. Prevista, inoltre, una riduzione dei tassi di interesse applicati.
Consentito inoltre l’adeguamento ai nuovi limiti per i finanziamenti già concessi. Fermo restando il rispetto dei requisiti esposti, un soggetto con fatturato superiore 100.000 euro per l’anno 2019 potrà chiedere l’integrazione del prestito garantito già erogato. Allo stesso tempo sarà possibile allungare la durata del finanziamento già concesso fino al nuovo limite massimo di 10 anni.
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Procedura più semplice e rapida
Ma le novità non sono solo di tipo quantitativo. Uno degli aspetti più critici nella prima fase di applicazione dei prestiti assistiti da garanzia dello Stato al 100% ha riguardato la procedura di concessione. L’intento del Governo era quello di facilitare l’accesso al credito, in tempi brevi, alle aziende messe in difficoltà dell’emergenza Covid-19. La realtà dei fatti è stata diversa. In tanti casi sono state effettuate istruttorie non meno approfondite di quelle normalmente previste per finanziamenti non garantiti dallo Stato. In tanti alti casi ci si è scontrati con la lentezza degli istituti di credito, con molte imprese che sono ancora in attesa dell’erogazione dei fondi.
Proprio nell’ottica di velocizzare il processo di immissione di liquidità a favore di imprese e professionisti, un emendamento introduce un meccanismo basato sull’autocertificazione del richiedente. In questo modo la concessione di un prestito garantito ad un soggetto non rientrante nei requisiti previsti solleverebbe la banca da qualsiasi tipo di responsabilità. Un rischio in più per il richiedente, ma sicuramente una via più rapida e semplice per accedere al prestito.
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