La Cassa di previdenza di Medici e Odontoiatri annuncia delle novità. Cambia la scadenza per pagare la Quota A. All’orizzonte anche la possibilità di chiedere una riduzione dei contributi.
Ancora novità in casa ENPAM. La Cassa di previdenza di Medici e Odontoiatri è stata fra le più attive dallo scoppio della pandemia nel sostenere i propri iscritti. Ricordiamo ad esempio il Bonus che dava diritto ad un massimo di 3 mensilità da 1000 euro, poi ulteriormente esteso con il Bonus ENPAM+. Guardando oltre i bonus, alcune novità hanno riguardato scadenze e modalità di pagamenti e adempimenti. La scadenza per la presentazione del Modello D 2020, ad esempio, è passata dal 31 luglio al 30 settembre. Rinvii e dilazioni hanno interessato anche i pagamenti della Quota A e della Quota B da versare all’ENPAM nel 2020.
Proprio la Quota A 2021 è investita dagli ultimi slittamenti. Ma non è tutto. L’ENPAM infatti si rifà ad una previsione dell’ultima Legge di Bilancio, preparando il terreno per una riduzione dei contributi degli iscritti. Vediamo dunque i dettagli delle novità già introdotte o ad oggi solamente potenziali.
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Quota A ENPAM 2021: cos’è e quanto costa
La Quota A riguarda la parte di contributi fissa e obbligatoria per ogni iscritto. Bisogna pagarla anche se non si producono redditi libero-professionali. Si tratta di un contributo dovuto dal mese successivo a quello di iscrizione, infatti per i neo-iscritti si calcola in proporzione al numero di mesi. La Quota A ha importi diversi in base all’età dell’iscritto. In particolare, per il 2021:
- 234,11 euro annui fino a 30 anni di età;
- 454,42 euro annui dai 30 ai 35 anni di età;
- 852,74 euro annui dai 35 ai 40 anni di età e per gli over 40 ammessi a contribuzione ridotta;
- 1574,86 euro annui dai 40 anni in poi.
Oltre ai contributi ordinari in Quota A, tutti gli iscritti sono tenuti a versare il contributo di maternità, adozione e aborto, attualmente pari a 44,55 euro.
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Le ultime novità dall’ENPAM: nuove scadenze e riduzione dei contributi
Come e quando si paga la Quota A? Il pagamento può avvenire:
- con bollettino Mav, disponibile nell’area riservata;
- con domiciliazione bancaria (previa specifica opzione nell’area riservata).
La scadenza ordinaria della Quota A, ossia quella che normalmente si ripete negli anni, è fissata al 30 aprile. Tuttavia, per la Quota A 2021 l’ENPAM ha spostato la scadenza al 31 maggio 2021. Ci sarà dunque un mese di tempo in più per pagare la Quota A senza incorrere in sanzioni.
Lo slittamento non preclude la possibilità – alternativa a quella in unica soluzione – del pagamento in 4 rate. Le nuove scadenze per il pagamento rateale del 2021 sono le seguenti:
- 31 maggio (invece del 30 aprile);
- 31 luglio (invece del 30 giugno);
- 30 settembre (confermata);
- 30 novembre (confermata).
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Riduzione dei contributi ENPAM in vista?
Sempre con un particolare occhio di riguardo per i propri iscritti, l’ENPAM anticipa in parte le procedure per accedere ad una possibile riduzione dei contributi previdenziali per il 2021. Si tratta di una possibilità prevista dalla Legge di Bilancio 2021 per una vasta platea di lavoratori, compresi proprio gli iscritti all’ENPAM.
Se i requisiti per poter accedere a questo beneficio sono già stati previsti dalla stessa Legge di Bilancio 2021, i termini di dettaglio dell’agevolazione non sono ancora noti. Aspetti come l’ammontare della riduzione spettante oppure le modalità per fare domanda dovrebbero, infatti, essere presentati in un decreto attuativo. Tale provvedimento, atteso entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio, non è stato però ancora pubblicato.
In attesa di queste istruzioni, l’ENPAM ha già predisposto uno sportello telematico – a cui ogni medico può accedere tramite la propria area riservata – in cui certificare, entro il 15 maggio 2021, il possesso dei requisiti indicati dalla Legge di Bilancio per poter godere della riduzione dei contributi. Tale passaggio è finalizzato a semplificare e velocizzare l’iter di effettivo riconoscimento del beneficio agli aventi diritto, una volta pubblicato il tanto atteso decreto attuativo.
Per conoscere in dettaglio i requisiti previsti dalla Legge di Bilancio, puoi leggere l’articolo che trovi cliccando su questo link.
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