Rateizzazione imposte 2024: il nuovo calendario fiscale

di Michele Aquilino
Rateizzazione imposte 2024

Aggiunta una rata per versamento di saldo e primo acconto. Si punta a consentire 12 versamenti annui: uno al mese. Come si prospetta il nuovo calendario fiscale dal 2024.

Tante piccole o grandi novità in vista nell’ambito fiscale. La parola d’ordine sbandierata ai quattro venti è – per l’ennesima volta – semplificazione. Solo il tempo potrà dirci se questa volta non resterà un semplice slogan oppure si procederà nel solco degli ultimi anni. Non solo interventi sugli adempimenti (Certificazioni Uniche, Modello Redditi ecc), ma anche un focus sulla rateizzazione delle imposte a partire dal 2024. La moltiplicazione degli appuntamenti di versamento rappresenterà una semplificazione o andrà a infittire la giungla di F24, versamenti e protocolli telematici? Staremo a vedere.

Ecco dunque come cambierà il calendario fiscale dal 2024 e quali saranno le conseguenze per i contribuenti.

Leggi di più: Obbligo fatturazione elettronica: dal 2024 vale per tutti

Rateizzazione imposte 2024: le novità in vista

Le novità in esame sono contenute nella Bozza del Decreto Semplificazioni, licenziata dal Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi. L’articolo 8, in particolare, recita come segue:

1. All’articolo 20 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 1, le parole: “, previa opzione esercitata dal contribuente in sede di dichiarazione periodica,” sono soppresse e le parole “mese di novembre” sono sostituite dalle seguenti: “16 dicembre”;

b) il comma 4 è sostituito dal seguente: “4. I versamenti rateali sono effettuati entro il giorno 16 di ciascun mese.”

2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano a decorrere dal versamento delle somme dovute a titolo di saldo delle imposte relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023.

Cosa cambia sulla base di queste novità?

Una prima modifica da tenere a mente riguarda il superamento della discrepanza fra le scadenze relative alle rateazioni delle Partite IVA e quelle relative ai soggetti non titolari di Partita IVA. Per entrambe le categorie, infatti, la scadenza delle rate delle imposte viene portata al 16 di ogni mese (solo per i non titolari di Partita IVA era al 30). Una maggiore uniformità da accogliere favorevolmente.

Un’altra importante novità riguarda proprio il sistema di rateizzazione delle imposte che sarà valido dal 2024. La rateazione che riguarda il saldo dell’anno precedente e il primo acconto dell’anno in corso, infatti, potrà essere estesa ad una rata in più rispetto a quanto è stato previsto fino ad oggi. Ciò vuol dire che le somme che possono essere pagate in un’unica soluzione al 30 giugno (al netto di eventuali e ricorrenti proroghe, nonché della strutturale possibilità di maggiorazione dello 0,4% nei 30 giorni successivi alla scadenza ordinaria), dal 2024 si potranno dilazionare un po’ di più. Le rate potranno arrivare fino a dicembre e non più fino a novembre. Ciò anche in virtù dello spostamento all’inizio dell’anno successivo del secondo acconto, la cui scadenza era tradizionalmente posta al 30 novembre.

L’effetto combinato di queste due disposizioni – quella su saldo e primo acconto e quella sul secondo acconto – sarà quello di dare ai contribuenti la possibilità di spalmare la totalità dei versamenti dovuti nell’arco di tutto l’anno, arrivando ad un massimo possibile di 12 rate mensili.

Leggi di più: Secondo acconto Irpef 2023: proroga a gennaio 2024

Il nuovo calendario fiscale dal 2024

Premettiamo che i versamenti continueranno a poter essere effettuati in unica soluzione alle seguenti scadenze:

  • 16 gennaio 2024 (secondo acconto 2023);
  • 30 giugno 2024 (saldo 2023 e primo acconto 2024).

Si riprende poi il 16 gennaio 2025 per versare il secondo acconto 2024 e così via. Il pagamento rateale rappresentato nella tabella seguente, dunque, è solo un’ipotesi, una possibilità concessa al contribuente ma non un obbligo, che potrà evitare di avere ben 12 scadenze fiscali nell’arco dell’anno. Anche laddove si decidesse di rateizzare gli importi dovuti al 16 gennaio o al 30 giugno, le rateazioni non dovranno necessariamente arrivare al numero massimo di rate, che potrà invece essere scelto liberamente entro il numero massimo consentito.

Il calendario dei versamenti

Ecco nella tabella il calendario fiscale con i versamenti mensili che si verificherà dal 2024 per coloro che sceglieranno le dilazioni più ampie per versare saldo e acconti delle imposte sui redditi.

SCADENZATIPO DI VERSAMENTO
16 gennaio 20241^ rata secondo acconto 2023
16 febbraio 20242^ rata secondo acconto 2023
18 marzo 20243 ^ rata secondo acconto 2023
16 aprile 20244^ rata secondo acconto 2023
16 maggio 20245^ rata secondo acconto 2023
1° luglio 20241^ rata saldo 2023 e primo acconto 2024
16 luglio 20242^ rata saldo 2023 e primo acconto 2024
20 agosto 20243^ rata saldo 2023 e primo acconto 2024
16 settembre 20244^ rata saldo 2023 e primo acconto 2024
16 ottobre 20245^ rata saldo 2023 e primo acconto 2024
18 novembre 20246^ rata saldo 2023 e primo acconto 2024
16 dicembre 20247^ rata saldo 2023 e primo acconto 2024

Attenzione ad alcune scadenze particolari del calendario 2024:

  • la scadenza del 16 marzo slitta al 18 marzo in quanto il 16 è un sabato;
  • il versamento del 30 giugno potrà essere effettuato fino al 1° luglio perché il 30 giugno è domenica;
  • la scadenza di agosto è strutturalmente prevista al 20 del mese tutti gli anni;
  • la scadenza del 16 novembre slitta al 18 novembre in quanto il 16 è un sabato.

Scarica la Bozza del Decreto Semplificazioni

Leggi di più: Fatture elettroniche: non detraibili fino alla “presa visione”

Articoli Correlati