Ancora novità sull’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria per il 2021. Stavolta, però, c’è da sorridere. Gli adempimenti passano da 12 a 2, scongiurata la trasmissione su base mensile. Almeno per il momento…
Non c’è pace in tema di trasmissione dati al Sistema Tessera Sanitaria, in particolare per gli invii del 2021. Risale a ottobre scorso il decreto del MEF che ha dodecuplicato (sic!) gli adempimenti, passando da un invio su base annua a 12, uno al mese. Non sono mancate polemiche, proteste, ma anche velate ironie. Più di qualcuno, infatti, non ha tardato a domandarsi se tale previsione ricadesse nel famoso processo di semplificazione sbandierato a più riprese.
Ancora il MEF, con un nuovo decreto pronto ad essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale nelle prossime ore, ma già approvato dalla Ragioneria dello Stato, fa un (parziale) passo indietro. Le scadenze vengono accorpate e quindi ridotte, anche se al momento la cadenza mensile degli invii è – di fatto – solamente rinviata. Eppure questa non è l’unica novità relativa alla trasmissione di dati al Sistema TS per il 2021. Facciamo dunque una panoramica sulle regole che sono cambiate per il nuovo anno e sul nuovo calendario alla luce dell’ultimo decreto.
NOVITÀ – SISTEMA TS 2022: Sistema Tessera Sanitaria 2022: invio, scadenze, consigli
Trasmissione dei dati sanitari al Sistema TS: le novità previste per il 2021
Ecco di seguito cosa cambia dal 2021 rispetto agli invii effettuati negli anni scorsi al Sistema Tessera Sanitaria. Se invece hai bisogno di una panoramica completa – e non solo di un focus sulle ultime novità – ti invito a leggere l’articolo che trovi su questo link.
Nuovi dati da trasmettere
Vediamo innanzitutto quali saranno i dati da comunicare al Sistema TS per ogni prestazione effettuata. Ai dati che eri già abituato a comunicare, infatti, se ne aggiungono dei nuovi:
- il tipo di documento fiscale (es. fattura o altra tipologia di documento)
- l’aliquota o la natura Iva dell’operazione (es. esente)
- l’indicazione dell’esercizio dell’opposizione da parte del cittadino.
Diritto di opposizione
Nel momento in cui viene erogata la prestazione, ogni paziente ha diritto ad esprimere la propria volontà a non trasmettere i dati relativi all’operazione sanitaria che lo riguarda. Naturalmente, la mancata trasmissione impedisce l’inserimento della spesa nella propria dichiarazione precompilata.
A partire dal 2021, ogni operazione sarà comunque oggetto di trasmissione al Sistema TS. Resta comunque valido il diritto di opposizione del paziente, che però avrà effetti diversi. I dati relativi alla prestazione sanitaria, infatti, saranno trasmessi, ma senza l’indicazione del codice fiscale di chi ha esercitato il diritto di opposizione. Il dato acquisito dunque non servirà per la dichiarazione precompilata del paziente ma solo per finalità statistiche.
Registratore telematico
Come previsto dall’art. 6 del decreto 19 ottobre 2020, i soggetti tenuti all’invio dei dati sanitari al Sistema TS devono occuparsi della trasmissione dei corrispettivi giornalieri tramite l’utilizzo di un registratore di cassa telematico. Questa misura, che fin dai primi giorni ha scatenato dubbi e polemiche (molti si sono chiesti se gli studi medici debbano dotarsi di tale strumentazione), si riferisce però solamente ai soggetti che emettono documenti commerciali (ben più noti come scontrini), come ad esempio le farmacie.
Tale previsione non ha alcun effetto sulle prestazioni erogate direttamente dai medici nei confronti dei propri pazienti, dal momento che essi giustificano le proprie prestazioni con fattura. Sul punto sarebbe comunque auspicabile un chiarimento dell’Agenzia delle Entrate, volto a fugare qualsiasi dubbio.
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Sistema Tessera Sanitaria 2021: il nuovo calendario alla luce dell’ultimo decreto
Una prima novità è stata annunciata già nelle scorse settimane, e confermata nel nuovo decreto: il termine per la trasmissione dei dati sanitari di tutto il 2020 al Sistema TS slitta dal 31 gennaio 2021 all’8 febbraio 2021.
L’aggiornamento più significativo, però, riguarda sicuramente l’invio dei dati relativi al 2021. A tal proposito, infatti, il MEF ha stabilito che le scadenze non avranno più cadenza mensile, scendendo di fatto da 12 a 2 nell’arco dell’anno. Le nuove scadenze, dunque, avranno cadenza semestrale. In particolare, le date da segnare col circoletto rosso sul calendario sono le seguenti:
- 30 settembre 2021, per le spese sostenute dai pazienti nel primo semestre dell’anno 2021 (proroga rispetto alla scadenza originaria posta al 31 luglio 2021);
- 31 gennaio 2022, per le spese sostenute dai pazienti nel secondo semestre dell’anno 2021.
L’invio su base mensile, tuttavia, è solo rinviato di un anno. Sempre il decreto più recente, infatti, prevede che i dati relativi alle prestazioni sanitarie erogate ai pazienti nel 2022 saranno trasmessi al Sistema Tessera Sanitaria su base mensile. In particolare, i dati saranno trasmessi entro l’ultimo giorno del mese successivo (es. 30 aprile 2022 quale termine ultimo per comunicare i dati sanitari delle prestazioni di marzo 2022).
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