Ogni anno il Miur comunica il tetto massimo su cui calcolare la detrazione IRPEF per chi sostiene spese di università non statali. Leggi l’articolo per saperne di più!
Anche per il 2023 rimangono invariati gli importi massimi su cui calcolare la detrazione IRPEF relativa alle spese per università non statali. In particolare, si fa riferimento a quelle spese sostenute nel 2023 per università non statali in merito a:
- la frequenza di corsi di laurea breve, magistrale e a ciclo unico;
- la partecipazione a corsi di dottorato;
- corsi di specializzazione;
- master di primo e secondo livello.
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Spese università non statali: il decreto del Miur
In tema di detraibilità per spese università non statali, si fa riferimento al recente decreto 7 dicembre del Ministero dell’Università e della Ricerca, pubblicato il 30 gennaio 2024 sulla Gazzetta Ufficiale con la serie generale n. 24.
Nello specifico, bisogna considerare che gli importi da inserire nella dichiarazione dei redditi per le spese universitarie sostenute nel 2023 seguono delle regole ben precise in base a:
- area disciplinare;
- zona geografica.
In particolare, all’articolo 1 del decreto troviamo la tabella con gli importi di spesa massima ammessi alla detrazione per la frequenza dei corsi di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico e quella con i tetti per i corsi post laurea.
Si riportano di seguito gli importi:
Area disciplinare corsi istruzione | Nord | Centro | Sud e isole |
Medica | 3.900 euro | 3.100 euro | 2.900 euro |
Sanitaria | 3.900 euro | 2.900 euro | 2.700 euro |
Scientifico-tecnologica | 3.700 euro | 2.900 euro | 2.600 euro |
Umanistico-sociale | 3.200 euro | 2.800 euro | 2.500 euro |
Invece, per i corsi di dottorato, di specializzazione e master universitari di primo e di secondo livello si considerano i seguenti tetti di spesa:
- 3.700,00 euro: zona geografica nord;
- 2.900,00 euro: zona geografica centro;
- 1.800,00 euro: zona geografica sud e isole.
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Detrazione IRPEF 2023 frequenza atenei non statali: a quanto ammonta
Anche per le spese riferite a università non statali, la detrazione IRPEF è del 19%.
Inoltre il Tuir all’articolo 15, comma 1 lettera e) specifica che tale detrazione va calcolata su importi che non possono eccedere quelli indicati dal Miur. Nello specifico il Miur comunica gli importi con un decreto entro il 31 dicembre dell’anno precedente.
Come già detto, per le spese sostenute nel 2023, si fa riferimento al decreto 7 dicembre del Ministero dell’Università e della Ricerca, pubblicato il 30 gennaio 2024 sulla Gazzetta Ufficiale con la serie generale n. 24.
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