Tax credit per sanificazione: vi rientra anche la spesa per test COVID ai dipendenti? Negativa la risposta dell’Agenzia delle Entrate. Leggi l’articolo per saperne di più!
L’Agenzia delle Entrate nella Risposta all’interpello n. 510 del 2.11.2020 ha chiarito che, le spese sostenute per effettuare Test COVID ai dipendenti non possono essere ricomprese tra le spese per sanificazione che danno accesso al credito d’imposta.
Il riferimento normativo
L’articolo 125 del decreto legge n. 34 recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19“, riconosce un credito d’imposta per la sanificazione degli ambienti di lavoro e l’acquisto di dispositivi di protezione e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti.
In definitiva, si ritengono ammissibili al credito:
- le spese per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati nell’ambito dell’attività di impresa;
- l’acquisto di:
- dispositivi di protezione individuale;
- prodotti detergenti e disinfettanti;
- dispositivi di sicurezza quali termometri, termo scanner, tappeti e vaschette decontaminanti e igienizzanti;
- dispositivi atti a garantire la distanza di sicurezza interpersonale.
Infatti, la finalità della norma è quella di favorire l’adozione, da parte delle imprese, di misure dirette a contenere e contrastare la diffusione del COVID-19, a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
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Il caso
Ma passiamo al caso concreto.
Una società operante nel settore dell’edilizia si è attivata per eseguire i test COVID (test sierologici) ai propri dipendenti salvo poi fare istanza di interpello all’Agenzia delle Entrate circa l’ammissibilità di tale spese al riconoscimento del credito d’imposta che, ricordiamo, può essere:
- utilizzato in compensazione;
- fruito nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa;
- ceduto entro il 31.12.2021, anche parzialmente, ad altri soggetti, ivi compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con facoltà di successiva cessione del credito.
Orbene, l’Agenzia delle Entrate nella Risposta all’interpello n. 510 del 2.11.2020 ha ritenuto che le spese oggetto dell’istanza (ovvero le spese sostenute per eseguire Test COVID sul personale dipendente), non essendo riferibili né all’attività di sanificazione, né all’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute di lavoratori e utenti, non rientrano tra quelle ammissibili al credito d’imposta di cui all’articolo 125 del decreto rilancio. Quella dell’Agenzia delle Entrate sembrerebbe dunque un’interpretazione letterale della norma che di certo non fa giustizia dello spirito della stessa.
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