La Partita IVA è un codice composto da 11 cifre che identifica in modo univoco una società o un lavoratore autonomo. Leggi l’articolo per scoprire come effettuare la verifica di una Partita IVA italiana o comunitaria per il 2023.
La Partita IVA è un elemento distintivo molto importante per tutti gli operatori economici. Introdotta dal DPR 633/1972, essa è assegnata univocamente ad imprese e professionisti. Si potrebbe definire la Partita IVA come il codice di riconoscimento di un operatore economico da parte dell’Amministrazione Finanziaria. Ecco perché può essere molto utile la verifica di una Partita IVA nel 2023. La Partita IVA, infatti, viene assegnata direttamente dall’Agenzia delle Entrate a fronte di un’opportuna dichiarazione di inizio attività trasmessa alla stessa Agenzia.
Questo codice è fondamentale per il corretto svolgimento delle operazioni economiche e degli adempimenti ad esse connessi. La Partita IVA, ad esempio, è uno fra gli elementi essenziali di una fattura (l’omissione rende infatti la fattura priva di ogni effetto). Ecco perché è sempre molto importante verificare l’esistenza della Partita IVA di fornitori e clienti, così da essere certi che l’operazione svolta sia del tutto corretta anche a livello fiscale.
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Partita IVA: che cos’è?
Come detto sopra, la Partita IVA è un codice numerico composto da 11 cifre. In alcuni casi, è possibile trovare la Partita IVA preceduta da due lettere che indicano lo Stato in cui ha sede l’operatore economico. Ad esempio, un operatore italiano è identificato con il codice IT00000000000.
Attenzione! Le cifre che compongono una Partita IVA non sono casuali. Esse infatti rispondono ad una logica ben precisa. In particolare, la Partita IVA è composta da:
- numero di matricola, attribuito progressivamente al contribuente dall’Agenzia delle Entrate (dalla 1^ alla 7^ cifra);
- codice dell’Ufficio provinciale dell’Agenzia delle Entrate che ha rilasciato la Partita IVA (dalla 8^ alla 10^ cifra);
- codice di controllo (11^ cifra).
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Verifica Partita IVA 2023: come fare
Sapere come è fatta una Partita IVA può aiutarci a riconoscere eventuali errori o addirittura l’inesistenza della stessa. In assenza di strumenti più precisi, che vedremo più avanti, la lettura di una Partita IVA può permetterci di cogliere anomalie sintomo della falsità del dato. Alcuni campanelli d’allarme potrebbero essere:
- una Partita IVA con più o meno di 11 caratteri, oppure con 11 caratteri non solo numerici;
- l’inesattezza delle 3 cifre che indicano l’Ufficio provinciale di riferimento (es. 099 non fa riferimento a nessuna provincia);
- un codice di controllo sbagliato.
Come si calcola il codice di controllo?
Anche il codice di controllo, al pari delle prime due parti della Partita IVA, non è casuale. Esso, infatti, è frutto di una formula specifica e dipende dalle cifre comprese nelle prime due parti della Partita IVA. Ora vedremo insieme, in pochissimi passaggi, l’algoritmo che rivela in automatico il codice di controllo di una Partita IVA:
- per prima cosa, calcoliamo la somma X delle prime 5 cifre in posizione dispari;
- successivamente, calcoliamo la somma Y dei doppi delle 5 cifre in posizione pari (se il doppio della cifra è superiore a 9 si sottrae 9).
- a questo punto, sommiamo i risultati calcolati nei due passaggi precedenti (X + Y) e calcoliamo il resto della divisione intera per 10:
T = (X + Y) mod 10;
dove mod è l’operazione di calcolo del resto della divisione intera. - La cifra di controllo si ottiene infine dalla seguente formula:
C = (10 – T) mod 10.
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Come controllare l’esistenza di una Partita IVA italiana
Riconoscere la veridicità e l’esistenza di una partita IVA però, non è cosa facile proprio per la presenza del codice di controllo. Un secondo problema, poi, sta nel fatto che i controlli visti sopra non ci dicono con certezza se una Partita IVA è vera. Ciò significa che un malintenzionato potrebbe aver calcolato in modo coerente un numero di Partita IVA che però è frutto della sua fantasia e dunque di fatto inesistente per l’Agenzia delle Entrate.
Proprio l’Agenzia ci viene incontro per fugare ogni dubbio. Cliccando su questo link, infatti, accederai all’apposita pagina di verifica Partita IVA presente sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate. Inserendo un numero di Partita IVA, sarà possibile ottenere in modo certo al 100% ed istantaneo le seguenti informazioni:
- lo stato della Partita IVA:
- attiva;
- sospesa (in caso di affitto d’azienda);
- cessata;
- inesistente;
- la denominazione o il cognome e nome del titolare;
- la data di inizio attività e le eventuali date di sospensione/cessazione;
- l’informazione (eventuale) se la partita Iva è di un Gruppo Iva o di un partecipante a un Gruppo Iva.
Gli strumenti per la verifica delle Partite IVA 2023 comunitarie
Un altro strumento facilissimo da utilizzare ed assolutamente affidabile riguarda la verifica di una Partita IVA comunitaria, ovvero il numero di Partita IVA rilasciato da altri Stati membri dell’Unione Europea. Per conoscere l’effettiva esistenza, ad esempio, di un fornitore o di un cliente stabilito in un altro Stato UE, abbiamo a disposizione uno strumento sul sito della Commissione Europea: ec.europa.eu.
Cliccando su questo link, avrai accesso a questo semplicissimo servizio in maniera gratuita e istantanea.
Si tratta di uno strumento riservato alla verifica di una Partita IVA in merito a rapporti commerciali B2B intra-UE. Oltre alla Partita IVA (e relativo Stato di appartenenza) che si intende verificare, sarà necessario anche indicare Partita IVA e Stato di provenienza del soggetto che richiede la verifica.
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